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NOSTALGIA? MA NO, SOLO STORIA MINORE DI VERONA

L’ideuzza per questo Topic mi è venuta ripensando alle due ultime volte che sono andato al cinema.

Cinema multisala ovviamente.

Ricordo che l’effetto fu quello di trovarmi in una sala d’aspetto ospedaliera: Sala 1 rimozione cateteri; Sala 2 svuotamento dei pitali (contenitori della pipì per chi non può alzarsi); Sala 3 mega clisteri prima di un’operazione chirurgica…

Ero da solo, avevo tempo, e mi sono messo a ricordare i tempi passati (non sempre belli).

“Siora, par piaser pola distendar i ninsoi (lenzuola) tra diese minuti che el film el finisse…”

Questo avveniva al cinema CORALLINO poi SMERALDO, cinema di terza visione, metà Via XX Settembre, un cinema ricavato nella corte chiusa di un gruppo di case.

Ricordo anche il film, era “Fog” all’interno di una retrospettiva di John Carpenter, tra i registi di culto della “me maraja”.

Panche lunghe di legno, niente sedie.

La stessa situazione accadeva anche al cinema ODEON a San Zeno, di fronte al parcheggio dove oggi c’è una farmacia.

Ma lì l’incombenza era rigorosamente mia: “Ninooo, va da to sia e faghe tirar via i ninsoi…”.

Il effetti era mia zia Palmira a stendere il bucato, uno strano tipo che si faceva la barba al mattino, forse una prima “transgender” e con poca memoria.

Era in corso una retrospettiva dei film di Elvis Presley, orrendi a vederli oggi, ma allora…!!

Restando in zona c’era il parrocchiale ESPERIA, a fianco della Basilica.

Nessuno lo chiamava Esperia ma bensì “MIOLA”, infatti prima dell’entrata c’era una favolosa e iconica donna anziana, di probabili origini zingare con le sue tre/quattro sottane colorate, la cesta con i lupini (fave gialle lesse), legnetti dolci, i semi di zucca e i “moretti” (fatti con melassa e un succedaneo della liquerizia).

Di detta rigolìsia c’era pure qualche bastoncino  con qualche limone.

Chi di voi non ha mai bucato il limone e succhiata la liquerizia, ha perso una delle gioie infantili della vita.

Ah, il nome MIOLA deriva dal fatto che i “grandi” andavano in galleria e lo sport, rigorosizzzimo, era sputare le bucce a quelli in platea, spesso ammassati fin dove finiva la galleria.

Se facevi quello astuto che si metteva nelle prime file poteva arrivarti di tutto.

Mio padre mi raccontò che tra la fine dei ’40 e i primi ’50 non era raro che qualcuno dei “grandi” facesse pipì direttamente in platea per bullaggine e per noia.

Comunque per me il MIOLA ha un’importanza “storica”: dopo una giornata bagnata di mie lacrime e di pioggia, mio padre e mia madre si ritirarono qualche minuto in altra stanza e ritornando diedero la “storica” autorizzazione: potevo andare al Miola DA SOLO! (anche se pioveva…).

Un inciso sulla pioggia e mia madre: fino ai miei vent’anni, ogni volta che uscivo col mal tempo mi chiedeva sempre, ma sempre, “… dove vai? Non vedi che piove…”.

Settemila raccomandazioni prima che uscissi (avevo dieci anni) comprese le fisionomie di 2/3 pedofili che circolavano da quelle parti (povera mamma, non sapeva che li conoscevamo tutti e li prendevamo regolarmente in giro con la tipica cattiveria inconscia dei bambini).

Il film era “Cittadino dello Spazio” che avrò visto dieci volte: chi può dimenticare il micidiale visore triangolare “Interocitor”, “il Pianeta Metaluna” e il mostro (schiavo) “Mutant”.

In zona San Zeno tra i ’60 e i ’70 venne costruito il primo cinematografo degno di tale nome: Il FIUME, unico cinema a quei tempi senza galleria.

In quartiere San Bernardino c’era il parrocchiale (allora) K2, dove si svolse gran parte della mia vita domenicale fino ai 15/16 anni, primi turbamenti e toccamenti amorosi compresi.

Girando immaginariamente verso Nord-Est c’era fino a poco tempo fa il Cinema San Carlo a Santo Stefano che mi pare chiuso.

Una curiosità per me e gli over ’80, nei pressi dei giardini Cesare Lombroso c’era un cinema all’aperto che si chiamava Diana dove a circa tre anni vidi il mio primo film e affascinato da quelle figure sullo schermo non ruppi i cowlions a mio padre e mia madre.

Una premonizione del mio amore per il cinema? E chi lo sa.

Entrando in centro città trovavi prima l’enorme SUPERCINEMA in Via Mazzini, a sinistra venendo da P.zza Erbe.

Avevo un innocuo (purtroppo) filarino con la figlia del proprietario ed entravo gratis. Ricordo che lì vidi il mio primo film con Brigitte Bardot.

Lei non mi fece un grande effetto, allora, forse perchè baciando quel “bruttone” (?) di Serge Gainsbourg, co-protagonista,  gli sfranfugliava le grandi orecchie (attenti: è un segnale sessuale di grande significato…).

In seguito meglio lasciar perdere, specie quando  vidi di persona la Bardot: era la rappresentazione iconica di una sessualità mooolto poco sentimentale, e forse toccò le corde di qualche mia “innocente” perversione.

