CESTARO: LASCIA O… RADDOPPIA?

Onesta e sincera fino in fondo? Mi lascia alquanto perplessa l’andamento degli ultimi giorni in casa del Padova.

Il presidente Marcello Cestaro si è incontrato oggi con l’immobiliarista Mauro Bertani che si è detto disponibile a trattare "solo ed esclusivamente per rilevare il pacchetto di maggioranza della spa biancoscudata", quindi, per dirla in soldoni, per diventare il nuovo presidente della squadra di calcio e porre quindi fine all’era Cestaro. A sentire Bertani, il cavaliere avrebbe accettato di buon grado questo piano della trattativa (dunque vuol vendere!) e i due si sarebbero dati appuntamento a mercoledì prossimo per presentare anche un documento con su scritto il valore del pacchetto azionario che Bertani vuole acquistare, con l’intesa che quello sarà l’ultimatum: ovvero se Cestaro dirà no, Bertani si ritirerà dal suo proposito. 

Insomma Cestaro, stando così le cose, avrebbe  finalmente trovato un acquirente, e pure padovano, dopo anni di silenzio assordante da parte degli imprenditori di casa nostra, ma è veramente ad un passo dal disfarsi del "giocattolo" che tanti soldi gli ha spillato senza regalargli nemmeno la serie B ma al quale si è anche tanto affezionato?

Ebbene, io non mi sento assolutamente convinta di questo. La mia sensazione, ad oggi, è che resterà tutto uguale a prima. Sensazione puramente istintiva, sia ben chiaro, come tale assolutamente controvertibile ma corroborata dal fatto che, in queste ore, nonostante Cestaro abbia chiesto legittimamente tempo per fare le sue valutazioni e le sue scelte, sono già stati posati due mattoni per il futuro e precisamente il rinnovo del contratto a Federico Crovari e il raggiungimento di un accordo con la Lotto che sarà lo sponsor tecnico del Padova per i prossimi tre anni. Non certo bruscolini, insomma.

Voi come la vedete? Sta davvero per finire un’epoca a Padova o Cestaro resterà ancora un anno per tentare di nuovo l’assalto alla cadetteria?     

CHI TENERE, CHI LASCIAR ANDARE, CHI CAMBIARE?

 

In attesa di capire se Cestaro resterà (e siamo convinti di sì) e se cambierà qualcosa nell’assetto societario, con l’ingresso nuove forze imprenditoriali o la dipartita di alcuni soci non più convinti di voler rimanere all’interno della spa biancoscudata, ecco un prospetto della situazione della rosa tra prestiti, comproprietà, scadenze e giocatori già con il contratto.

Portieri:

ANDREA CANO: contratto fino al 2009

LUCA MONDINI: in scadenza

Difensori:

PAOLO COTRONEO: contratto fino al 2010

FABIO DI VENANZIO: contratto fino al 2009

MARIO DONADONI: contratto fino al 2009

VASCO FAISCA: contratto fino al 2010

MASSIMO GOTTI: prestito dall’Udinese

ALESSANDRO MASTRONICOLA: in scadenza

VEDIN MUSIC: in scadenza

MICHELE ZEOLI: in scadenza

Centrocampisti:

FEDERICO AMENTA: in scadenza

ANDREA BOVO: comproprietà Palermo

FEDERICO CROVARI: in scadenza

ANDREA GENTILE: comproprietà Messina

STEFANO MAZZOCCO: contratto fino al 2010

GABRIELE PUGLIA: prestito Ancona

ORAZIO RUSSO: in scadenza

Attaccanti:

EDER BAU’: comproprietà Spezia

ANTONIO DI NARDO: comproprietà Frosinone

ROBERTO MUZZI: contratto fino al 2009

ANDREA RABITO: comproprietà AlbinoLeffe 

NELLO RUSSO: prestito Crotone

MASSIMILIANO VARRICCHIO: contratto fino al 2010  

La palla ora passa a voi: chi terreste di quelli col contratto? Chi invece non riconfermereste? A chi lo prolunghereste? Per quali di quelli in comproprietà pensate sia il caso di fare un sacrificio economico e provare a trattenerli? E infine: c’è qualcuno che, visto muoversi nelle formazioni avversarie affrontate quest’anno, che vi ha colpito particolarmente e secondo voi sarebbe da acquistare? 

