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La differenza fra CENTAZZO e CENTOMO

Sono entrambi cucinieri, ma non cuochi.
Attività importante la loro, infatti se “l’angolo cottura” di una casa è ben arredato, sistemato “l’angolo letto” (per alcune delle attività fisiologiche primarie), vivi e sopravvivi.
Il loro cognome, nella desinenza, ha assonanze strane con la lingua italiana, l’uno farebbe rima (improponibile ed ingiuriosa) con una parolaccia o comunque quando dici “andazzo” per descrivere un momento della vita, se ne capisce il senso non propriamente gradevole.
L’altro, al contrario, ha rime-desinenze agreables: gentilomo, galantomo, e così via.
Penso che anche in questo caso il latino “nomen omen” (il nome è un presagio o nel nome c’è il destino) “buchi” la sua pretesa profetica.
Gabriele CENTAZZO è un imprenditore (ramo cucine) che la settimana scorsa – ma non è la prima volta – ha speso 100.000 Euro per pubblicare sul Corriere e su La Repubblica il suo “messaggio morale” alla nazione.
Per candidarsi ad un ruolo politico?
Neanche per idea, anzi, nel suo messaggio egli ravvisa il “fallimento della sua generazione” per non aver risolto i problemi dell’Italia.
CENTAZZO, avendo solo tre anni meno di me, appartiene alla mia generazione, ed essendo, comunque, in sostanziale accordo con quella “sintesi” (non filigranata-n.d.g.), non entro nel merito.
Diciamo che quella “sensazione” (vaga) è il SECONDO motivo per il quale, dopo il mio ritiro dalla militanza politica attiva, non ho mai preso in considerazione l’idea di candidarmi per un qualsiasi “ruolo” politico.
Il PRIMO motivo è che… nessuno me lo ha mai chiesto 😀 .
Centazzo, in un’intervista successiva al suo “messaggio” ha esplicitato più bruscamente il senso del messaggio che, essendo di tipo “rottamatorio”, non mi ha granchè convinto.
Sarà che le mie personali esperienz con i rottamatori (di automobili) non sono state propriamente felici.
Sarà.
E di CENTOMO (S.N.C.) – non sono riuscito a trovare il suo nome di battesimo – cosa si può dire?
Francamente non lo so, sono trent’anni che lo vedo “mettere la faccia”, ben prima di Rana (tortellino) e di Amadori (pollo), per pubblicizzare i suoi arredamenti.
E poi quel suo slogan-tormentone “vendo tutto!”, anche quello ripetuto da trent’anni, mi ha sempre fatto pensare “ma quanto ‘azz sarà grande il suo magazzino?” 😮 .
Anche in questo caso il Cinema mi è venuto in aiuto.
Avete presente la scena finale de “I Predatori dell’Arca Perduta” (il primo della serie Indiana Jones), l’hangar “infinito” in cui viene accatastata l’Arca, ecco, più o meno così ho immaginato il magazzino di CENTOMO (S.N.C.).
– Tutto qui Gazza?
– Sì, e accontentati.
😎

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