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VERONA come LONDRA: a causa del Ceo…

Come primo Topic oggi avevo cercato di fare un “botto” incredibile, rivelatosi poi come uno stupido, presuntuoso ed insensato fallimento.
Un’intervista, per quanto breve, al temutissimo responsabile della Shimo La Tewa.
Shimo La Tewa e’ una delle piu’ grandi prigioni del Kenya.
Mi ero preparato un giorno intero, all’insaputa di mia moglie, e mi sarei presentato come antropologo residente 3/4 mesi all’anno a Mombasa, sposato con una kenyana, che aveva fatto nel passato altre ricerche.

La domanda sarebbe stata UNA ed UNA sola, esaudibile in 10/15 minuti: Tipologia e percentuale approsimativa dei crimini dei detenuti attuali, con l’impegno assoluto che gli avrei fatto leggere, per approvazione, quello che avrei scritto.

La dinamica di come sono andate le cose mi fa pensare che si puo’ essere incoscienti anche a 70 anni e chiamandosi dott.Erino Gazzini.

Sintesi: dopo oltre un’ora d’attesa in una specie di cella provvisoria, un secondino armato mi intima di andarmene in cinque minuti e che se sono cosi interessato alla prigione potevo FARMI ARRESTARE (cosa che ho avuto l’impressione che avrebbero fatto con piacere).

Sono un idiota e me lo dico da me.

 

Veniamo al Topic che appartiene al volo Istanbul-Mombasa.

Siamo all’ultima chiamata al Gate 302 per Mombasa, mi scappa la pipi’ e non ci sono toilette nei dintorni, decido di “tenere”, imbarcarmi e una volta in volo…

Le cose non vanno sempre come vuoi, senza scomodare la Legge di Murphy.

Nei voli transcontinentali  c’e’ un lunghissimo decollo dove non ti puoi alzare.

Dopo circa un’ora mi giro verso le 2toilette2! poste in coda (io fila 10, le toilettes oltre la fila 30) e vedo una fila d’attesa di una quindicina (!) di passeggeri, in maggioranza donne di tutte le etnie, in particolare mussulmane (il dato serve perche’ possiate immaginare il loro abbigliamento e la probabile complessita’ dell’atto minzionale).

Passa un’altra ora e sono al limite.

Il passeggero in fianco a me, piu’ o meno coevo, si trova probabilmente nella mia situazione e decide chiedomi di farlo passare.

Io prendo lo slancio, lo seguo ed entriamo contemporaneamente nelle due celle chiamate toilettes.

Comincio finalmente la “liberazione” col “titti” in mano ed improvvisamente l’aereo incontra una perturbazione zeppa di vuoti d’aria e il liquido fisiologico va in ogni dove, pantaloni compresi, tranne che nella tazza.

Sono uno educato, pulisco il mio e , ahime’, sicuramente altro, mi lavo i pantaloni disastrando ancora di piu’ la cosa.

Esco dalla cella-toilette con un (vergognoso) bestemmione.

In contemporanea esce anche il mio vicino, ridotto peggio di me pronunciando un inconfondibile GODDAM (ah la fortuna di aver letto il Grande Blek dove i colonialisti inglesi lo ripetevano ad ogni pagina…cercatevelo!)

Durante il tragitto gli dico in inglese (ma poi proseguo in italiano): If I where a singer I could sing PEEING AND DANCING ON THE AIR…

Lui sorride anche se le occhiate dei passeggeri si sprecano.

Arrivati al posto le presentazioni formali: I’m Martin from London, suporter of Chelsea(?!?), I’m Nino from Verona, suporter of Verona Hellas.

Martin aggrotta le ciglia cercando nella sua memoria (che scopriro’ mostruosa, aliena) e mi dice: But Verona ElaH (Hellas please) e’ l’unica citta’ di provincia che trent’anni fa ha vinto la Premier (scudetto)!!

Si “siamo” noi. E Martin di seguito: e’ vero che voi cantate i cori del Chelsea? si e’ vero, anche se qualche idiota canta anche un coro sull’ uccidete il negro lollolollo… Martin rimane incredulo. Pero’ voi di Verona siete un po’ come Londra, avete una squadra di quartiere che gioca in Premiere, Chiovo mi pare… Lascia perdere Martin, tu sei felice che in Premiere giochi il Totthenam Hotspurs? La risposta e’ una grassa risata poco inglese.

Time to sleep Martin?

Ok, but sono molto felice di averti incontrato e raccontero questo al mio pub.

Piacere almost mine Martin, but the question Chiovo…

L’onesto mio disappunto e’ che e’ tutto vero.

See you guys.

 

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