il blog di Nino Gazzini
Questa “fulminante” frase fu pronunciata, in un contesto amicale che lo incitava a resistere ancora, da Mariano Vantini, il più forte tennista veronese di sempre fino a…
Quella frase/concetto può essere applicata anche ad altre fasi esistenziali o operative?
Nel mio caso di sicuro, anche se questa volta non invocherò, pur essendo giustificatissimo, il mio diritto alla pigrizia per “JUS PERSONAL DATA” (diritto anagrafico).
Nino Gazzini sicuramente nasce. La data di nascita è incerta perché sono andate smarrite le carte. C’è chi dice che abbia 55 anni (quelli che dimostra), qualcuno dice addirittura ne abbia 125 (ma qui le testimonianze sono soprattutto verbali e offensive). Gazza cresce tra San Zeno (minore) e San Bernardino (passando per Santo Stefano e la Giarina). Il 2 agosto 1965 prende la sua prima laurea in “Stradologia Applicata” con la Specialità in Affabulazione. Gazzini ha lavorato qua e là (le testimonianze qui si confondono tra chi dice poco e chi dice molto). Nel frattempo prende una seconda laurea in Sociologia. Non gli servirà a niente. Oggi è ridotto a scrivere su un blog di una importante rete televisiva, ma relegato nella parte più irrilevante, quella del TgGialloblu
Da tempo il topic Gazza style è una specie di aforisma.
Nel caso in questione ho visto giocare Mariano più volte, sarebbe potuto arrivare nei primi cinque d’Italia, ma la classe e il modo di giocare: servizio, attacco è volèe era da campione.
Applicare nella vita la massima citata nel titolo credo sia possibile, dpende dove sei. Al lavoro? io l’apprezzerei solo da qualche collaboratore, anche nella conversazione.
Poi non riesco ad immaginare dove altro.
Comunque sempre gran fantasy nel Gazza.
Addio amatissimo Jeff, “il più grande innovatore del suo strumento e poi vengono gli altri…” (Joe Satriani dixit).
>> https://www.youtube.com/watch?v=yC_j_dzkaVE
GENTE, PREPARATEVI!
Gente, preparatevi, c’è un treno in arrivo
Non avete bisogno dei bagagli, dovete solo salire a bordo
Tutto ciò di cui avete bisogno è la fede per sentire i motori vibrare
Non avete bisogno del biglietto, dovere solo ringraziare il Signore
Gente, preparatevi, per il treno diretto al Giordano
Che raccoglie passeggeri da costa a costa
La fede è la chiave, aprite le porte e salite a bordo
C’è speranza per tutti quelli che hanno amato di più
Non c’è posto per i peccatori senza speranza
che farebbero male all’umanità intera per salvare il loro.
Abbiate pietà di coloro le cui possibilità diventano sempre più esili
Perché non c’è un posto in cui nascondersi dal trono del Regno
Gente, preparatevi, c’è un treno in arrivo
Non avete bisogno dei bagagli, dovete solo salire a bordo
Tutto ciò di cui avete bisogno è la fede per sentire i motori vibrare
Non avete bisogno del biglietto, dovere solo ringraziare il Signore
Grande Gazza.
Grazie.
https://www.youtube.com/watch?v=bTBCqmBjNxk
https://www.youtube.com/watch?v=xvpeIKI4ZiQ
https://www.youtube.com/watch?v=YJxvVP3Yhws
Dopo il mio sentito addio ad un mio idolo musicale credo doveroso continuare col “Topic” (chi vuole può continuare con Beck se lo desidera).
Credo di aver trovato una “funzione” dove si può pensare veloci ma andare lenti.
Quale?
Semplice e da me praticata: IL SESSO…
Provare per credere.
Bene Gazza, buon suggerimento e concordo. Ma sai che anche in musica un brano lento e struggente, ha pochi pari.
Stasera con calma vado a riascoltarmi qualcosa di antico di Mr. Jeff Beck.
https://youtu.be/9oNDXsIulXw
Da tennista che presune di conoscere bene la storia del tennis veronese mi corre l’obbligo di correggere amichevolmente il Gazza.
Mariano Vantini fu quasi sicuramente il giocatore più vario di colpi e quindi talentuoso del tennis veronese.
