*VOLEVO FARE UN TOPIC, ONESTO SENZA FINZIONI O MEZZE VERITA’. MI PAREVA COSI’ SEMPLICE, UN TOPIC CHE POTESSE ESSERE UTILE A TUTTI E ADESSO SONO CONFUSO. NON HO VERAMENTE NULLA DA DIRE, MA VOGLIO DIRLA LO STESSO.
- – Oh, ecco, ci siamo, il solito incipit “gazziano”…
- *MBRAEVO
- *AVEVO SEMPRE SOGNATO, DA GRANDE, DI DIVENTARE UN AGGETTIVO
- – E adesso dove credi di andare?
*AD UCCIDERE UN AMICO
- – Sei fuori di testa…
- *FRANCAMENTE ME NE INFISCHIO
- Altra bravata…
*HO VISTO COSE CHE VOI UMANI
- – Dai dacci un taglio…
- *PARLI CON ME?
- – E con chi vuoi che parli, ma dopo, oh mio eroe, cosa pensi di fare?
*NON SALIRO’ SU QUELL’AEREO
- Hmm, te lo do io un altro modo…
- *E’ SICURO? RIPETO, E’ SICURO?!
- – Certo, abbastanza, perchè in fin dei conti ecco…
- *NESSUNO E’ PERFETTO!
- – Senti Gazza, secondo me questo Topic sarà una boiata comee… tipoo…
- *AMARE SIGNIFICA NON DOVER MAI DIRE MI SPIACE
- – Esatto, proprio così, anche se magari fai “cilecca” stando in orizzontale con la Bellucci non è che le parole da dire sono tante, specialmente se lei ti dice “non è niente caro, succede…”, ecco preferirei qualcosa di più diretto …
- *SPERA SEMPRE CHE CHI TI SPARA ABBIA LA MIRA DRITTA
- – Esatto! Una cosa all’incirca come per dire… come per dire… ‘azzo ce l’ho qui…
- *DOMANI E’ UN ALTRO GIORNO
- – Giusto!
Semplicemente geniale.
Un “dialogo” fatto con celebri frasi tratte dai film poteva venire in testa solo al Master.
Per la verità, pur essendo uno che non ha mai smesso di andare al cinema, almeno i due terzi dei film non li ho proprio riconosciuti, ammesso che le parti in maiuscolo siano tutte estratte da film..
Una menzione particolare la merita la chiusura, sempre la più complicata, la ridicola frase di Love Story abbinata a Via col Vento, a un altro film che non ho riconosciuto e agli “inciampi” della vita sentimentale è da inchino.
Non colgo il senso di tutto ciò…
Forse non sei un amante del cinema e delle sue “magie”?
Che è un tuo diritto ma queste sono cose a cui spero risponderà il Master Gazza.
Rimango anch’io in attesa di un post del Gazza, ma seguendolo da anni non sono tanto sicuro che arrivi così presto.
Credo che Davide abbia le sue ragioni perchè capire questa “sciarada” cinemaniaca del Gazza è indispensabile avere una certa età e qualche centinaio di film alle spalle.
Io li ho entrambi e sono riuscito a indovinare solo sei film citati dal Master e ho dedicato almeno un’altra oretta a cercare le altre citazioni senza riuscirci.
Però il “giochino”, e qui concordo con il lettore antico, è veramente arguto, insomma molto “gazziano”.
E’ il primo blog nel quale posso entrare con un post.
Prima di tutto bravo a chi in questi anni ha capito SEMPRE cosa ha in mente Gazzini.
Comunque il gioco cinefilo, se di questo si tratta, è molto raffinato perchè il dialogo immaginario ha una sua logica cinefila ma molto difficile e “maniacale”.
Se gli asterischi indicano un film, i film sono o dovrebbero essere 13 (?), e io credo di averne imbroccati nove ma non mi basta perchè sono un cinemaniaco anch’io.
Gazza, se è davvero un giochino, un aiutino agli appassionati lo devi dare.
