Torna al blog

WHAT A WONDERFUL WORLD: Regola per (cercar) di capire

Questo Topic di rilassamento – ma non troppo – sarà sicuramente compreso dai vecchi lettori e, spero, sia preso in considerazione dai nuovi.
C’è stato un Topic musicale, anni fa, nel quale scrissi di “detestare” la musica PROGressive.
Era vero ma, e qui gli studi sociali mi aiutarono, risultai solo e “vituperato”.

Decisi quindi di applicare quello che chiamai il “Metodo Alfieri”: “volli, sempre volli, fortissimamente volli”.
Cominciai ad ascoltare OGNI GIORNO un album dei principali gruppi Prog, una decina circa.

Mese dopo mese, utilizzando qualche modesta conoscenza strutturale della musica, tutto è cambiato.

Oggi ne ascolto e riascolto almeno due/tre alla settimana e mi chiedo come ho potuto essere così stupido da non cogliere non solo alcune “gemme”, ma di rifiutare un genere fondamentale della Storia della Musica.
Però è capitato ed ho allargato la cosa anche ad altre vicende storiche o attuali della vita umana con lo stesso metodo.
Leggi e rileggi ciò che rifiuti perchè non è una regola del cervello sano mettere “blocchi”, con qualche eccezione.

Risultato: capisco di più il mondo dei viventi, ciò fa ovviamente soffrire, si la conoscenza pesa, ma sono più sereno e inquieto allo stesso tempo.

 

39 commenti - 1.326 visite Commenta

lettore antico

E bravo Gazza.
Non solo per il tuo ravvedimento operoso sul Progressive, ma soprattutto per l’affermazione che il “cervello non può avere blocchi”, non deve rifiutare nulla a priori.
A posteriori sì.

Rispondi
Gazza

Caro antico, ricordo che fosti un mio “bastonatore” gentile in quel Topic.
Ricorda che la SCELTA tra più cose che ti piacciono è sempre drammatica.
Quidi li ascolto e amo tutti, individuando anche qualche “pasticcione” nel gruppo.
Per la tua curiosità ti dirò che faccio ancora un po’ fatica ad ascoltare “il migliore” (se mai ne esiste uno): Robert Wyatt, prima nei Soft Machine e poi nei Matching Mole.
Ma non desisto.
Infatti finchè scrivo li sto ascoltando.

Rispondi
Gazza

… per tua curiosità sto ascoltando THIRD, credo il loro album migliore, a ruota The soft Machine…

Rispondi
Gazza

FUORI SACCO E DAL MONDO (intermezzo per ora rapido)
Sto ascoltando Third, sono a pag 17 del secondo quotidiano (seguirà l’Arena), e sono basito, sì non mi abituo e non mi adeguo!, leggo dell’ennessimo assassino della moglie con cinque figli.
Il braccialetto di “alert”, di tutela dal pericolo della presenza del marito, per la donna non ha funzionato e così la consueta tragica fine.
Chissà se qualcosa si muoverà con più sollecitudine a livello legislativo, tecnico, preventivo… QUANDO SARANNO LE DONNE ABBANDONATE AD AMMAZZARE I MARITI…
Fine, torniamo al Topic).

Rispondi
paperinik

Gazza, ti dissi che anch’io non amavo più di tanto quel genere. A parte qualcosa di Peter Hummil, Gong e poco altro.
Non è cambiato molto il mio ascolto, ma ogni tanto tento. Mi sono fermato sostanzialmente allo psych sound e all’hard. Ma a dirla tutta, ho avuto un ritorno al punk rock e vicinanze….
Nel jazz invece passo qualcosa di più.
Cmq l’evoluzione personale è spesso apprezzabile e forse come dici tu, determinate.

Rispondi
Gazza

Sì mi ricordo, anzi ti devo ringraziare perchè mi erano sfuggiti i GONG!
Li sto ascoltando ora , alle 2.30 (?!) mentre mi rado e faccio la doccia…
Lo so, è un po’ demenziale ma nessuno è perfetto.
P.s.
Neanche i sinistrorsi, snob e radical schic e qualcos’altro di orrendo che mi sfugge , per la gioia di Labaro Nero e Funereo che talora qui scrive.

Rispondi
schetch

Beh ascoltare i Gong alle 2.30 del mattino mentre ti radi e ti fai la doccia, dopo che detestavi tutto Prog, cosa c’è di più sinitrorso di questo?
Mi sa che qualcuno ha ragione in fin dei conti 😁😁…

Ah se ti sei redento definitivamente sulla Via di Damasco, c’è un bel po’ da scoprire pure tra i nostrani progressisti… musicanti.

Rispondi
Gatón

Mi avete incuriosito e sono andato ad ascoltare l’inizio di Third di Soft Machine.
La prima impressione è la stessa che potrei provare guardando un quadro di … Fate vobis.
O come ascoltare un discorso in aramaico.
Ma l’arte, l’ho sempre ammesso, non è il mio pane.
Buona settimana.

Rispondi
Gazza

Ti sei fermato lì e ti capisco più di quanto pensi.
Sto cercando di ascoltare il massimo possibile, ma ho già cominciato a fare le mie scelte e quello che non ascolterò più.

