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WHAT A WONDERFUL WORLD: Regola per (cercar) di capire

Questo Topic di rilassamento – ma non troppo – sarà sicuramente compreso dai vecchi lettori e, spero, sia preso in considerazione dai nuovi.
C’è stato un Topic musicale, anni fa, nel quale scrissi di “detestare” la musica PROGressive.
Era vero ma, e qui gli studi sociali mi aiutarono, risultai solo e “vituperato”.

Decisi quindi di applicare quello che chiamai il “Metodo Alfieri”: “volli, sempre volli, fortissimamente volli”.
Cominciai ad ascoltare OGNI GIORNO un album dei principali gruppi Prog, una decina circa.

Mese dopo mese, utilizzando qualche modesta conoscenza strutturale della musica, tutto è cambiato.

Oggi ne ascolto e riascolto almeno due/tre alla settimana e mi chiedo come ho potuto essere così stupido da non cogliere non solo alcune “gemme”, ma di rifiutare un genere fondamentale della Storia della Musica.
Però è capitato ed ho allargato la cosa anche ad altre vicende storiche o attuali della vita umana con lo stesso metodo.
Leggi e rileggi ciò che rifiuti perchè non è una regola del cervello sano mettere “blocchi”, con qualche eccezione.

Risultato: capisco di più il mondo dei viventi, ciò fa ovviamente soffrire, si la conoscenza pesa, ma sono più sereno e inquieto allo stesso tempo.

 

11 commenti - 363 visite Commenta

lettore antico

E bravo Gazza.
Non solo per il tuo ravvedimento operoso sul Progressive, ma soprattutto per l’affermazione che il “cervello non può avere blocchi”, non deve rifiutare nulla a priori.
A posteriori sì.

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Gazza

Caro antico, ricordo che fosti un mio “bastonatore” gentile in quel Topic.
Ricorda che la SCELTA tra più cose che ti piacciono è sempre drammatica.
Quidi li ascolto e amo tutti, individuando anche qualche “pasticcione” nel gruppo.
Per la tua curiosità ti dirò che faccio ancora un po’ fatica ad ascoltare “il migliore” (se mai ne esiste uno): Robert Wyatt, prima nei Soft Machine e poi nei Matching Mole.
Ma non desisto.
Infatti finchè scrivo li sto ascoltando.

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Gazza

… per tua curiosità sto ascoltando THIRD, credo il loro album migliore, a ruota The soft Machine…

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Gazza

FUORI SACCO E DAL MONDO (intermezzo per ora rapido)
Sto ascoltando Third, sono a pag 17 del secondo quotidiano (seguirà l’Arena), e sono basito, sì non mi abituo e non mi adeguo!, leggo dell’ennessimo assassino della moglie con cinque figli.
Il braccialetto di “alert”, di tutela dal pericolo della presenza del marito, per la donna non ha funzionato e così la consueta tragica fine.
Chissà se qualcosa si muoverà con più sollecitudine a livello legislativo, tecnico, preventivo… QUANDO SARANNO LE DONNE ABBANDONATE AD AMMAZZARE I MARITI…
Fine, torniamo al Topic).

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paperinik

Gazza, ti dissi che anch’io non amavo più di tanto quel genere. A parte qualcosa di Peter Hummil, Gong e poco altro.
Non è cambiato molto il mio ascolto, ma ogni tanto tento. Mi sono fermato sostanzialmente allo psych sound e all’hard. Ma a dirla tutta, ho avuto un ritorno al punk rock e vicinanze….
Nel jazz invece passo qualcosa di più.
Cmq l’evoluzione personale è spesso apprezzabile e forse come dici tu, determinate.

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Gazza

Sì mi ricordo, anzi ti devo ringraziare perchè mi erano sfuggiti i GONG!
Li sto ascoltando ora , alle 2.30 (?!) mentre mi rado e faccio la doccia…
Lo so, è un po’ demenziale ma nessuno è perfetto.
P.s.
Neanche i sinistrorsi, snob e radical schic e qualcos’altro di orrendo che mi sfugge , per la gioia di Labaro Nero e Funereo che talora qui scrive.

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schetch

Beh ascoltare i Gong alle 2.30 del mattino mentre ti radi e ti fai la doccia, dopo che detestavi tutto Prog, cosa c’è di più sinitrorso di questo?
Mi sa che qualcuno ha ragione in fin dei conti 😁😁…

Ah se ti sei redento definitivamente sulla Via di Damasco, c’è un bel po’ da scoprire pure tra i nostrani progressisti… musicanti.

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Gatón

Mi avete incuriosito e sono andato ad ascoltare l’inizio di Third di Soft Machine.
La prima impressione è la stessa che potrei provare guardando un quadro di … Fate vobis.
O come ascoltare un discorso in aramaico.
Ma l’arte, l’ho sempre ammesso, non è il mio pane.
Buona settimana.

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schetch

Posso comprendere la tua impressione, anzi, quello, come altri in quel genere e in quegli anni, è un disco che prende spunti da ogni dove della musica. Dal jazz ( o dal free jazz), dalla classica del fine 800 primi 900 come Bartok, e dalle prime sperimentazioni elettriche con allora strumenti completamente analogici che tanto infiammavano i tecnici dei suoni. Nel prog si può dire che i musicisti non erano dei dilettanti autodidatti. Spesso le loro formazioni culturali avevano già all’interno studi di arte nelle loro varie declinazioni , pure dalle famiglie. Qyuesto e il ribollire di quegli anni, fanno il resto, poi ripeto comprendo che possa risultare incomprensibile, nemmeno io ascolto sempre quel genere, sebbene abbia gli scaffali pieni di dischi (neri non argentati o liquidi..)

Sì è vero, pare un quadro di Pollok, tutto sembra essere messo a caso, sembra…

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