Sempre in Via Mazzini c’era il MARCONI, al primo piano, piccolo e stretto e sempre con code interminabili.

Poco più avanti, girando per Via Quattro Spade, c’era il Cinema Teatro CORALLO dove negli anni ’60 si tennero straordinari (?!) concerti Biiiit (Beat).

Andando avanti, passati I Portoni dei Borsàri e girando a sinistra c’era il Cinema ASTRA, lo si vede ancora oggi in totale sfacelo.

Ricordo di aver visto lì il primo Alien della splendida serie, tranne gli ultimi, e il complicato Alien3 (che sta per “cube”) ed è il secondo della serie.

In centro il Rivoli è stato l’ultimo ad essere costruito, anche quello senza galleria e una s-cianta snob, infatti divenne il mio preferito… aah.

Poi c’era il cinema BRA, di fianco al Municipio.

Lì furono priettati due film “scandalo”: LA DOLCE VITA (capolavoro assoluto) e “Helga”, un assurdo film su un parto, ma era il primo film dove si vedeva la vagina aperta (orrido, ma con code enormi).

Al Bra ricordo d’aver visto tre film (quelli che ho nella memoria): il complicato “La Spia che Venne dal Freddo” (con Richard Burton), “Un Uomo e una Donna”, allora un blockbuster filmone d’amore

, oggi annoia con un che di melenso e ridicolo.

Ma soprattutto vidi per tre giorni di seguito: BLADE RUNNER, mandando più amici possibile che nella quasi totalità mi mandarono a vaffanc…, trovandolo orrendo.

Ma qui non ci son gusti che tengano: capolavoro era e capolavoro rimane.

Poco piu in là c’era il parrocchiale ” STIMMATE”, cinema benemerito perchè per qualche anno proiettava film in lingua originale (quanto provinciali siamo a rifiutarlo…) e ogni anno una rassegna del Cinema Africano.

Dimenticavo, in via Roma c’era il cinema FILARMONICO che dopo la ristrutturazione è diventato solo un Teatro, lirico, sinfonico e per eventi musicali particolari (io ricordo il Jazz, Chicago Ensemble e poi Gerry Mulligan).

Poi Gaber e un Dario Fo con la splendida “Moscheta” del Ruzante.

Proseguendo per Via Manin e girando a destra c’era il cinema CORSO del mio amico Domenichini che talora mi faceva fare una programmazione mensile (d’estate…), era proprietario anche del MODERNO in Via Carducci.

A porta Vescovo c’erano l’ARISTON, dove vidi casualmente un film divenuto di culto “Duel” primo di Spielberg (anzi la sua tesi di laurea in cinema un po’ modificata).

Di lì ad un mese il cinema si specializzò in pornazzi che andavamo a vedere una volta al mese.

Idem dicasi per l’EMBASSY, ad un centinaio di metri direzione Camploy.

Che ricordi io, la periferia “Fuori Mura” poteva  contare su questi Cinema, tra parocchiali e non:

– San Michele: Teatro Nuovo San Michele, proprietario mio zio, tirchio, ma non aveva il coraggio di farmi pagare;

– Borgo Trieste L’ALCIONE

– Borgo Roma: L’ALBA (parocchiale) e l’IDEAL anche con arena estiva di proprietà, col DIAMANTE delle Golosine, del ROMA in via Centro e del cinema ADIGE di Parona, dei miei carissimi amici Ornella e Raffaele Castellini

– San Massimo IL CRISTALLO.

Poi c’era l’unico che non ricordo di fianco alla chiesa di Borgo Venezia, dove conobbi la mia cara prima moglie.

Forse qualcuno l’ho dimenticato e sarebbe compito vostro ricordarlo.

Perchè questo Topic?

La nostalgia NON c’entra un fico secco, ma i cinema, specie parrocchiali e qualcuno di periferia, erano centri ANCHE di moderata socializzazione: quante discussioni-dibattiti si aprivano appena usciti dalla sala o in pizzeria…

Forse in provincia qualcosa di questo è rimasto, chissà.

Già, proprio così.

Forse.

 

 

 

52 commenti - 8.216 visite Commenta

Mauro Pudin

C’era il cinema Santa Teresa, dietro la chiesa omonima. C’era il cinema Acli, dove c’era la maschera Piero Luce, in via Scuderlando a Tomba Extra …. ma soprattutto, grande dimenticanza, il cinema Roma all’aperto, di proprietà del grande portiere campione del mondo Olivieri, dove mio padre proiettava la serie di James Bond!

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Gazza

Caro Pudin benvenuto e grazie per le aggiunte.
Esiste una “tecnica” che usano i gestori dei blog, io lo faccio rarissimamente, ed è quello di lasciare dei “buchi” per permettere ai lettori di dire la loro.
IO QUI NON L?HO FATTO!
Ci ho lavorato quasi una trentina d’ore, con visite sui luoghi e qualche colloquio.
A proposito del “portieròn” OLIVIERI, con cui passai una serata da disgrasiadi alla “Moschea” (Basse di San Michele una cinquantina d’anni fa, credo che fosse tornato da poco dagli USA o dal Canada, infatti parlava uno strano italo-inglese come si può sentire in qualche film.
A me risulta che Olivieri fosse per un periodo che non so, il proprietario-gestore di licenza del cinema FILARMONICO.
Del Cinema ROMA ho scritto solo di quello al chiuso, quello all’aperto non lo ricordavo proprio.
Comunque grazie e resta sul pezzo anche su altri argomenti.

p.s.
Su Ry Cooder NON si discute!
Detengo PARIS-TEXAS, film notevole che tuttavia non consiglierei a tutti…
Ho anche la sua colonna sonora (soundtrack) su cd.
Ottimi gusti Mauro.

