Il calciomercato è finito. Riepilogando, il Padova ha preso in prestito con diritto di riscatto della metà Marcos De Paula (dal Chievo) e Matteo Ardemagni (dall’Atalanta) per l’attacco e in prestito con diritto di riscatto dell’intero cartellino dalla Svizzera Xavier Hochstrasser, giovane promessa già nel giro dell’under 21.
Io penso che Rino Foschi, pur non essendo riuscito a portare a casa quel centrocampista di qualità e affidabilità di cui tanto si era parlato in questo mese di gennaio, abbia fatto un buon lavoro. E questo perché si è ritrovato, a mercato già riaperto, a dover colmare l’immenso vuoto, tecnico e umano, causato dall’infortunio di Davide Succi. Credo che quello di essere riuscito a strappare Ardemagni, il migliore che c’era sulla piazza al momento, a costo zero all’Atalanta sia un merito che bisogna riconoscergli.
Secondo me, se problemi ci saranno, nasceranno dal modo in cui vivranno la propria personale situazione i tre giocatori che in questa prima parte di campionato sono stati meno utilizzati da Alessandro Calori, ovvero Andrea Rabito, Antonio Di Nardo e Vincenzo Italiano, rimasti qui con la prospettiva di vedere il campo da qui alla fine con il contagocce. L’allenatore biancoscudato dovrà essere bravo a farli sempre sentire parte del gruppo, ma, della serie "aiutati che il ciel t’aiuta", dovranno anche loro cercare di metterlo in difficoltà, lavorando sodo dal primo all’ultimo minuto di ogni allenamento a disposizione. Si tratta di giocatori importanti. Sono convinta anche io, come ha detto Gianluca Di Marzio ieri sera in collegamento telefonico con Biancoscudati channel, che potranno essere più che importanti, determinanti. Anche giocando pochi minuti. Continuino a dimostrare, come hanno fatto fino a questo momento, di essere dei grandi professionisti oltre che dei giocatori con grandi qualità. Ci sarà senz’altro gloria anche per loro.