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SIGNORINELLA ADDIO, KRONOS DEVE UCCIDERE UN PO’DI FIGLI…(parte prima di non so quante)

Dopo aver iniziato l’ascolto di un centinaio di canzoni – sulle 250 della mia personale raccolta – sono un po’confuso, e qualcosa di più.

Dal 1961 al 2021 sono passati sessant’anni e mi trovo nell’onesta, doverosa, condizione di “uccidere” la grande maggioranza dei mie “figli” musicali, quelli nati tra il 1961 e il 1970, il decennio considerato la mamma e il papà del Beat-Rock-Pop e nipotini vari .

Due premesse necessarie:

1) Il concetto del “a me piace” renderebbe impossibile ogni proseguimento critico sulla musica e di questo Topic;

2) Quello del “ma ogni epoca ha la sua storia musicale” equivale a quanto contenuto nel punto 1).

Non mi pare infatti che sia proprio così, le cose di “spessore” qualitativo, innovativo o giù di lì, resistono, il resto è cronaca, più o meno gradevole, ma solo cronaca.

Appare chiaro che questo Topic è dedicato solo a chi abbia almeno una passioncella per la musica Rock e derivati.

Un’altra doverosa annotazione è che un 80/90% saranno documenti musicali e un 10/20% valutazioni e annotazioni scritte.

P.S.

Ho competenze limitate quindi TUTTO quello che proporrò o scriverò è assolutamente contestabile.

Magari non c’era neanche bisogno di dirlo…

p.p.s.s.

Informo doverosamente che buona parte di ciò che offrirò è la mia fatica ed uno stile tendenzialmente alla “DICK OF DOG”.

E fate i bravi – non manzoniani – se potete.

 

24 commenti - 2.660 visite Commenta

do minus gazza

Cominciamo con un aperitivo, non uno spritz per carità!, diciamo un Filippini dell’omonimo bar ristorante di Piazza Erbe del mio caro amico Roberto:

>> https://www.youtube.com/watch?v=wDYeEqk5-RQ

>> https://www.youtube.com/watch?v=r9-42mu1D9Y

Sapete quanti anni di distanza vi sono tra questi due “pessi” dei ’60?
Sette o otto.
Solo che il pur discreto assolo di Brian Bennet, esercizio di TUTTI i batteristi dei primi anni sessanta, è nella memoria di chi visse quel periodo, mentre quello di John Bonham rimane immortale.
Oltre 30 anni fa andai a vedere a Milano un’esibizione di quello che rimaneva dei Led Zeppelin.
Avevano un batterista “turnista” di ottimo livello, ad un certo punto il pubblico gli chiese a gran voce per alcuni lunghi minuti di applausi e grida di eseguire Moby Dick.
E lui immobile, a bacchette incrociate, con Jimmy Page che lo guardava.
Io ero in prima fila con altri miei amici “vecchietti” e capimmo perfettamente il suo labiale: “Jimmy I can’t for respect”.
Battè le bacchette con il classico “three… four…” e fu subito “Immigrant Song”.

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paperinik

….bene..hai buttato dentro gli Shadows.Gran band di Surf strumentale. Ma El Chivers? Vorrei sentire anche la sua. Su Bonham si è stradetto. È indubbio il suo talento tecnico-artistico. Personalmente non amo gli assolo di drum in questo genere. Ma immagino che all’epoca, un brano come Moby Dick abbia acceso la fantasia di un po’ di percussionisti. Buon per loro, ma siamo quasi più nel campo del virtuosismo che altro. Anche i B. Sabbath avevano un batterista mica da ridere in tal senso e altri ancora dopo.
Altra roba gli Shadows e altre idee. Che preferisco. E poi il
TA-TA-TA TA-TA lanciato alla grande la nel trip. El ritmo della Clave Afro Cubana che gioca sopra alla grande. Se(x)nsual e intrigante al tempo stesso..

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do minus gazza

Caro Paper, se sui chitarristi, jazz escluso per mia totale incompetenza, ho sempre potuto dire la mia, sui batteristi vale il discorso che ho fatto per i chitarristi jazz: mi sembrano tutti bravi, la qualcosa non è possibile.
Quindi ho cominciato il Topic con due batteristi solo per evidenziare come negli anni ’60 la tecnica e la creatività avessero un ritmo esponenziale, ma dirò solo alla fine il mio giudizio su quel decennio.
Credo che tu abbia fatto una sovrapposizione involontaria: I Ventures facevano anche un repertorio “surf”, gli Shadows mai.