ROSEBUD forever!
Screen, ne hai indovinati NOVE?!
Per non rovinare il gazza quiz non ti chiedo i titoli dei film, almeno fino a quando il Gazza non scriverà affermando magari che llui di solito dialoga così … ha ha
Un benvenuto ai nuovi, tutta la mia sincera comprensione per Davide, e anche a qualcuno che ha cambiato nick name per adeguarsi al tema.
Appunto.
E qual’è il “tema”?
Sicuramente di cinema ma non solo.
Come nasce l’idea?
In un modo semplice.
Ho un Amico, oltre vent’anni meno dei miei, un “top” nel suo lavoro, ma i problemi nascono lo stesso e l’Amico mi chiede un consiglio su una cosa tosta tosta.
Ci ragioniamo una settimana e alla fine gli dico: “… se la cosa va in porto applichiamo il PIANO CENA FUORI…”, al che lui mi risponde ” ‘azzo come in SPY GAME… andata!”.
Non è una cosina da poco vista la differenza d’età e anche il fatto che non abbiamo mai parlato di cinema.
>>> https://www.youtube.com/watch?v=tT2z6axY4XE
Si trattava di un film avventuroso ma molto improbabile che io ho visto per caso per la presenza di Redford.
E allora ho pensato che esista nei film una sorta di “mnemotecnica”, che ha radici filosofiche millenarie, legate a delle frasi, meglio se semplici e brevi, che ci tengono vivi nella memoria alcuni film, non necessariamente i preferiti.
Nel testo del Topic c’è una frasetta che non mi farà mai dimenticare un film, non certo memorabile (!) per me
>>> https://www.youtube.com/watch?v=yFNiUZKs3XY (minuto 1 e 38″)
Ammesso che fossero “amici”, a mia memoria non esiste un’altra cosa simile nel cinema (non è proprio vero… ma è una piccola bugia necessaria).
Una cosa simile, oggettivamente di forte impatto, la si può trovare nell’ottimo film SOLDADO (2018), sequel dell’altrettanto ottimo SICARIO (2015), se qualcuno lo ha visto ne scriva e io gli ricorderò la scena.
Chiudo per il momento, ricordando che il “gioco” rimane aperto, tuttavia rivelo tre citazioni “impossibili” da riconoscere per effettiva complessità:
1) “l’incipit” (e il titolo del Topic…), come lo definisce il mio immaginario interlocutore, è un monologo del grande Mastroianni/Fellini, in crisi di idee, ed è tratto da “8 e 1/2”, capolavoro assoluto;
2) “ho sempre sognato di diventare un aggettivo”, ancora oggi di largo – ed improprio uso – (“felliniano”) è di Fellini nel film “Intervista”;
3) “MBRAEVO”… è il tentativo di trasferire in lettere una tipica espressione fonetica, ironica, “bravo”, pronunciata spesso da Eastwood, magnificamente doppiato da E.M. Salerno, nei suoi western, specialmente ne “Il buono, il brutto e il cattivo” rivolto ad un insuperabile Eli Walach (Tuco).
Per onestà devo segnalare anche un mio errore “indotto” dal fatto che comprai nella vecchia libreria “Ghelfi & Barbato” di via Mazzini una maglietta, eh sì proprio una maglietta che era piegata dentro una scatola metallica che ricordava quelle delle bobine dei film di celluloide.
Ogni maglietta aveva una frase celebre di un film e un volto stampati.
Io scelsi Casablanca e, ovviamente, Bogart.
Ieri ho rivisto il film su Sky e la frase “non salirò su quell’aereo” è solo sottintesa.
Comunque il Topic continua e NON SOLO come giochino ma anche sulla mia “teoria” (…) di mnemotecnica.
E mi raccomando perchè…
>>> https://www.youtube.com/watch?v=MtLWNaAgCxI
c’è sempre.
