Non bastano l’Ucraina e il Medio Oriente?
Chi crede di esorcizzare una drammatica realtà con una festa horror ha il cervello di un “cojon”.
il blog di Nino Gazzini
Non bastano l’Ucraina e il Medio Oriente?
Chi crede di esorcizzare una drammatica realtà con una festa horror ha il cervello di un “cojon”.
Concordo.
Una domanda sola: ma cojon nel senso dell’organo o come dimensione?
E no, è importante non creare equivoci.
D’accordissimo, e poi Halloween è una festa che non ha nulla a che vedere con la nostra storia e la nostra cultura.
Si potrebbero importare altre cazzate, magari la festa di San Gundersen, che , credo in Danimarca, consiste nel fare i l bagno nell’acqua ghiacciata.
Da noi il problema considerevole è quello di trovare laghi ghiacciati.
Nessun problema per la fantasia italiota: basta fare una larga scorta di cubetti di ghiaccio, metterli in una vasca piena d’acqua – mi perdonino gli ecologisti che giustamente suggeriscono la doccia per risparmiarla – e starci dentro un’oretta.
Cosa dici, si schiarirebbero le idee?
Certo che sì. Purtroppo, per la festa di San Gundersen, le acque ghiacciate impediscono di innalzare il livello di goliardia mettendo nel lago qualche piranha, perché i poveri pesciolini morirebbero dal freddo, e poi chi li sente gli animalisti?
Caro acido, da una parte è microcefalia pura, e il resto viene di conseguenza.
A meno che uno non abbia l’orchite da virus che glielo ha gonfiato, ma siamo sempre intorno a quelle dimensioni e capacità mentali consequenziali.
Qualcuno ha visto una nuova opportunità di guadagno vendendo puttanate e organizzando feste a tema.
I media hanno fatto la loro parte.
Caro Gazza, ho cercato in Internet, siti inglesi compresi, una traccia della festa di San Gundersen ma non l’ho trovata.
Da dove salta fuori?
Caro Marcel, la fesya di San Gundersen è semplicemente una “gazzata”, non esiste.
Gundersen era un giocatore di calcio del Verona alla fine degli anni ’60 e, a detta degli adulti – io avevo dieci anni -, era uno dei più grandi “brocchi visti sui campi di calcio e si ironizzava su lui perchè l’Arena, al suo acquisto, lo definì “il favoloso” Gundersen.
Tutto qui e scusami.
Vuoi dire ’50…
Esatto… oh non ti scappa nulla…
Il conformismo culturale del pseudo intellettuale finto trasgressivo sig. Gazzini e i penosi commenti dei suoi « followers » mi intristiscono oltremodo. Il fatto che i pessimi invasori del nordamerica si cimentino in « carnevalate » e poi esportino le loro pagliacciate, non vi assolve dalla vostra ignoranza italiota: vi siete uniformati alla cultura mediterranea, quando noi, veronesi, abitanti del continente europeo(e non della penisola, a meno che non consideriate Peschiera e Desenzano nella penisola di Sirmione) abbiamo da sempre festeggiato( e non « commemorato ») Samain, Samonios e tutti i riti celtici propri di questo periodo dell’anno, nel passaggio dal periodo della luce a quello delle ombre, in attesa della nuova rinascita. Andate a studiare anziché festeggiare il 4 novembre, con tutti i nostri nonni morti per un cazzo di tricolera di merda
Caspita!
Il sig. Luca Bressan pare, dubitativo obbligatorio, uomo di vasta cultura ritualistica.
Il festeggiamento “celtico”, e l’utilizzo del termine “pseudo” (intellettuale) pare un pochino targarlo come orientamento, ma qui non siamo all’A.C.I., non mettiamo targhe, lì c’è il figlio di La Russa, Presidente del Senato, che ora, SOLO per vasta ed esperta cultura Teatrale (quella non “pseudo” per il sig Bressan…), andrà in una delle più prestigiose istituzioni culturali mondiali: Il Piccolo Teatro di Milano”.
La seconda qualità, assolutamente brillante, del sig.Bressan, e qui non è dubitabile, è la finezza ed educata espressività riassumibile nel: CREDERE nei riti festaioli pagani, OBBEDIRE ai loro dettati, e COMBATTERE.
Uno si potrebbe chiedere “combattere che, qui, quo, qua”?
O miei pochissimi e zotici lettori, si tratta del “PUGNARE ad VICTORIAM CONTRA…”, ma è così semplice, contra gli “PSEUDO”intellettuali.
Un saluto cripto, molto cripto, cordiale a voi sig. Bressan
Gazza, sto robo è una sostituzione culturale. Brutto termine si, ma è un po’ così. Mi viene da intristirmi a vedermi con una ragnatelina in faccia di compiacimento per adulti e buteleti giusto per inserirmi collettivamente in qualcosa a me lontano ( ma in fondo lo è per tanti altri). È un abbassamento. Di poca importanza forse. Ma lo è.
Se la risposta pacata, tagliente e ironica di Gazzini è quella di un “pseudo” intellettuale, personalmente starò dalla parte del suo intelletto, ovviamente pseudo.