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do minus gazza

Abuso della parte scritta con alcune annotazioni, ricordando che solo nell’ultimo post darò un “senso” (…) al titolo del Topic.
La mia raccolta, titolata pomposamente “MY SIXTIES”, è datata tra il 2000 e il 2001 e nel farla cercai di seguire una certa cronologia di edizione dei pezzi, poi la trovai troppo faticosa ed il sistema “dick of dog” divenne imperante.
Nei primissimi anni ’60 (60-61-62) la formazione delle band, che in seguito divenne “canonica”, era: tre chitarre (solista, ritmica, basso e batteria) la VOCE (cantante) di lì a poco divenne una necessità se volevi suonare nelle “ballroon”.
Il repertorio era quasi esclusivamente strumentale.
Se ti chiamavi Elvis Presley o James Brown quanto sopra era irrilevante.

Esempi:
>> https://www.youtube.com/watch?v=pS5f-2RHJ6c

>> https://www.youtube.com/watch?v=C8COV_x7MB4
Questo fu un gruppo di grande influenza sulla scena non solo inglese.
Guardate anche il loro ABBIGLIAMENTO e ditemi se non vi ricorda QUALCUNO e, questo lo dico io, molti altri in seguito.
Sono stati per anni il gruppo di supporto di Cliff Richard, probabilmente il cantante più popolare del Regno Unito, tuttavia eseguirono un loro pezzo vocale che era nella scaletta di molti gruppi italiani
>> https://www.youtube.com/watch?v=CFAEo9wkpyA

Negli USA ebbero un importante gruppo rivale e di ottimo livello
>> https://www.youtube.com/watch?v=soUdI9wynm4
Non vi dice niente questo pezzo?
Eppure chiude un film di “culto”…
Più facile qui forse?
>> https://www.youtube.com/watch?v=klbRQ4JbIzY

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quentino da taranto

Grazie per Surf Rider, sonoro della geniale end-start di Pulp Fiction, addirittura in due versioni.
Poi cosa dire di come ha iniziato questo topic che ha l’aria d’essere “enciclopedico”, finora musica a me totalmente sconosciuta ma di stimolante curiosità.
Vorrei azzardare chi gli Shadows potrebbero aver ispirato con le loro divise…..i Beatles?
L’anonimato mi protegge comunque da una eventuale stupidaggine.
Saluti al Master blog.

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do minus gazza

Quentino benvenuto.
Bravo, Surf Rider viene suonata nella scena finale di Pulp Fiction e la divisa degli Shadows ispirò i Beatles che la usavano nei concerti e nelle apparizioni televisive.

Postilla
Usare su questo spazietto un termine come end-start o start-end, che appartiene ad una tecnica del montaggio cinematografico complessa e spesso irritante, hhhm roba duretta.
Saluti ricambiati

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do minus gazza

Nella mia raccolta dei primi anni ’60 si trovano queste graziose voci, nella hit parade, con questa graziosa canzoncina
>> >> https://www.youtube.com/watch?v=C80uVmHw0F4

Nel 1970 uscirà un vero capolavoro da solista di George Harrison “ALL THINGS MUST PASS” che conteneva questo pezzo notissimo e notevole
>> https://www.youtube.com/watch?v=rqWwZV8Rntg
Il Nostro fu condannato per “plagio involontario” ad una penale di un miliardo delle vecchie lire.
Meglio non pensare cosa gli sarebbe costato se fosse stato giudicato “volontario”…
>> https://www.youtube.com/watch?v=K0hISumkLfQ

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paperinik

Buon minestrone alchemico da refettorio per giovani orfani da sound tossici e slabbrati….
Ma manca la maestra (Regina?????) degli scacchi internazionali con le sue…

pillole verdi……

https://www.youtube.com/watch?v=MZqApaDfd7A (la migliore forse dei Searchers)

https://www.youtube.com/watch?v=2Ja4Fo7OJws (lei è ok)

https://www.youtube.com/watch?v=dnqxbdnzlhw ( ……dall’Australia con furore)

https://www.youtube.com/watch?v=6vWTtx_PxPo (Qua c’è NON POCO di quello che è stato il Brit-Pop 25 anni dopo..)