SENSAZIONI POSITIVE

E’ finita come ormai si sapeva da una settimana, ovvero con il Padova fuori dai playoff, per un solo misero punto.

La tristezza è moltissima, soprattutto nel cuore del presidente Cestaro che, già appena terminato l’ultimo atto del campionato con la Cavese, ha recitato il mea culpa dicendo chiaramente che Ezio Rossi andava esonerato prima. In queste ore però, nel bel mezzo della negatività che aleggia ormai da diversi giorni nell’ambiente biancoscudato, si è aperto uno spiraglio di speranza. Al termine della riunione con tutti i soci della spa biancoscudata in cui c’è stata l’approvazione del bilancio dell’ultimo semestre del 2007, si è avvertito stasera dalle parole del patron che nascosta da qualche parte c’è ancora tantissima voglia di proseguire nell’avventura. Innanzitutto perchè andarsene da perdenti non è nello stile del presidente, poi perchè comunque una squadra con un’ossatura solida ora c’è.

La sensazione è quindi quella che Cestaro resti e che il tempo che ha chiesto per comunicare la sua decisione in merito sia solo legato alla necessità di riorganizzare l’assetto societario, che potrebbe vedere Pittarello e De Gasperi rinunciare alle proprie quote azionarie per rimanere come semplici sponsor.

C’è di più: dalle parole pronunciate dal presidente negli ultimi giorni, la nuova partenza dovrebbe avere come protagonisti ancora Mauro Meluso (legato al Padova fino a giugno del 2009) e Carlo Sabatini, il tecnico che nelle ultime sette giornate ha sfiorato il miracolo di portare il Padova ai playoff fallendolo a causa di un unico passo falso. 

L’appuntamento è alla fine della prossima settimana: è fissato infatti per allora un ulteriore incontro con i soci, per parlare stavolta solo ed esclusivamente della squadra.  

LASCIATE OGNI SPERANZA…

Non pensavo, quando domenica l’arbitro Vuoto di Livorno ha fischiato la fine di Padova-Cremonese sancendo di fatto il quinto fallimento consecutivo dei playoff da parte dei biancoscudati, che in così tanti si sarebbero aggrappati all’esilissima speranza che tra Ternana e Foggia domenica prossima non finisse in parità (pur bastando ad entrambe, appunto, un pareggio per accedere l’una alla salvezza diretta, l’altro ai playoff!). E’ bellissimo constatare che i tifosi del Padova, nonostante dieci anni e passa di delusioni, non sono ancora stanchi di sperare che la loro squadra del cuore ce la faccia e che, dietro l’angolo, la dea bendata sia pronta, prima o poi, a mostrare ai nostri eroi il pollice alzato. Questa forza denota un grande attaccamento alla causa e un’immensa passione nei confronti dei colori biancoscudati di cui la società dovrà tenere conto nella programmazione dell’immediato futuro se non vuole gettare questo prezioso patrimonio alle ortiche.

Mi tocca però (e la cosa, credetemi, mi fa male perchè vorrei tanto crederci anche io fino alla fine) travestirmi da pompiere e buttare acqua sul fuoco dell’entusiasmo rimasto: oggi ho infatti telefonato ad Alì Lolli, uno dei tre ex del Padova che ora vestono la maglia della Ternana (gli altri due sono Luigi Sartor e Marco Rigoni). Non mi ha detto chiaro e tondo che contro il Foggia giocheranno per il pareggio, ci mancherebbe, ma spiegandomi che "chiaramente abbiamo un obiettivo da raggiungere e, sapendo che basta il pari, non andremo in cerca di correre rischi inutili" mi ha fatto chiaramente capire che, pur disputando la loro onesta partita, quelli della Ternana non andranno in cerca di fare gli eroi per fare un favore al Padova. Lolli si è detto dispiaciutissimo per le condizioni del Padova, ma giustamente, nel calcio come in ogni altro ambito della vita, ognuno guarda all’immediato traguardo da raggiungere che per la Ternana è un punto che vale la salvezza. Purtroppo il Padova si è mangiato tutto contro la Pro Sesto due settimane fa, ma anche, come sottolineava giustamente Varricchio a fine gara a Cremona, tra la trasferta a Legnano del 13 gennaio alla partita in casa col Sassuolo vinta con Sabatini in panchina per la prima volta: otto punti in otto partite in quell’arco di tempo sono stati davvero troppo pochi! 