Tuttavia, poichè le classifiche nazionali contano ed hanno un loro senso “matematico”, ci sono due giocatori veronesi che ebbero risultati e clasifica superiori a Mariano: Corrado Aprili e Massimo Zampieri.
Grazie per lo spazio concessomi e un caloroso saluto all’amico Gazza.
Grazie Ale, un caro amico e intenditore sopraffino di tennis e “altro”.
Sul tennis , per quanto mi riguarda, la sua parola è “verbo”.
Ciao Ale.
Quella del sesso applicato allo slogan del titolo è una “genialata” ironica ma attendibile del Gazza.
Oltre a quella non credo che lo slogan possa essere applicabile ad altre attivita umane.
Senza usare un linguaggio e pensieri da caserma, come dice Gazzini e come si diceva da un secolo, mi piacerebbe sapere quanta esperienza personale c’è in quel suo suggerimento sul sesso.
Io credo che ci sia un momento sincrono che pensare e fare veloci sia indispensabile.
Raz, non conosco la tua età e nemmeno la/le tue esperienze in merito.
Conosco bene le mie e “altre” per capacità di poter colloquiare con delicatezza con le donne-femmine.
Se c’è UNA cosa che ho capito è quella che in un clima senziente e consensuale nulla è vietato nella sessualità (patologie mentali e fattuali a parte).
Credo tuttavia che la donna-femmina ami soprattutto il “deep and slowly”, qualsiasi posizione tu assuma nell’atto sessuale.
Una curiosità: nel mondo occidentale esiste una posizione che chiamiamo “shippy”, nei paesi africani che ho visitato la chiamano “doggy”.
Ma il “deep and slowly” è universale, almeno nell’approccio.
P.s.
L’uso della lingua inglese nel mio post non è un esibizionismo, ma una forma blandissima di rispetto per i lettori.
Molto onestamente hai il potere di sorprendermi spesso dopo quasi dieci anni di frequentazione anche se saltuaria.
Un post oggettivamente davvero hard, ma scritto con raffinatezza rara.
vado piano, ma arrivo, prima o dopo…
Mio zio Gaetano, detto Tano, molto spesso gridava a voce alta questa frase. Velocità nei movimenti quasi pari a zero km/h, maturando il soprannome di zio Bradipo, velocità di pensiero più veloce della luce, almeno a suo parere. Arrivò a 94 anni. Chi va piano va sano e va lontano…ma non nel pensiero
Caro Spritz, che bel tipo tuo nonno!
Però aveva 94 anni, 20 più dei miei.
Per tenere la mente sveglia non basta solo leggere, atto fondamentale, ma bisogna “conversare”e oggi lo si fa sempre meno spesso fra i giovani, o, visto che li frequento, sparano cazzate da brivido.
Quelli tra i 16 e i 19 anni invece, se tenti di conversare, so farlo e non da vecchietto che vuole fare il maestro, hanno nel loro vocabolario 3sillabe3: sì, no, forse, a cui si aggiunge un suono gutturale: hmm… hmm.
Resta sul “pezzo” perchè “a usta”(antica espressione dialettale che significa ad intuito) mi sembri uno simpatico.
E con testa.
Ciao
DEDICA
se n’è andato un altro grande della musica:
>> https://www.youtube.com/watch?v=ogCHUHD-y1Q&list=PLX66jEixZe1zayWKTbd2K-YGo41whGSep
Addio David.
Sono incasinato, hai capito che novità! e non sono tranquillo dormendo ancora meno.
Poi ho fatto un HOLTER , cardiogramma su 24 ore e c’è stata una sgradevole sorpresa.
Devo stare attento a “cosare”, devo spiegare con un disegno o una volgarità cosa significa?
Motivo?
Per UNA e dico UNA “cosata” anche se intensa, il battito cardiaco si è fermato per 3 secondi e mezzo.
Il cardiologo, amico carissimo, mi ha spiegato cha dai 4 secondi in poi il rischio ischemico è altissimo.
Che fare?
Per prima cosa non usare più la posizione chiamata “alla missionaria” (vai su Wiki e capirai).
E poi?
Poi arriverà in aiuto la “fantasy”, ma spera sempre di non trovare quella che rifiuta le “varianti”.
Dai ancora un po’ di pazienza e il nuovo Topic arriverà.