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Mauro Pudin

Ps: Ry Cooder fece anche la meravigliosa colonna sonora del meraviglioso film di Wim Wenders Paris-Texas!

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nocturnio

Topic mostruoso, incredibile se non lo stessi leggendo.
Ma come hai fatto che su internet non c’è praticamente nulla e soprattutto quanto tempo ci hai messo a farlo.
Complimenti cazzio, complimenti a un vero Dominus che lavora per il nostro sollazzo.

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Gazza

Caro Nocturnio, hai un po’ esagerato.
Solo per qualche sala è stato complicato e comunque gli unici due Cinema che non ho citato sono stati il Teatro di Santa Teresa, dove credo di non aver mai visto un film, mentre spettacoli teatrali e musicali molti, l’AURORA di Borgo Venezia e il MAI sentito Cinema delle ACLI.
Il Tratro Nuovo e il Ristori li avevo tra gli appunti, ma ho terminato il Topic tra le 6 e le 7 di mattina, messo tra le “bozze” perchè… : “domani faccio una ripassatina…”, e ti puoi immaginare se ne avevo ancora voglia, l’indomani l’ho pubblicato e stop.
Guarda che comunque non è stato molto difficile, io andavo spesso al cinema, minimo 3 volte alla settimana.

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Gazza

E’ quasi ovvio che nella zucca continuava a girare il VITTORIA, ma non riuscivo ad ubicarlo.
Credo tuttavia, con una certa sicurezza, che abbia chiuso col nome MODERNO, in Via Carducci.
Entravo gratis per l’amicizia col titolare, mio coetaneo e amico… a quei tempi (40 anni fa…)
Sì, venendo “dalle Erbe” era ovviamente a destra.

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Gatón

Ho googlato una ricerca.
L’unico riferimento ad una sala cinematografica in via Carducci parla di “ex cinema Capitol”
Ma la me moria, no quela dei altri, continua a dirmi Vittoria.
Forse sto perdendo colpi.
Tanti, tanti indelebili ricordi legati a molte delle sale citate.
Tra questi il primo appuntamento con chi ha convissuto ormai 55 anni della mia vita.
Cinema Corallo, non mi quadra il film, quello che mi pare di ricordare è uscito due anni dopo.
Ammetto che il film non l’ho guardato molto…

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Gazza

Il VITTORIA di Via Carducci chiuse i battenti col nome di CAPITOL.
Chivers dixit, come pure dixit che il MODERNO, che io erroneamente avevo lì collocato, divenne e chiuse col nome di EMBASSY.

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Niktv

L’Embassy in galleria di via XX settembre dopo l’era porno riaprì come Ciak cinema d’essay. (ma forse mi sbaglio)

chivers

Allora, avrei qualche chiosa, aggiunta, modifica, nota …, spero gradite!

In primis: KAPPADUE e non K2; me par importante! Fanciullezza ed evoluzione tua, ma anche mia! (ma a 13 frequentavo già il Bentegodi alla domenica…) E poi anche il Kappadue (non tutti gli anni, invero) faceva il cinema all’aperto, dove poi è sorto il nuovo grest, proprio sotto l’abside.