Non credo a questo punto abbia più senso continuare a sperare! Meglio voltare pagina e iniziare, prima possibile, a programmare. Stavolta davvero imparando dagli errori del passato.

I PROCESSI POSSONO COMINCIARE

Per il quinto anno di fila il Padova è fuori dai playoff.

Non matematicamente d’accordo, perchè se domenica prossima i biancoscudati battono la Cavese e la Ternana vince col Foggia allora si può ancora agguantare il quinto posto. Siccome però a Ternana e Foggia basta un pari per centrare i rispettivi obiettivi stagionali (ovvero la salvezza e, appunto, i playoff), i tifosi biancoscudati non hanno giustamente più voglia, e li capisco, di tenere viva una speranza che tanto si sa già che domenica verrà spazzata via di brutto.

Può quindi iniziare stasera l’amara stagione dei processi: a voi la parola per indicare i responsabili dell’ennesimo fallimento e per provare a capire  se esiste una strada per uscire da una situazione che ormai si è fatta paradossale, visto che sono appunto cinque anni che il presidente Marcello Cestaro allestisce una squadra a suon di milioni di euro e poi si ritrova a bocca asciutta.   

ULTIMISSIME DA CREMONA: CONFERMATO IL 4-3-3 CON MAZZOCCO AL POSTO DI BOVO

Stamattina il Padova ha sostenuto direttamente a Cremona l’allenamento di rifinitura. "Un bel galoppo", lo ha definito il dirigente accompagnatore Dino Bellini, "una seduta vivace, in cui tutti e diciotto i giocatori sono stati propositivi", sono invece state le incoraggianti parole del tecnico, Carlo Sabatini, che ha dato lumi sulla formazione.

Il modulo sarà sempre il 4-3-3 e, al posto dell’infortunato Bovo, giocherà il ristabilito Mazzocco. A sinistra della difesa si rivedrà invece il bosniaco Vedin Music. Scartata dunque dal fischio d’inizio l’ipotesi Amenta, che però, parola di Sabatini, "essendo un giocatore dalle caratteristiche più offensive, potrebbe sicuramente tornare buono a gara in corso".

"Il nostro dovere è quello di portare a casa i tre punti – ha proseguito Sabatini – per prolungare la possibilità di andare ai playoff. A fine partita, andremo poi a vedere cosa hanno fatto le altre due, soprattutto il Foligno che contro il Venezia non avrà certo vita facile. C’è poi Pro Patria-Ternana che potrebbe alla fine rivelarsi una sfida interessante, visto che le due devono salvarsi e all’ultima giornata incontreranno proprio le nostre due concorrenti…".

Tutto è pronto. Non resta che attendere domani pomeriggio il fischio d’inizio dell’arbitro, il signor Vuoto di Livorno… Chissà che il destino biancoscudato questa volta non riservi una pagina meno amara del solito!    

A CREMONA SENZA DI NARDO, DI VENANZIO E BOVO…

…. ma con un Federico Amenta in più nel motore!

