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L’EJACULATIO PRAECOX NON SODDISFA E NON FA BENE ALLE COPPIE, MA NEANCHE all’HELLAS…

C’è un sabato e una domenica post partita, anime salve e sante, di cosa volete che scriva, dai sù…
Ho notato che se lo frachiamo subito, specie con una tipa (leggi squadra) mediocre, diventiamo “titillanti”, una cosa che assomiglia al ti-tic e ti-toc.
Se incontriamo invece una sfacciata che ci affronta a viso (e non solo 😮 ) aperto e provocatorio, diamo il meglio, anche in “tenuta” era…
Ammesso, e molto non concesso, che l’analisi sia corretta…, non ne conosco i correttivi.
Wikipedia ne cita alcuni:
Trattamento
Il trattamento elettivo è quello psicosessuologico che consente lo sviluppo di una maggiore competenza nel gestire i tempi dell’orgasmo attraverso esercizi progressivi come lo “stop and start” (volgarmente detto ri-partenza), tecniche di rilassamento e strumenti psicoterapeutici in un percorso strutturato e personalizzato con il supporto di uno psicologo-sessuologo. I trattamenti farmacologici non offrono invece una soluzione definitiva e prevedono attualmente l’utilizzo di anestetici (par carità ghe mancarìa anca quela!-n.d.g.) locali o l’assunzione di un farmaco appartenente alla categoria degli SSRI, denominato dapoxetina.
Poi ci sono i cosiddetti “rimedi popolari autoctoni”.
Questa ve la racconto giurando sul mio onore (e ci tengo) che è vera:
tra i 17/18 anni, quando provavi a fare l’aletta rapida e ficcante, ti capitava di esserlo troppo e “lei” (squadra o parter) se ne doleva con un “beh…potevi aspettare un poco”, se c’era l’ammmore poteva scapparci un “…beh dai può capitare, ma va bene lo stesso (seeehh…).
Quelli infingardi osavano l’oscena scusa “…sai cara…è…è…che ti SENTO troppo…” 😀 😀
Tano detto “el bassacuna”- bilancia portatile in uso all’epoca- (veniva chiamato così perchè aveva l’abitudine di “soppesare” le tette delle ragazze (se erano sotto il mezzo kilo l’una era capace di cambiare “soggetto”…), era di 6/7 anni più vecchio e gran “fracheur”, quindi era un po’ lo stregone a cui si chiedevan consigli.
Ecco, sull’ejaculatio praecox (per motivi di decenza non posso scrivere come veniva chiamata in dialetto-n.d.g.), lui aveva un metodo tutto suo di cui dichiarava l’assoluta efficacia: “…quando te senti che te sì massa in anticipo su de ela…bisogna che…te te struchi na s-cianta le “bale”… fin quasi a sentir mal…cosita te te distrai n’atimo, du atimi, e quando la “squadra” la te dise…damela…damela, ti te ghe la dè…”.
Nessuno della mia maraja mi ha mai confessato di aver adoperato questo metodo suggerito dal Tano “bassacuna”, però…però…, se Mister Mandorlini volesse provare a dare qualche “strucadìna de bale” al Gruppo…, hai visto mai che la mania del titillo post-coitum passa.
Se il Mister decidesse per l’esperimento, i guanti di lattice d’ordinanza li pago io.
😉 😎

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