Giusto Gaton, il Supercinema era a destra «venendo da Piazza Erbe», era a sinistra solo venendo dalla Bra… ma anche il CORSO (che prima di chiudere e diventare una parrucchiera si era chiamato CIAK – non ricordo bene, era al Corso che all’intervallo aprivano il lucernario per far uscire il fumo??) anche il CORSO, dicevo, «venendo da via Manin» (che poi lì è già via Marconi) è a sinistra e non a destra… vaccascheo Gazza… per due volte in poche righe te me confondi la destra con la sinistra … mmmmmmmm … non so cosa pensare…
Cinema San Carlo: non ricordo un cinema con questo nome (ma non vuol dire) e nemmeno dove potesse essere, forse era quello divenuto poi “Il Centro Mazziano”? grande merito per rassegne di valore, cinema ma anche musica, Folk e Jazz soprattutto, parliamo di Anni 70-80 e forse primi 90. Se invece è un altro, va ben.
Sul Filarmonico… beh, permettimi… descrizione un po’ sbrigativa (mi veniva da scrivere “sgangherata” ma mi pare eccessivo, va ben “sbrigativa”), più che altro sembrerebbe che cinema e teatro Filarmonico fossero la stessa cosa mentre sono ed erano due cose assolutamente distinte: intanto non si può partire prima del 1977 (anno della fine ristrutturazione): per andare al cinema, ingresso sotto i portici di via Roma, si scendeva nelle viscere della terra per una lunga scala; ora è usato come sala prove e per piccoli spettacoli per le scuole con una programmazione ufficiale dedicata, solo conversazioni e musica, rarissimamente viene aperto l’ingresso sotto i portici, se ne usa uno alternativo sul retro; il cinema venne chiuso quando dopo una riforma, vennero a mancare i requisiti di sicurezza per l’uscita, impossibili da mettere in pratica; ultimo film che ho visto “L’amore ai tempi del colera” Natale 2007, ma fino al 2010 (credo, non sono certissimo) è continuata la rassegna “Schermi d’amore” che si teneva in primavera, con varie cose interessanti e rassegne dedicate a registi attrici e attori di primo piano; il Teatro Filarmonico (dove si sono svolti gli spettacoli che citi) è a piano strada, con ingressi diversi da quello del cinema, su entrambi i lati, via Roma e Mutilati, perfettamente in attività, senza avere alcuna caratteristica del cinema; nel complesso Filarmonico c’è anche la prestigiosa Sala Maffeiana, ingresso principale dal colonnato lato portoni della Bra e altri laterali, sala con stucchi e affreschi, dove Mozart suonò a 14 anni.
Parlando di Teatri che sono stati anche cinema, impossibile non ricordare il Teatro Nuovo, che prima dell’istituzione delle rassegne comunali del Grande Teatro era ormai solamente cinema, se si esclude il periodo carnevalesco con la celebre e classica riviste dei “RAVA”, la famiglia Ravazzin, il nostro caro Roberto Puliero aveva il medesimo sangue! Tra gli altri ci vidi anche “L’uomo che cadde sulla terra” di recente oggetto sul blog, “Un tranquillo weekend di paura”, “La montagna sacra” di Jodoroski, “L’esorcista”…
Anche il Teatro Ristori fu solo cinema, anche se per un periodo piuttosto breve, parliamo di primi Anni 70; tramontata la “rivista”, genere che lo aveva reso celebre (i miei raccontavano di essere andati a vedere spettacoli con le compagnie di Wanda Osiris, Renato Rascel, Billi e Riva, Macario), per un po’ vennero ospitate le riviste “scollacciate” generalmente con un filmetto softcore come intro, poi solo filmetti e prima della chiusura anche musica, memorabili i concerti di Orme e Peter Hammill (leader dei Van Der Graaf Generator, ma al Gazza no ghe piase el progressive…).
Sui cinema di Veronetta, direi che il Moderno era quello in XX settembre, che poi sarebbe diventato Embassy, a cui si poteva arrivare anche da Cantarane, essendo nelle viscere di un condominio con galleria che collegava le due strade. Il già detto da altri Vittoria di via Carducci, divenne poi il Capitol, con i cartoni dei ovi sui muri per l’assorbimento acustico (ad un certo punto negli anni 80, si specializzarono in film-concerto, ricordo “No Nukes”, “The Song Remains the Same”, “The Last Waltz”, “Quadrophenia”, rifecero anche Woodstock (che vidi però al Bra all’uscita del 1970).
I cinema di altri quartieri, beh, qui sono un po’ impreparato e sono ottimi gli interventi già fatti e mi hanno fatto venire in mente cinema dimenticati; però ricordo il cinema-teatro Aurora in Borgo Venezia, poco prima di piazza Libero Vinco con la Chiesa (probabilmente quello che ricordava il Gazza nel suo racconto); mia nonna abitava lì vicino e capitava che mi portasse al cinema da butìn a vedere “Marcellino pane e vino” e roba simile.
Anche al Villaggio-Borgo Nuovo, c’era (ora completamente abbandonato nonostante promesse e progetti) un cinema-teatro molto attivo per film, concerti e spettacoli negli Anni 70-80… lì a due passi Angelo Dall’Oca Bianca guarda sconsolato.
Poi l’Alba era a Santa Lucia vicino alla chiesa e al campo di calcio (non a Borgo Roma), l’Alba era anche la squadra di calcio di Santa Lucia!
E, sempre se non ricordo male, anche l’Ideal era a Santa Lucia, sullo stradone principale.
Poi l’Alcione, pienamente attivo, non è in Borgo Trieste (che è zona Mondadori) ma a Borgo Santa Croce (Borgo Ciodo per chi se lo ricorda – ma adesso l’ho anche sentito chiamare Quartiere Musicisti essendosi allargato con strade intestate a musicisti e opere liriche).

Direi che basta… e pensare che mi ero detto “el Gazza stavolta l’ha scritto massa”….. accidentamme’ !!!!!!

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Gazza

Tutto “quasi” esatto, ma Mauro Pudin ti contesta “con orrore” sull’ ALBA… eh eh…

p.s.
tuttavia, poichè IO sono onesto!, avrei sbagliato pure.
C’era un playground di Basket vicino alla chiesa di Santa Lucia, io insegnavo alle medie lì nei primi anni ’70 e facevo lo scout di giocatori di pallacanestro.
Ne pescai due da lì per portarli alle giovanili della Vicenzi (o Glaxo…).
E avrei giurato che la loro squadra si chiamava… “ALBA basket S.L” (?!)
IO sono onesto IO…
Forse sono un po’ rincowlionito, ma la cosa è secondaria.