PS: hai un pò di ragione sul “connubio” Shadows/ Ventures…ma del resto in un’altra cassetta ho Surfaris e Rivieras dall’altro lato.

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do minus gazza

Credo di essere entrato in possesso di un 45 giri dei The Searchers nel 1963 o 1964 quando in Italia non esisteva.
Nessuna magia, avevo delle “amichette”, figlie dei militari americani, che mi invitavano al loro “Teen Club” dove esisteva un negozio di dischi d’importazione a prezzi risibili.
Per me il disco che qualificò i The Searcher come “molto interessante” è questo
>> https://www.youtube.com/watch?v=S0oP8e02dpk
P.S.
Notate le divise “alla Shadows”…

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Book

Bel post Gazzini, mi intendo poco di musica ma di scrittura ho qualche modestissima competenza.
L’uso degli aggettivi per qualificare queste e quello, la sequenza dei titoli delle canzoni, il tutto con semplicità STUDIATA.
Infine informazione musicale e aneddotica.
Qualcuno l’ha definita un bravo narratore, io posso dire che le sue “cronache africane” erano di spessore ammirevole.
Magari lo sa anche il suo direttore.
Con stima.

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Gazza

Book benvenuto.
Nel ringraziarla comunque per le parole spese su di me, vorrei annotare che forse sono un po’eccessive.
Non si tratta di modestia che, quando è consapevole, è una vittù, ma piuttosto di consapevolezza, quella che arriva, dovrebbe arrivare, passati i sessant’anni, tanto per fissare uno step.
So di aver scritto cose buone, qualcuna magari “ottima”, a detta esclusiva del mio Direttore, amico benevolente, ma so di aver scritto anche delle stupidaggini, specialmente i primi anni.
Restiamo quindi nel solco di un eventuale piacere reciproco, io scrivendo e lei leggendo o partecipando.
Sinceri e cordiali saluti.

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do minus gazza

AVVERTENZE
1) Per non diventare matto, più del già percepibile, seguirò una cronologia casuale dei pezzi della mia raccolta;
2) Nessuna sorpresa ORA per delle importanti omissioni, tutto si disvelerà (…) alla fine.

Ecco un cantante stimatissimo da tutte le Grandi Band e da famosi solisti.
Quando teneva un concerto non chiedeva partecipazioni, erano i grandi ad OFFRIRSI per qualche pezzo.
L’ho messo nella mia raccolta, ma non è mai stato nelle mie corde (e nei padiglioni auricolari)
>> https://www.youtube.com/watch?v=3KFvoDDs0XM

Mi rendo conto…, ma nello stesso periodo sono entrati nella mia raccolta “cosine” così
>> https://www.youtube.com/watch?v=9KhbM2mqhCQ
>> https://www.youtube.com/watch?v=EipdAjhImrc
>> https://www.youtube.com/watch?v=1_RUY657KYQ (cover del mitico J.L Hooker)

Nonostante la premessa questi dovrebbero essere dello stesso periodo.

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musical

Caro Gazza, del decennio di cui stai parlando so poco o niente ma mi interessa un casino.
Potresti linkare anche qualche italiano?
Mi farebbe molto piacere.
Grazie.

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do minus gazza

Il “piano dell’opera”, si fa per dire, comprende:

a) il completamento del decennio con estratti della mia collezione personale, che non significa assolutamente che li consideri i migliori o che mi piacciano, ma semplicemete che quei pezzi “giravano”…
b) una puntata dedicata a gruppi generalmente sconosciuti alla maggior parte, anche mia coetanea;
c) uno spazio dedicato agli ITALIANS di quel decennio;
d) Conclusione sul perchè alcuni sì e altri no.

Gruppo che godette di una certa notorietà tra i “maniacs” di allora, tra cui chi scrive, ma di scarso successo commerciale.
Statunitensi ma influenzati chiaramente dal brit-pop
>> https://www.youtube.com/watch?v=dYneeXVOAyA
Più avanti si “evolsero” , tra i primi, verso qualcosa che assomigliava al folk-rock
>> https://www.youtube.com/watch?v=yKjI4Z1QwSA&list=PLmlYIE773EIZ27ewIzX5PcxhsMyIJGXF8
Ma dovevano confrontarsi, e inevitabilmente perdere, difronte a un gruppo gigante del genere
>> https://www.youtube.com/watch?v=W4ga_M5Zdn4
un’ottima rielaborazione di un classico di Pete Seeger.
Era un gruppo eclettico di alto profilo
>> https://www.youtube.com/watch?v=J74ttSR8lEg
Di loro si parlerà nell’ultima puntata.