Comunque i film dovrebbero essere 11, visto che due frasi appartengono alla stessa pellicola e sono pronunciate, dai due protagonisti, a pochi secondi una dall’altra ( la seconda in assenza del protagonista maschile ).
Ho visto sia SOLDADO, del nostro Sollima, che SICARIO, ma li ricordo troppo poco per notare analogie con CACCIA AD OTTOBRE ROSSO, che, invece ricordo abbastanza per averlo visto almeno 3 volte, e che mi è sempre parso un buon film.
Menzione, comunque, per Josh Brolin e Benicio Del Toro, due attori nati per film di genere “nero/poliziesco”
Caro Luc, dopo i chiarimenti fatti nel mio post, i film a cui affiancare le parole mnemoniche sono NOVE, alcuni facilissimi e 2/3 impegnativi ma tratti da dei capolavori nel loro genere.
Per quanto riguarda SOLDADO e SICARIO, film notevolissimi nel loro genere, a proposito chi possiede Sky da più di tre anni li può attualmente scaricare e catalogare nelle registrazioni, Netflix ha solo SICARIO, SOLDADO ti dicevo ed ecco la situazione che potrebbe aiutarti a ricordare un evento rarissimo nel cinema, l’uccisione di un amico.
Allora: la “capa” della CIA da a Brolin l’ordine del rapimento della figlia (Isabella) del narcotrafficante esplicitando “senza lasciare macchie…”.
L’ottimo Benicio Del Toro contravviene a quella disposizione, si salva per miracolo ed è pronto per una pesante vendetta.
Al che la “capa” dice che invierà una squadra per eliminarlo.
A questo punto il durissimo Brolin, ormai legato da stima e “amicizia” con Del Toro dice alla “capa”: “lo faccio io altrimenti, se falliscono, vi ammazza tutti, te per prima…”
Roba forte Luc, ma forte forte in un film serio come SOLDADO.
L’unico precedente “storico” che io ricordi è presente nel western “Vera Cruz” ( 1954)
Gary Cooper e Burt Lancaster, “quasi amici”, hanno un dissenso che si conclude così
>>> https://www.youtube.com/watch?v=bMwYE_4ObzU
Dimenticavo: Del Toro viene “sparato” da un giovane ragazzo per rito iniziatico dei narcos quindi, creduto morto, l’azione di “non lasciare macchie” (leggi testimoni) viene annullata da Brolin.
Da un punto di vista filmico e di contesto, in un film assolutamente serio, sarebbe stato un “vulnus” mica da poco se Brolin avesse dovuto “uccidere un amico”.
Ovviamente è la mia opinione Luke.
Non sono un cinemaniaco meglio metterlo in chiaro. Sono un “moderato”, diciamo un “democristiano” della pellicola . Non guardo quasi mai un film 2/3/4 o enne volte e il giochetto mi trova in difficoltà. Tanto per esemplificare ho pochi vecchi dvd o blu ray, letti dal mio antico lettore che trovo ancora tanto comodo (ci litigo spesso con lo streaming..), e su hard disk per rivedere talvolta qualcosa. Ma in ogni caso preferisco il cinema al cinema.
Però nulla toglie che il giochino messo in atto dall’arguto Gazza sia divertente e qualcuno dei titoli l’ho indovinato anch’io ( che taccio perchè non ho compreso se si possa dire o meno), dirò solo che “MBRAEVO” è veramente difficile senza il suggerimento al punto 3.
Il senso del gioco ha un bel fondamento, trovare con la mnemotica frasi che sono entrate nell’immaginario collettivo, ma l’autore è andato oltre e ha creato un ipotetico dialogo che segue una linea un po’ sghemba.. solo in apparenza però! Molto originale, sebbene questo o quell’altro possa piacere o meno.
Quindi devo scavare per bene nei cassetti dell’ippocampo per venirne fuori. Però è un ottimo esercizio mentale e se non altro ho fatto fare un po’ di palestra al “gulliver”.
