Sarà dura, durissima. E prima ce lo mettiamo tutti quanti nella zucca e meglio sarà. Per tutti. Quest’estate il Padova ha deciso di sposare la politica dei “giovani talenti con fame di emergere” e del “taglio delle spese pazze”. Ne è uscita una rosa con buoni elementi che ha però tanto bisogno di tempo, pazienza e fiducia per poter crescere e diventare una squadra.
Forse, alla distanza, potremo anche illuderci di poter cullare un sogno. Magari la crescita di questo gruppo sarà talmente importante da spingere la città a credere in un traguardo impensabile ora come ora. Io me lo auguro di tutto cuore.
Non adesso però. E’ prematuro sia parlare di sogni di gloria sia dire, come ha già iniziato a fare qualcuno: “Sarà già tanto se non torniamo in Lega Pro”.
Viviamo il presente con razionalità, giudizio ed equilibrio. E’ l’unica strada per aiutare questi ragazzi a non “sbragare”. Padova-Grosseto di domenica prossima non è la partita della vita. Certo, è una sfida importante, la seconda in casa, e sarebbe bellissimo vincerla per dare un bel segnale, per far sorridere il pubblico e cancellare il fastidioso -1 dalla classifica. Ma non facciamo drammi. Non siamo all’ultima spiaggia. Siamo solo all’inizio di un cammino che sarà difficile ma non impossibile se manteniamo la calma.
“Pazienza”: vogliamo fare nostra questa semplice parolina una volta tanto?
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