Per dire, di quei tempi giravano anche cose come queste
>> https://www.youtube.com/watch?v=KZJiGu6Gz8E
>> https://www.youtube.com/watch?v=0ihtJneL7ZI
>> https://www.youtube.com/watch?v=TlTKhPkZSJo
>> https://www.youtube.com/watch?v=wZf41UudAbI
E non li avreste trovati in fondo alle classifiche…

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do minus gazza

Questa è una “carellata” finale di canzoni degli anni ’60 perchè col prossimo Topic voglio passare agli ITALIANS (più band che artisti singoli).
Questa scelta finale, senza precisa cronologia, riguarda canzoni che entrarono nelle classifiche internazionali e altre solo nei MIEI gusti.
Cominciamo:

>> https://www.youtube.com/watch?v=ko3m0NBbq1o
un pezzo ben strutturato musicalmente ma è la straordinaria voce di Steve Winwood a renderlo una hit mondiale

>> https://www.youtube.com/watch?v=nN8KraEvsnc
un gruppo brit-pop di robusta fama in patria, qui viene proposto perchè tra i fondatori c’era un certo Graham NASH che diventerà un membro dei… SALVATI (nell’ultimo Topic)

>> https://www.youtube.com/watch?v=tNlwimUxUME
Probabilmente uno dei gruppi VOCALI più famosi di sempre e quella sopra fu una super hit.
Tuttavia io ve li propongo in un altro pezzo, cantato da svariati gruppi di successo in forma rock, la loro è in una forma originalissima che evidenzia la loro eccellente struttura vocale
>> https://www.youtube.com/watch?v=CCad8wK_PWY

A proposito di “covers” più suonate e cantate della storia, in diverse versioni, questa è la numero UNO ma non chiedemi perchè… a parte il fatto di essere stata scritta da Chuck Berry!
>> https://www.youtube.com/watch?v=3EqzTiDc-1k

Un gruppo sicuramente influente e di grande successo furono questi
>> https://www.youtube.com/watch?v=KYkrW7YpRpg
Domanda: si può “marginalizzare” un gruppo che ha venduto 250 MILIONI di dischi?
Risposta: Mai?!… ma non sono fra i SALVATI…

Stesso discorso per questi
>> https://www.youtube.com/watch?v=XfyEpmQM7bw

E, ahimè, per onestà di giudizio anche questa fucina di grandi e grandissimi
>> https://www.youtube.com/watch?v=Z2LSSgQMc2E

Idem…
>> https://www.youtube.com/watch?v=meaSYL_HQf8

Bravi, innovativi, con alcune “perle” in curioso contrasto
>> https://www.youtube.com/watch?v=4qHX493bB3U
>> https://www.youtube.com/watch?v=WO6glz0wpmo (bisogna portare pazienza – tanta – se diventò una Hit in bocca alla boy-band Wet Wet Wet…)

Chiudo questo Topic con un “atroce” (…) dilemma: e questi?!
>> https://www.youtube.com/watch?v=zt51rITH3EA
>> https://www.youtube.com/watch?v=QyyFHmNtwIU
>> https://www.youtube.com/watch?v=VR90gQ-SIaY
Grandi, ma mi viene rivolta una domanda:
– … ma li ascolti ancora?
_ scusa non ho capito la domanda
– ho detto LI ASCOLTI ANCORA?
_ parla più forte, non tisento…

VOICES DELL’ANIMA

>> https://www.youtube.com/watch?v=9E0FlhJnhl0
>> https://www.youtube.com/watch?v=wEBlaMOmKV4
>> https://www.youtube.com/watch?v=o0s5CP2kXsc
>> https://www.youtube.com/watch?v=hajBdDM2qdg …!!
>> https://www.youtube.com/watch?v=j38S1tXlIgo
>> https://www.youtube.com/watch?v=rTVjnBo96Ug

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forty e qualcosa

Non ho mai visto un blogger darsi tanto da fare per i propri lettori, tanti o pochi che siano.
Amo la musica e l’ascolto nei limiti concessi dal lavoro e dalla famiglia.
Per ragioni anagrafiche non conosco gli anni cinquanta.
Dei sessanta si ma vedo che nessuno è stato citato da Gazzini.
Essendo impossibile mi aspetto una conclusione a sorpresa.
Ho ascoltato tutti i link ma voglio fare una sottolineatura sui commenti a molti di essi.
Ha ragione Book, il modo di commentarli è di qualcuno che ha l’arte della parola e dell’intrattenimento nella propria natura.