MA alle volte mi sorprendo e ci sono frasi nei film che mi colpiscono particolarmente durante una visone e allora alla fine me le vado a risentire riguardandone il contesto:
“Non ho il telefono, se mi cerchi vieni sotto casa e chiama forte!” (Sing Street, del 2016)
– “C’era troppo amore in quella stanza che non sono riuscita ad entrare.” (Supereroi, di Paolo Genovese)
– “Se l’aria è troppo buona il posto è cafone” (È Stata La Mano Di Dio, di Paolo Sorrentino)
– “Non esistono in qualsiasi lingua del mondo due parole più pericolose di “bel lavoro”!” ( Whiplash, del 2014)”
“non posso più perdere tempo a fare cose che non mi va di fare” (La Grande Bellezza, di Paolo Sorrentino)
– ” Un articolo di giornale non deve mai essere più lungo della cagata media di un Americano!”( Il Grande Freddo (The Big Chill), del 1983).
Bel post Schetch, ma smettila! di fare il modesto ah ah!
Ti rispondo stasera.
E’ evidente che il test mnemonico è aperto e chi li imbrocca tutti avrà come “premio” un caffè col sottoscritto in area Borgo trento e DUE DVD di film RARI…
Tuttavia occorre un aiutino perchè DUE film, pur essendo dei capolavori di genere sono un po’ difficili:
1) “E’ SICURO… ” (ripetuto ossessivamente durante una tortura) è di un celeberrimo thriller del 1976;
2) “Spera sempre che chi ti spara…” è tratto da un capolavoro western del 1968.
Più di così non posso e difficilmente troverete le frasi su Internet…
1) potrebbe essere IL MARATONETA ? 2) C’ERA UNA VOLTA IL WEST ?
Rispondiamo noi perchè il Capo è sempre alle prese con i “tagliandi” di revisione.
Complimenti a Bardamu che ha indovinato i film.
Comunque il Capo lo aveva già previsto che se c’era qualcuno che li avrebe indovinati saresti stato tu, il motivo della sua previsione non lo sappiamo.
Mi rendo anche conto che tutte le citazioni sono tratte da film che hanno più di trent’anni.
Una volta terminato il Topic i più giovani avranno l’opportunità (?) di vedere dei capolavori imperdibili.
A parte quella trogliata di “Love Story”.
Concordo con Gazzini sulla “memotecnica” cinematografica applicata ai film attraverso frasi topiche.
Infatti nessun cinefilo può dimenticare De Niro (Travis) di Taxi Driver davanti allo specchio e il grande Jason Robards (Cheyenne) di “C’era una volta il West” in quei due indimenticabili minuti della sua morte.
Colgo l’occasione per sottoporre ai lettori e a Gazzini un’altra forma di mnemotecnica, quella legata all’interpretazione di alcuni attori.
Faccio un paio di esempi di film visti una sola volta.
Uno è Gene Hackman della “Conversazione” di cui non ricordo una sola battuta
https://www.youtube.com/watch?v=c2muF75HKuA
https://www.youtube.com/watch?v=Iv3PHw-qWRE
ma la sua interpretazione è memorabile.
L’alto è un film di De Niro passato incredibilmente sotto silenzio
https://www.youtube.com/watch?v=T4j2KisQ7sI
Si tratta di RONIN .
Dove De Niro applica la sua tecnica, definita da Gazzini in un vecchio blog “recitazione per sottrazione”, semplificando si può definire “defilata” a cui, sempre Gazza, contrappose quella di Al Pacino che è “in aggiungere”.
Gazzini usò due parole mnemoniche di estrazione musicale, che mi fecero fare un figurone durante una cena di appassionati:
recitazione IN BATTERE per Pacino e IN LEVARE per De Niro, splendida sintesi.
Naturalmente non citai Gazzini che spero mi perdonerà.
Auguri per i “tagliandi” Master Gazza.
Abbiamo sentito per telefono il Capo che ci ha “ricordato” che è in corso “una guerra di aggressione in Europa” e che non si tratta di un film.