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chivers

ma mollami con “io sono onesto”…. a me lo dici???
piuttosto, ci sarebbe da essere precisi, visto che il racconto si snoda sui ricordi e allora certi particolari diventano importanti.
Io so pochissimo di basket, ma qualcosina si, e mi stupisco quando scrivi “primi anni ’70 … Vicenzi o Glaxo”.
secondo me… Glaxo fu negli anni 80 direi preceduta addirittura da Citrosil (prodotto dalla Glaxo, ok, ma la chiamavano tutti Citrosil), ma Vicenzi Biscotti non fu nei primi anni’ 70 ma direi nei secondi anni ’70, prima era semplicemente Scaligera Basket (nome che ritengo sia tuttora, anche se superato dagli sponsor); quindi, scusa, ma mi suona male che facessi lo scout nei primi anni 70 per la Vicenzi… però te sì onesto, chissà se anche bello, emigrato australia……
https://www.youtube.com/watch?v=CACIBtgFf6I

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Gazza

Grande Chivers!
Comunque il due metri e passa si chiamava BRAGA, era mio allievo al Ferraris, ma per vederlo giocare in una partita vera andai a Santa Lucia, abitava e giocava là.
Credo di averlo portato da Piotto (Grande e indimenticato Coach di molti di noi del Pallon Cesto) e quindi per forza era La Scaligera Basket.
Potevamo essere nel 971/2/3.
Gli altri due li pescai, sempre a Santa Lucia quando insegnai colà, credo nel ’74.
Tutto qui.
Onestamente.

p.s.
Testina, testina fina, guarda che ero venuto a condividere, per ONESTA’, l’errore con te, se no te l’è capido, parchè anca mi avaria dito che l’era l’Alba, sia la squadra de Basket che de Calcio.
Se ciapa da dir su anca par onestà amicale.
Maledeto el Covid!

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Begbie

Da ex cestista, devo mettere un paio di puntini sulle “i”. La squadra storica di Santa Lucia era l’Adige 80. La squadra nacque circa nel 1980 come emanazione cestistica della Polisportiva Gaiga. In quest’ultima passò anche Zamberlan, all’inizio della sua attività giovanile. Adesso l’Adige 80 non esiste più, ma “sopravvive” come una delle società dalle quali è nato il Buster Basket, che è una delle 3 o 4 società leader a Verona (altre due squadre che sono confluite nei Buster sono il Povegliano e l’Atletico Borgo Trieste, che è la squadra delle mie giovanili).
Per quanto riguarda la Scaligera, tutto nacque da Andrea Piotto, il vero deus-ex-machina del nostro basket. Piotto fondò la Scaligera nel 1951. Vent’anni dopo si svolse in Arena un quadrangolare di grandissimo successo, con la Simmenthal Milano, la Jugoplastika Spalato e altre due squadre che non ricordo. Tra il pubblico c’era Giuseppe Vicenzi, che fiutò l’interesse a acquisto da Piotto la Scaligera. Piotto poi fondò la Cestistica, altra squadra storica delle minors veronesi. A metà anni ’70 inizio l’epopea e la scalata della Vicenzi Biscotti, con la prima promozione in A2 e l’esilio a Padova, dato che il palasport non esisteva ancora. L’anno successivo entrò la Glaxo come sponsor (dapprima Citrosil, poi Glaxo). Furono gli anni d’oro del nostro basket, con la vittoria della Coppa Italia, la prima promozione in serie A1, le coppe europee e una semifinale playoff. Poi Fertonani si sfilò e, con l’eccezione della vittoria della Korac – sponsor Mash – inizio il lungo declino ed infine giunse il fallimento nel 2002.

chivers

(non riesco a rispondere sotto a Begbie)
Riguardo il basket in Arena, posso dire con assoluta certezza che ci fosse l’IGNIS di Varese, ero un appassionato di Manolo Raga, il messicano, e sono andato a vedere le partite solo perché c’era lui; direi che c’era una squadra americana ma chissà… forse con la Simmenthal c’era anche – per me – l’odioso nonché fallosissimo Kenney. Forse…..

Cesare Settore Superiore

Essendo di qualche anno “meno vecchio” del paron de casa, ho ben poco da aggiungere se non il fatto che a San Martino esistevano ben 2 cinema.
Il cinema dei preti (il parrocchiale, oggi teatro Peroni) che in estate a volte si spostava di circa 100 metri, per trasmettere i film all’aperto nello spazio dell’oratorio, coi bocie sentadi sulle banchette.
E poi il cinema Felisi, a 2 passi dal Fibbio, cosi chiamato col nome del titolare. Il cui pargolo, beh lasciamolo perdere…
E fu li che nel 1978 (o nel 79?) vidi per la mia prima volta The Blues Brothers. A cui ne seguirono almeno altre 25 tra cine, tv, videocassetta e di recente anche il dvd.

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Gazza

Caro Cesarico, scusa il ritardo.
Mi sono occupato SOLO di Cinematografi situati nel Comune di Verona.
Quello che mi risulta strano è di non ricordare se ci fosse un Cinema in quel di Montorio.
Ciao e non ti chiedo nulla qui.
Se vuoi scrivermi per dirmi come ti va, mi farebbe piacere.

Rispondi
chivers

Montorio??? Beh, basta cercare e in rete se trova tutto!!!
Anch’io a dire la verità, non ho memoria di cinema in quella frazione, un tempo Comune a sé stante e staccato da Verona; però sul sito https://www.montorioveronese.it/2020/02/28/foto-dalla-soffitta-i-giochi-al-cinema-verdi/ si trova un richiamo abbastanza divertente in questo articolo in cui il centro dei festeggiamenti del carnevale era il Cinema Teatro Verdi. Dov’era? qual’era?
E passiamo al 1950, sempre sullo stesso sito https://www.montorioveronese.it/2020/04/08/allideal-di-montorio-il-film-con-claudio-villa/ salta fuori un Cinema Ideal di Montorio.
E col Cinema Ideal di Montorio ho fatto BINGO! perché Mr Gazza, ti mando un documento, che speravo di avere e ti avevo preannunciato qualche giorno fa, e che ho trovato: 1974!!!!!

