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ANALFABETISMO FUNZIONALE (o di ritorno)

Tre giorni fa, dopo circa sette, otto, anni ho ricevuto una lettera scritta…a mano!
Due pagine fitte, scritte su un foglio a righe, ritagliato (presumo) da un quaderno di scuola.
Era scritta in Inglese, una lingua che conosco solo da autodidatta, e quindi NON conosco.
Non importa il contenuto semplice e lineare di quella lettera, scritto con grafia elegantissima, da una persona semplice, di circa cinquant’anni, con un titolo di studio equivalente (un po’meno) alla nostra terza media.
Decido subito di rispondere preparando la “bozza” in Italiano per poi tradurla in qualche modo.
Ma il “dramma” si è manifestato appena terminata la bozza.
Una calligrafia “sbilenca”, più rassomigliante ad un insieme di segni stenografici, cancellature, doppie cancellature, “orrori” ortografici inauditi, e così via.
Il motivo?
Ovvio, intuibile, quasi “banale”?
Chi mi ha scritto non ha mai visto, praticamente, la tastiera di un computer.
Io, da quasi dieci anni, mando solo e-mail o corrispondo (con enti amministrativi) con pc + stampante.
E prima avevo l’impareggiabile Sig.na Mara a cui dettare le mie elucubrazioni
Scrivere abitualmente a mano la nota della spesa o scrivermi brevi appunti “sintetico-simbolici” non mi è servito a nulla.
Non per sapere i fatti vostri, ci mancherebbe, ma è tanto che non scrivete una lettera A MANO?
E se la risposta fosse affermativa, come mai?

mail: serendipity1947@gmail.com

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