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forty e qualcosa

Conoscevo di fama Mister Gazzini per la sua attività politica e professionale e per le sue estrose apparizioni su telenuovo in versione Hellas, mai avrei immaginato una competenza musicale come quella che ci ha offerto in questo complesso topic.
Quindi le “omissioni” sono chiaramente volute e aspetto con curiosità le motivazioni.
Non sono possibili molte chiose sulle scelte fatte dal Mister, visto che sono il frutto di una sua personale collezione, tranne una, quella che ha messo in difficoltà anche lui, “salvatosi” con uno spiritoso e abile stratagemma di finto dialogo.
I CREAM.
Caspita, non mettere fra i “salvati” uno dei primi supergruppi, Eric Clapton, Jack Bruce e Ginger Baker, mi pare complicato.
Vedremo alla fine.
Per ora i miei sinceri complimenti al Mister col quale sono totalmente d’accordo….in parte.

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72 carnevali e quaresime

Ciao Gazza.
Ti do del tu perchè siamo coetanei e perchè nelle sale dove si esibivano i gruppi ci incontravamo.
Ma tu eri della crema ed io dei peones, però tu eri uno che salutava e questo allora contava molto.
Tu e i tuoi entravate gratis perchè conoscevate tutti e i nuovi balli e noi pagavamo il biglietto.
Voi sempre con le “signorine” e noi a rosicare.
Però di musica di quegli anni ho visto che ne sai e quindi non era solo apparenza.
Sono anch’io curioso di capire perchè hai messo alcuni gruppi, che a me piacevano, tra quelli da non salvare.
Attendo con curiosità e ti saluto cordialmente.

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do minus gazza

Benvenuto e complimenti per il nick name “filosofico”.
I posti di Verona e provincia erano sempre quelli e noi pure.
La tua realistica ironia merita un’ammissione sintetica: eravamo anche un po’ mona, e qui le “signorine” non c’entrano nulla
Ciao.

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Begbie

Ciao Gazza, a volte riemergo… non commento le scelte musicali se non per ringraziarti di diverse chicche soprattutto di marca British. Gli Small Faces mica li conoscono tutti, ma negli anni successivi la lista di chi li deve includere tra le proprie influenze è mooooolto lunga.

Oggi ti offro una riflessione relativa ad una frase del tuo topic, ovvero “Quello del “ma ogni epoca ha la sua storia musicale” equivale a quanto contenuto nel punto 1)”. Penso di poter dire, in generale, che ognuno colloca la propria musica preferita ad una certa fascia d’età, direi dall’adolescenza alla prima giovinezza. Nel mio caso, nato a fine anni ’60, la musica anni ’80. Ebbene, penso che negli uffici marketing di molte aziende “consumer-oriented” questo fatto sia ben noto e sfruttato. Il potere di acquisto di una persona, normalmente, tocca il suo apice tra i 35 e i 50 anni di età, quando la fase di gavetta lavorativa ha già dato i suoi frutti e non è ancora subentrata la fase di risparmio/prudenza spesso associata alle necessità di studio o sistemazione dei figli. Perciò i pubblicitari utilizzeranno musiche care a quella fascia d’età per spot, sottofondi nei negozi, etc., per accattivare o rendere gradevole l’esperienza di acquisto dei 35-50enni. Diciamo che la musica utilizzata sarà più o meno costantemente quella di circa 20-25 anni prima. Anche i revival in campo moda si riferiranno allo stesso periodo. Quand’ero all’università imperversavano le trasmissioni tipo “Bandiera Gialla”. Poi è arrivato il momento degli anni ’70 e ovviamente a seguire “Meteore” et similia, a glorificare gli anni ’80. E così a seguire. Non è nostalgia, it’s only marketing, baby!

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do minus gazza

Ciao AleBeg.
Hai ragione, quell’affermazione al punto 2) del Topic, riletta ora, è alquanto imprevidente.
Tuttavia nel Topic di chiusura – il prossimo sarà sugli Italians – si capirà meglio il senso di quella mia affermazione.
E’ sempre un piacere leggerti.

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