Chissà: magari sarà lui (il centrocampista arrivato la scorsa estate dal Celano ma utilizzato pochissimo per una serie infinita di infortuni) l’uomo in più, quello che prenderà per mano questo Padova e lo trascinerà fuori dall’incubo in cui è ripiombato dopo la sconfitta casalinga con la Pro Sesto. Non è ancora dato saperlo: Sabatini deciderà all’ultimo se utilizzare lui a centrocampo al posto dell’infortunato mediano mestrino oppure rinnovare la sua fiducia a Mazzocco, che però esce da una settimana travagliata a causa di un ginocchio infiammato. Di certo c’è, intanto, che sarà Music a prendere il posto sulla corsia di sinistra della difesa dell’infortunato Di Venanzio.

In questo momento, comunque, l’importante è che la squadra capisca che c’è davvero bisogno di tutti e che i tre punti a Cremona contano più di qualunque altra cosa: chiunque nella rosa può trasformarsi nel jolly vincente, magari anche giocando solo pochi minuti. Basta un recupero, un tackle fatto bene, una giocata, un lancio, un assist, persino una svirgolata, se poi arrivano i gol e il risultato saremo tutti più contenti e la fiammella dei playoff rimarrà accesa altri sette giorni…

Insieme alla speranza che Foggia e Foligno la smettano di inanellare un miracolo dietro l’altro! 

 

IL SOLITO AGGHIACCIANTE E SCONCERTANTE COPIONE BIANCOSCUDATO

 

Inutile negarlo. Ognuno di noi, alla vigilia della partita con la Pro Sesto, ha pensato almeno per un secondo alla maledizione di fine stagione, che colpisce il Padova con regolare e agghiacciante puntualità da qualche anno a questa parte. Vuoi vedere che non è un caso che, alla terzultima di ritorno, anche stavolta si incontri una formazione di medio bassa classifica, dopo che due anni fa le abbiamo prese dal Lumezzane e l’anno scorso dal Pizzighettone? Sì, lo ammetto: l’ho pensato anche io, ma solo per una frazione di secondo, perchè ho voluto credere con tutta me stessa che stavolta non sarebbe andata così. Che questo Padova, galvanizzato dalla cura Sabatini, sarebbe stato diverso, più forte di una stupida cabala e di una formazione con un decimo delle sue qualità.

Invece eccoci qui, appesi per il quinto anno di fila ad un filo per continuare a sperare nei playoff. Eravamo quarti, siamo sesti. Eravamo davanti con il coltello dalla parte del manico e lo abbiamo consegnato nelle mani di Foggia e Foligno, dicendo loro: prego, accomodatevi. Sì, è vero, l’angolo da cui è nato l’1-0 della Pro Sesto non c’era, il secondo gol è stato frutto di una casualità, il Padova ha scheggiato un palo e poteva segnare in almeno tre occasioni. Ma i biancoscudati visti oggi non hanno certo brillato. Allora mi chiedo e vi chiedo:   

Perchè questo Padova non riesce mai ad andare fino in fondo? Perchè precipita sempre sul più bello che si era allontanato dal burrone?  

ULTIME DA BRESSEO: SABATINI PREFERISCE IL 4-3-3, MAZZOCCO KO

Alla fine, domani, sceglierà il 4-3-3. Carlo Sabatini lo ha detto chiaro e tondo oggi, al termine dell’allenamento di rifinitura. "Il 4-2-3-1 che ho provato giovedì contro la Vigontina, con un centrocampista in meno e Muzzi dietro a Varricchio – ha sottolineato il tecnico biancoscudato – è un assetto più offensivo che utilizzerò eventualmente nella ripresa se avremo assoluto bisogno di fare gol". Contro la Pro Sesto (fischio d’inizio alle 15) si partirà dunque con il 4-3-3 e Muzzi in panchina: in porta ci sarà Cano, in difesa Mastronicola, Cotroneo, Faisca e Di Venanzio, a centrocampo Bovo, Gentile e Crovari, nel tridente Rabito, Varricchio e Baù.

Non ci sono buone notizie sul fronte di Stefano Mazzocco: il centrocampista di Chiampo si è sottoposto ad una risonanza magnetica al ginocchio destro che ha evidenziato un’infiammazione. Dovrà dunque rimanere a riposo per qualche giorno e non sarà della partita domani all’Euganeo.