Rispondi
FEDE 71

IL CINEMA AURORA ERA A FIANCO DELLA CHIESA DI S.GIUSEPPE (B.GO VENEZIA)
DA BOCIA VISTO UNO DEI MIEI PRIMI FILM : L ULITMA NEVE DI PRIMAVERA …..ALLEGRIA TOTALE

Rispondi
Gazza

ESATTO!
E proprio al cinema AURORA, alla fine dei ’60 c’era pure il periodo del Cineforum e lì conobbi la mia prima moglie col pretesto che aveva apprezzato il mio intervento ” un po’ ardito” per una sala parrocchiale (balle! lei era già un genietto, come dimostrò in seguito con le sue recensioni per libri e riviste di cinema, ed io un discreto affabulatore).
Per la cronaca il film era “UN UOMO DA MARCIAPIEDE”, grande film, il primo nella storia a vincere i TRE Oscar più importanti (film, regia e sceggiatura) pur essendo vietato ai minori.

qualcuno ricorda…
>> https://www.youtube.com/watch?v=IQlmgmR4a4g

Benvenuto Fede 71

Rispondi
Mauro Pudin

Chivers!!! Cosa hai scritto!!! Sacrilego! L’Alba era la squadra di Tomba Extra! Non di Santa Lucia ! Alba Borgo Roma !!
Ps: le Orme e Peter Hammyl al Ristori, presente!

Rispondi
Gazza

Strano per uno come Chivers, storico pure dell’Hellas.
Se non mi sbaglio sul campo dell’Alba B.R. si allenavano anche le giovanili del Verona H.
Pudin, vista la tua competenSa, per caso a fianco del campo dell’Alba, c’era un bar dove si facevano gare di briscola alle quali ho partecipato per 3/4 anni?
Parlo di trenta/quaranta anni fa.
Grazie anticipate comunque.

Rispondi
chivers

scusa, Gazza, ma cosa centra l’Hellas??? mi sono sbagliato sull’Alba, e sull’Alba direi che posso tranquillamente sbagliarmi!!! stop; te vedarè che sul Verona mi sbaglio di meno; e dopo io vado solamente tutto a memoria e ghè caldo anca par mi!!! 😉

Rispondi
Gazza

Ancora…

Mi risultava o mi frulla nelle orecchie che sul campo dell’ALBA Borgo Roma si allenassero anni fa i giovani del Verona H.
Ed essendo tu un ENCICLOPEDICO (vero) del Verona potessi casualmente, de quela via… saperlo.
Adesso arriverà il Mauro e mi dirà che nessun giocatore del Verona H. ha mai calpestato un filo d’erba del campo dell’ALBA B.R.
Così torniamo a parlare DEI Cinematografi e DEGLI indimenticabili indimenticati film che là, magari, abbiamo visto.
Chè, se non te ne eri accorto leggendo il “lungo” Topic, rappresentava il senso collaterale, ma importante, del Topic stesso.

Rispondi
chivers

Uffa… ma tu ti eri accorto che nel mio (troppo) lungo risponderti ho citato più film, più concerti, più rassegne, di quelli citati da te???
ma che oooohhhhh!!!!!!!!! guarda che se trovo quello che sbatte la porta….

Che i giovani del Verona si allenassero al Domenico Savio non so che dirti e…. «francamente me ne infischio» !!!
(nel senso che delle giovanili non me ne sono pressoché mai occupato)

chivers

ma si, certo l’Alba, che giocava in Basso Acquar al Domenico Savio… ebè… capita de sbajarse!!!

Solo il Cinema Alba era a Santa Lucia …..

Rispondi
Mauro Pudin

Carissimo Gazza, il campo dell’Alba attualmente è in via Flavio Gioia, alla cui inaugurazione ho partecipato come mascotte dell’Alba BR. Lì vicino non credo risiedano bar dove avresti potuto giocare a briscola. O forse uno c’era, il bar Esperanto, nella via omonima. Prima di tale campo, l’Alba giocava credo nel campo di Basso Acquar, dove c’era la Tebaldi. E anche lì dubito che ci fosse un bar vicino…. Poi c’era il campetto parrocchiale, davanti alla chiesa di Tomba Extra, e lì di bar ce n’erano a josa!

Rispondi
Mauro Pudin

Al cinema Alba di Santa Lucia, non ho mai visto nessun film. In compenso vidi un giovane cantautore one man band agli inizi di carriera : tal Edoardo Bennato….
Ps: qualche partitella al CONI di Basso Acquar con Piotto l’ho fatta anch’io…. ma purtroppo ero piccolino per il basket…

Rispondi
Carlo Morandini

il mitico capitolo a Bussolengo dove vidi la trilogia di guerre stellari il tempo delle mele grasse ecc ecc ecc

Rispondi
Gazza

Portate pazienza ma forse ho trovato un PC usato, non dico da dove proviene per non alimentare battutacce, se mai, un po’ d’ironia, specie nei miei confronti, l’accetterò dopo che il tecnico che lo sta revisionando mi farà un rapporto.
Questo post è scritto per la cortesia del mio vicino di casa che mi ha prestato il suo PC fino a domani.
Vediamo se mi viene qualche ideuzza per restare nel merito del Topic.

