The BLUE, in Italiano il BLU.
Un Colore amatissimo in questa città.
Trasversalmente ad altre passioni, sì trasversalmente.
Al di qua e al di là di alcuni impropri e, talora, fessacchiotti luoghi comuni, di sinistra e di destra.
Basti pensare che il ritmico clap-clap di accompagnamento di acuni tra i più famosi cori del Marcantonio Bentegodi si fanno con la mano sinistra che batte sulla destra, o viceversa (che l’è stesso).
Se lo fai con una mano sola fendi ed offendi solo l’aria, o saluti (…) quelli che stanno nella nord.
Yves Klein, pittore non banale, dopo anni di esperienze monocromatiche, ma alternate su vari colori, si fermò sul BLUE, definendolo il colore ASSOLUTO ed unificante.
Del cielo quando lo guardiamo, del nostro pianeta quando qualcuno lo guarda dal cielo.
Franco Piavoli, un Poeta più che un Regista, lo definì in un suo film “Il Pianeta Azzurro”.
Come si fa a contraddire un Poeta?
Mai.
Però la Terra è BLUE.
“Blue” significa anche triste, amareggiato, un sentimento che talora ci ha attraversati.
Ma il tristo, palido, opaco e malinconico, mai.
Almeno non allo stadio.
Poi c’è il BLUES, magnifico.
Ma è tutta un’altra storia.
😎
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