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Il VERONA e l’ANTICO TESTAMENTO…

Poichè i miei “V”isitors, almeno quelli che si son dichiarati o che conosco personalmente, o non gliene frega na mazza del calcio o sono miei sodales in colori (fatta eccezione per un certo “France” del Chievo, bella testa, ma che ha fatto solo un mordi e fuggi), rifinisco (cesello-n.d.g.) quanto ho scritto giorni fa: ci sono troppi lamentosi, perfino dopo sabato scorso.
E allora: “…i n’à regalà el rigor…” (in realtà è stato “cercato” come quello di Okaka-n.d.g., “…il gol l’è na capèla del so portier…” (le capèle sono un “portato” dei portieri e non solo perchè sono maschietti-n.d.g.), “…emo corso tanto e emo realizado poco…” (ecco, proa a NON correre e vedi che caterve de ocasioni che trovi-n.d.g.), “…la curva a un certo punto l’era fiaca…” (io non sono un esperto di quel luogo che raccorda due rettilinei, ma ho capito che i “schersi goliardici” a Verona, lì, nascono o quando hai la vittoria chiaramente in pugno (!?!) o quando sei sotto di tre gol a dieci minuti dalla fine).
In altre squadre invece fischiano.
Se fossi ancora un cacciatore, ed ero di quelli BRAVI, quei fischiatori me li porterei (da richiamo) per quando andavo, in solitaria, a filari, senza cane, e mi sarebbero stati utilissimi per il tordo bottaccio e sassello, per le gardene, ma soprattutto con i miei amatissimi MERLI, uccelli inopinatamente considerati “stupidi”, ma in realtà intelligenti (mai quanto gli storni, o sturlìni, comunque).
– Gazza…, Gazza…, ma l’Antico Testamento…?
– Tasi che desso ghe rivo.
C’è un passo della Genesi che parla di un “Dio irato” (insomma, non so a voi, ma a me fa un po’ senso l’idea di un Dio che s’incazza) per via della Mela mangiata e allora giù che il l’Adamo dovrà sudare come na bestia da soma per procurarsi il cibo e…e… per la (porca) Eva…tu DONNA PARTORIRAI CON DOLORE…!
Le “anime belle” (così le ha battezzate l’acido, ma non stupido, Yogourt di Professione) del blog Vighini (in realtà sono “bella gente” e basta) , hanno coniato lo slogan “Born to Tribular”.
Mi permetto di dire loro che il “tribular” NON può essere una vocazione senza la quale “non c’è gusto”.
Nell’ amplesso x amplesso (x 3.14), non c’è gusto solo in quello conquistato a furia di appostamenti, di balbettose auto-presentazioni, di cene (costosissime) nelle quali, rivelandoti dopo due ore di conversazione “per conoscersi meglio”, c’è il rischio fondato (per voi-n.d.g.) che andiate in bianco.
C’è anche la serena “botta” casalinga, dove tutto l’ambiente (ed i punti di orientamento per eventuali evoluzioni acrobatiche) ti sono noti, e poi “scusa cara, mi porti una Beck’s GHIACCIATA (!!) per favore, e già che ci sei due tre bagigi…”.
E se ti viene la (malauguratissima) idea di chiedere “…come sono andato…?” e se lei, gentile (e caritatevole), ti risponde “…bene…” (tu devi avere chiarissimo che puoi FAR DI MEGLIO!)…ed hai il tempo e la comodità di “complementare” la prestazione.
Ecco allora che una bella vittoria casalinga può essere assaporata senza far ricorso al (terribile) Maalox che il Presidente Setti ha comunque intenzione di offrire (gratis) ai v.i.p. dei distinti, ed anche a qualche PREFICA ( del settore informazione).
Faccio presente che la prefica NON è una che improvvisamente si è imbruttita, ma bensì la “piagnona” ai funerali.
A pagamento s’intende.
😎

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