Ha poi aggiunto un paio di commenti su alcuni politici italiani filo russi che non possiamo riportare.
Speriamo che il Capo ci perdoni.
C’è stato un, lungo, periodo durante il quale ho ritenuto De Niro uno dei più grandi attori viventi. Poi alcune sue prove mi hanno lasciato alquanto perplesso, ma forse a lasciarmi più che altro basito è stata la sua partecipazione a film assai discutibili ( ce n’è uno con Sean Penn che è talmente di basso livello che non vale nemmeno la pena citarlo ). Invece non viene mai citato un film poco noto, forse perché in fondo è una commedia, in cui De Niro offre un esempio plastico di cosa significhi recitare per sottrazione: si tratta di PRIMA DI MEZZANOTTE. E’ un “buddy movie” veramente ben scritto da George Gallo e ben girato da Martin Brest con uno strepitoso Charles Grodin ( attore poco noto in Italia ).
Sulla superiorità di De Niro nei confronti di Pacino concordo, ma nella scena del Padrino in cui Michael è a tavola col capo della polizia prima di andare in bagno a prelevare l’arma per ucciderlo è talmente grande che gli vale un bonus di incommensurabile valore.
E’ stato uno dei più grandi! Quello impresso nelle pellicole che tutti conosciamo rimane e non è un caso isolato.
Purtroppo sono artisti e come tutti gli artisti dopo la rampante gioventù ad un certo momento “non entrano più in coppia”, vuoi per la vita mondana e le spese folli che restringono il conto corrente e quindi sono costretti ad accettare sceneggiature dubbie, vuoi per mancanza di ispirazione, producono delle gran cazzate, qualcun altro invece tiene la barra dritta (Hanks, Eastwood p.e)
Escluso il terzo capitolo della saga del Padrino, si tratta di film recitati “in sottrazione” da Pacino che rimane comunque uno che entra nella storia del cinema con entrambi i piedi.
La scena che citi, sia nella preparazione che nell’esecuzione è “antologica”, come la parte che segue girata in Sicilia.
Il post è di supporto a quanto scritto da bardamu, ho sbagliato tasto…
Le due mnemotecniche, comunque valide, suggerite dal Master e da “memo” non sono indispensabili per uno dei capolavori assoluti della storia del cinema come Il Padrino.
Avvicinarsi agli ottantanni diventa complicato trovare delle sceneggiature adatte alla storia dei “mostri sacri”.
L’ultimo De Niro dignitoso lo si può intravedere in The Irishman e in The Killing Season (che suggerisco).
Caro Gazza, non so come ti sia venuta in mente la tecnica della frase come aggancio per un film.
Però ogni volta che incontro qualcuno che mi chiede “… cosa hai fatto tutto questo tempo?”, rispondo “sono andato a letto presto”.
C’è bisogno che ricordi CHI la pronuncia e in QUALE film ?
Credo di no.
Epperò va precisato che Leone, o lo sceneggiatore, l’hanno rubata ad un certo Marcel Proust…
Ostrega bardamu ti sei letta tutta “La RECHERCHE” (A la Recherche du Temps Perdu)!!!
Complimenti vivissimi e senza stupida ironia.
Go meso più de du ani, intervallandola con altri libri “leggeri”. In questo modo chiunque ce la può fare. Anche perché, anche se può non sembrare, è una lettura dilettevole.
Bardamu, per come l’hai messa giù pare comunque trattarsi di un’epica impresa.
E il “silenzioso” Gazza cosa ne pensa, l’ha letto?
https://www.youtube.com/watch?v=7nUPRqwQPHw
Per molto tempo, sono andato a letto presto la sera. A volte, appena spenta la candela, gli occhi mi si chiudevano così in fretta che nemmeno avevo il tempo di dire a me stesso: “M’addormento”. E mezz’ora più tardi, il pensiero che era tempo di cercar sonno mi ridestava.
Marcel Proust ̶ Alla ricerca del tempo perduto