“Omerica” la ricerca di una nuova casa.
Se volete può sembrare un incipit un tantinello enfatico, ma è nelle “corde” dello scrivente (plìn-plàn-plòn, Lira greca…, l’arpa celtica, alla longa, me fa vegnàr i Maroni orchitici) 🙂 .
Al momento questo “baretto bulshitaro” NON può offrire temi-Topici migliori di questo.
Però i personaggi ci sono tutti: la Maga Circe che fa sparire con banalità indecorosa l’appuntamento fissato il giorno prima e pure l’appartamento in bella vista sul loro sito (trasformando in “porci” ogni fonema della mia voce), il mio amico Antonio detto “el Tiresia” che da due settimane mi vaticina (a vuoto) che “te la trovi…te la trovi…te vedarè che te la trovi”, mia zia “Era” (volgarmente detta Giunone per via del seno piallato, quindi “giunonico”) che fooorse “il cugino della sua parucchiera, essendo disoccupato, sta mettendo su un’agenzia immobiliare ed ha già un appartamento libero a Vangadizza dove gli manca SOLO la firma ed un puinàr (pollaio) a Mozzecane -momentaneamente occupato- però è un bel-vedàr”, el Ciclope che avendo un occhio solo-ma ciclopico era- ci vede più lontano di quelli che ne han due e che non sento da una ventina di giorni perchè “par tì GAZZA…questo e altro!…” (no grazie risparmami altro dopo aver visto questo, alà che fa stesso), e la paziente Penelope (mia moglie) che non tesse la trama, ma “ricuce” gli strappi della mia mente ormai persa sulla Luna.
No dai, questa della ragion persa sulla Luna è dall’ “Orlando Furioso”, però anche se io mi chiamo ERIno (in omaggio a mia zia Era era…) sono furioso lo stesso.
Astolfo…Astoolfo…Astooolfo…ma gh’elo mia el me amigo Astolfo?!?
Camadòi e sì che gli amici li trovi nel momento del “bisogno”.
E adesso mi scappa proprio.
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