A modo suo CARLO MORANDINI lo ha già fatto.
Mi interesserebbe sapere com’era e com’è la situazione in provincia: cinema chiusi, cinema che resistono, ricordi vari e così via.

Ad esempio io, da bambino, non amavo le comiche, i cartoni animati, Stanlio e Olio, Francis il Mulo Parlante, Gianni e Pinotto (scarsa imitazione di Stanlio e Olio) e i Fratelli Marx erano troppo avanti e surreali.
Non amavo nemmeno Charlot, che ora è un mio idolo assoluto.
Se devo citare un film che mi fece sognare, intorno ai 7/8 anni direi IL CORSARO DELL’ISOLA VERDE, con un formidabile Burt Lancaster >>> https://www.youtube.com/watch?v=lfizrTnx4x8
Più tardi arrivo il cinema “peplum” (?) con l’incontrastato idolo Stede Reeves nei panni (peplA… plurale) di ERCOLE
>>> https://www.youtube.com/watch?v=WOG4Hg9zx0o
E così via…

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Lupus in Fabula

Ricordo anche lo “Spuaceti” ovvero il Pindemonte, nel quartiere Sacro Cuore, prima di Ponte Crencano. Indovinate perché lo chiamavamo così. Aspettavo la domenica perché, oltre al film c’erano tutte quelle cose che mio padre chiamava “porcherie”: patatine fritte, rigorosamente PAI, la Coca Cola, col suo magico “BUM” quando la bottiglietta cadeva nella buca del distributore, le more, i cordoni di liquirizia e poi in sala il rumore delle cartine delle caramelle nel silenzio.
Era un cinema parrocchiale e venivano proiettati film tipo Maciste contro qualcuno, Ercole al centro della terra, gli Argonauti, Franco e Ciccio ma anche Come rubare un milione di dollari e vivere felici con Audrey Hepburn e Peter ‘O Toole e dulcis in fundo, Help di Richard Lester a una proiezione serale.

Nei film pomeridiani di azione, a volte due film di seguito, usavamo l’intervallo per rifare le azioni più salienti, spesso correndo intorno ai posti in sala, con urla di guerra e spari fatti con la bocca. Tutto finiva con il parroco che alzando la voce e battendo le mani, riportava l’ordine.

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Gazza

Bravo Lupus, quella del Pindemonte, che frequentavo è stata una fastidiosa dimenticanza.
Anche al KAPPADUE (…) quando noi delle prime file facevamo casino nell’intervallo o in scene epiche, arri vava Frate Leonardo che con 4/5 “steche” col suo cordone del saio metteva tutti tranquilli.
Avevamo i pantaloni corti.

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Gazza

Bravo Paper.
Tuttavia Ghigo bisognava vederlo dal vivo, aveva poche canzoni e ripeteva solo quelle o cover.
Tu, allora, credo non fossi nei progetti di nessuno 😉

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paperinik

Ahhhhhhhhh sicuro …mi sa che i primi ricordi risalgono a metà dei 70 circa e mi sa già entravamo nell’Italia consumista..tuttavia mi sembra fosse ancora un altro mondo. Il cinema parrocchiale è quello che ricordo da infante…con i primi Terence Hill e Bud Spencer e ancora Franco Nero e i western all’italiana di cui mio padre era patito. Forse anche qualcosa di Bruce Lee….Poi ho cominciato ad andarci abbastanza dai 18 -20 in poi..con altri gusti e mode. Cmq si..il primo tuka tuka serio a circa 16 anni in un film di Sting degli 80, di cui mi importavano solo le Dune della non fantascientifica compagna (tranne appunto le sue Dune…)

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Hellasbob

Grazie chivers per aver citato il cinema del Villaggio Dall’Oca Bianca, ora Borgonuovo, dove sono nato e cresciuto. L’ingresso costava qualcosa come 150 lire quando la prima visione ne costava 700 (lire) e mi mangiavo i cordoni di liquirizia, abbinati a pacchetti de polentine e de “Treets”, che erano arachidi riveste di cioccolato, che ora non vendono più in Italia, in quanto la Mars ha venduto il marchio preferendo puntare sugli M

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Gazza

L’intento di questo Topic non era certo quello di compilare una lista di quello che c’era e adesso non c’è più
Avevo anche avvisato che il Topic era destinato prevalentemente a coloro dai 50 anni ed oltre.
Perchè?
Perchè il Cinema per quelle generazioni rappresentavano uno sguardo su un mondo che non veniva narrato a scuola, benchè le sceneggiature alla base dei film erano tutte immaginarie nel loro svolgersi o se trattavano di fatti storicamente accaduti, prevaleva l’immaginazione sul fatto storicamente accaduto.
Qualche film poi poteva cambiare “qualcosa” che avevamo dentro, perchè della finzione te ne accorgevi molto più tardi.
Credo che l’obbiettivo che mi prefiggevo si sia rivelato solo in minima parte e me ne dispiace.
Sarà colpa del Covid, e lo dico con un sorriso un po’ amaro.
Dicono che, dramma economico a parte, “nulla sarà come prima e forse saremo migliori nei nostri rapporti sociali”.
Al momento non ho proprio questa sensazione.

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Gazza

Non so SE e CHI avrà il coraggio, la voglia e la capacità di girare il primo film su questa Pandemia, ma sono soprattutto curioso di vedere a chi verrebbe assegnata la parte del “Clown in chief” dal ciuffo arancione e quella del “bolso” brazilero, una drammatica e comica coppia alla Olio e Stanlio attori con potere in un vero dramma.
Credevo che non sarebbe mai accaduto di avere “nostalgia”(???) di George H.W. Bush o di Jimmy Carter, i due peggiori presidenti della recente storia americana (Nixon al confronto era Einstein), eppure è accaduto.
Come dicono gli americans “”SHIT HAPPENS”.

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Cesare Settore Superiore

Ciao Nino, mi riferisco alle ultime 4 frasi del tuo post datato 7 agosto.
Le tue doti di preveggenza sono davvero stupefacenti.
Incredibilmente hai predetto e messo per iscritto – con diverse ore di anticipo – i medesimi concetti e le stesse parole pronunciate ieri sera tardi da un certo Andrea Agnelli…
Complimenti vivissimi da parte mia!

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Gazza

Caro Cesare, nessuna preveggenza perchè prosaicamente la userei per sistemare le precarie finanze.
Uso osservazione e riflessione, e pensare che leggo un terzo di ciò che leggevo anni fa.
Perchè?
Perchè voglio vedere se certe cose le ho dentro e consolidate e se possano essere il frutto di quello che son diventato.
Macro errori compresi.
Infatti mi risulta più facile fare l’analisi dei miei errori che non delle solo discrete, per numero e qualità, cose buone che ho fatto.
Un cordiale saluto.

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Hellasbob

Beh, Nino. Dipende dai film che uno aveva la possibilità di vedere e di capire. Il mio primo film è stato “Il delitto Matteotti” e a 8 anni non è che sia stato un gran esordio. D’altronde io sono cresciuto in una famiglia povera in tutti i sensi, mi sento quasi miracolato ad aver avuto la possibilità di istruirmi un minimo. Quindi gli unici film che mi era consentito vedere erano quello di Godzilla, Bruce Lee, Bud Spencer e Terence Hill, Dudù il Maggiolino, La serie dei “quattro matti” eccetera. Mi piacerebbe, lo dico oggi a 55 anni, aver avuto la possibilità di farmi una cultura cinefila o musicale come la tua e di altri che leggo qui, nel tuo spazio. Ma il perimetro nel quale mi potevo muovere era limitato non per colpa dei miei ma per povertà, in senso lato. A me piace leggervi anche per questo. Non ho mai sofferto di complessi di inferiorità ed amo imparare dalle persone che parlano con cognizione di causa e con amore per le cose e le parole, come sei tu, ad esempio.

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Gazza

Caro HellasBob, credo sia un grande errore portare un bambino di otto anni a vedere “Il Delitto Matteotti”.
Io lo vidi a diciotto anni ma avevo una buona scolarizzazione alle spalle.
Eppure capii più tardi la gravità intrinseca di quel fatto.
Non voglio aggiungere altro se non salutarti con sincero affetto (anche se credo di non conoscerti di persona).

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Riccardo Castellani

Il Moderno in via Carducci prima si chiamava Vittoria e l’Astra prima era Dux, poi Rex ed infine Astra

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Maria Paola Pagano

Mi sono imbattuta per caso in questo blog. Cercavo su google se esistesse una foto del cinema Moderno, che era in via xx settembre. Interessanti tutti i ricordi. Sono nata e cresciuta in borgo venezia, appassionata di cinema da sempre. Ricordo proprio una serata con cineforum al cinema parrocchiale Aurora con Nino detto il Gazza. Non ricordo di quale film.
Ho 75 anni, per cui ho vissuto tutti quei periodi nei vari cinema.
Forse nessuno di voi (troppo giovani) si ricorda del mitico grande cinema all’aperto “scaligero”. Era in discesa all’inizio della strada che sale alle torricelle, dai giardini di porta vescovo. Ora c’è una scuola materna, per verità da tantissimi anni. Avevo 5 o 6 anni quando mio padre mi portò lì la prima volta. Mi ha trasmesso l’interesse per i film, ci andavamo molto spesso nelle belle serate estive, col fresco degli alberi intorno. Accanto al bastione, di fronte al cinema c’era l’anguriaro, con il banchetto sotto a una tenda. Qualche tavolino e sedie. La grossa botte piena d’acqua dove galleggiavano le angurie verdi rotonde, nostrane insomma. E le lampadine appese a illuminare il tutto. All’uscita dal cinema, una bella fetta fresca di rossa anguria era d’obbligo.
Chi di voi ricorda un piccolo cinema all’aperto in fondo a via Badile, prima del cimitero degli ebrei? È stato bello parlare con voi. Grazie per questi ricordi.

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Massimo

Ciao!!

Vivo in Canada da 13 anni oramai. Io e mia moglie siamo entrambi di Verona.
Tornando da un viaggio negli usa stavamo parlando proprio dei cinema di Verona.. facevamo a gara a ricordare i nomi. Il tuo post mi ha fatto piangere di gioia. Quanti bei ricordi.
Ho voluto solo dirtelo.
Ciao dal Canada!!!

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