Rispondi
schetch

Posso comprendere la tua impressione, anzi, quello, come altri in quel genere e in quegli anni, è un disco che prende spunti da ogni dove della musica. Dal jazz ( o dal free jazz), dalla classica del fine 800 primi 900 come Bartok, e dalle prime sperimentazioni elettriche con allora strumenti completamente analogici che tanto infiammavano i tecnici dei suoni. Nel prog si può dire che i musicisti non erano dei dilettanti autodidatti. Spesso le loro formazioni culturali avevano già all’interno studi di arte nelle loro varie declinazioni , pure dalle famiglie. Qyuesto e il ribollire di quegli anni, fanno il resto, poi ripeto comprendo che possa risultare incomprensibile, nemmeno io ascolto sempre quel genere, sebbene abbia gli scaffali pieni di dischi (neri non argentati o liquidi..)

Sì è vero, pare un quadro di Pollok, tutto sembra essere messo a caso, sembra…

Rispondi
Gazza

Perfetto come spesso ti capita.
Per “purificarmi” è un giorno intero che sto ascoltando un grande cantautore che scoprii decenni fa e quando ne parlo sembra che nessuno lo conosca.
Pazzesco!
E’ il canadian BRUCE COCKBURN grande chitarrista, voce e testi non ordinari.
Boh?

Rispondi
schetch

Ca@@ooo Bruce Cockburn????? Grande Grandissimo!!!! In The Falling Dark l’ho strapazzato e consumato, per fortuna ho due copie…

Rispondi
Gazza

Attiliooooo, boomers ‘na cippa de caxxo.
E’ musica eterna se pensi che è roba di 50 anni fa ed è ancora fresca come l’insalatina appena colta.

Rispondi
Gazza

Strano, all’appello manca un’altra ottima tastiera: “Che fine ha fatto ZZ?” (qualcuno ricorda il film che richiama?).

Rispondi
zz

Egregio Gazza,
onore che non merito è la diretta chiamata in causa, a cui non voglio comunque sottrarmi.
Tra tutti gli infiniti sottogeneri del Rock, il Progressive per qualche arcano motivo si è sempre distinto come un “marchio” ben definito, di infamia o di lode a seconda dei detrattori o sostenitori. Anche nelle varie enciclopedie on-line, l’aggettivo, se notate, viene spesso citato subito nell’incipit di presentazione del gruppo “prog”, quando invece uno di altro genere è definito più genericamente “gruppo musicale”: le tipologie seguiranno solo più avanti. E secondo me questo è un peccato, perché crea preconcetti.
Magari gli stessi a cui sei rimasto involontariamente (?) impigliato anche tu, immagino per lunghi anni, prima del lodevolissimo impegno alfieriano.
Ti ammiro per l’onestà intellettuale e sono felice che almeno per una volta una comunità di seguitori abbia influenzato l’influenzatore, cagionandone piacere e crescita ma anche serenità ed inquietudine “allo stesso tempo” (spettacolare giravolta finale, pregna però di verità).
PS: non so rispondere al quesito finale; come cultura cinematografica sono in seconda elementare, terza a stare larghi.

Rispondi
Gazza

Caro Paper, onore al merito per il tuo noto (a me) coraggio di rovinare il tuo famoso “orecchio assoluto”.
Seeee… ti piacerebbe averlo!

Rispondi
paperinik

Gazza ahahahah…hai forse ragione. Presto ti manderò una rivisitazione iguanesca fatta tutta made in Nord Est. Da queste parti è rara…

Rispondi
jacopo

Chapeau.
A questo intervento, a tutti, Master compreso, che dopo parole così intimamente sincere, merita solo apprezzamento e rispetto.
E condivido le stesse ‘pene’ di rifiuto, obbligo di ascoltare e libertà (infine) di scegliere!
A volte ha funzionato e ho ‘scoperto’ universi sconosciuti, a volte son rimasto fermo al palo.
E Proust, sono arrivato a dire, non fa per me.
Stop.
E conviviamo da anni senza fastidio alcuno.
E il Prog…anche lì…dove arrivano i confini del genere? E’ un bel guazzabuglio perché ciò che definiamo con questo termine prende tanta roba.
Cioè, un pezzo degli Stranglers come questo, li può includere?
https://www.youtube.com/watch?v=HI7CB2UwSj4

Rispondi
Gazza

Gli Strangler…
Bel recupero Jacopo!
Avevo Rattus Norvegicus, non erano ancora affinati ma si sentiva che non erano qualunque.
Loro, se non ricordo male si definivano Punk.
Ecco un altro genere che capisco da un punto di vista sociologico ma non musicale, Clash a parte che poi potevano fare qualsiasi genere.
Gli Stranglers erano più “gotici”, voce rock baritonale, bravi ma non amati dallo show-business.

Rispondi
Gazza

Mi piace che in questo Topic, si recuperino bravi rockers dimenticati o quasi.
Se volete lo tengo aperto ancora per qualche giorno.
Lavorate schiavi!!!

Rispondi
Gazza

Quando lo stesso frutto è a distanza siderale
>> https://www.youtube.com/watch?v=dyt9a_CxHI4
>> https://www.youtube.com/watch?v=HtUH9z_Oey8
Che errore commise il produttore George Martin, con la complicità di Brian Epstein manager, a non mettere in Sg.Pepper questo pezzo e questo
>> https://www.youtube.com/watch?v=S-rB0pHI9fU
L’album era già un “crack con polverina da sniffo”, con queste due canzoni sarebbe stato il loro capolavoro assoluto.
Master Gazza dixit.

Rispondi
Gazza

‘Azzo che bella pesca Paper!
Ma io lo so che quando non fai il matto hai del talento, o hai del talento perchè sei matto.
Boh?!

Rispondi
schetch

Notevole davvero ! Hanno anche un che di quel prog stile Porcupine Tree primi anni, chissà mai che il Buon Steven non abbia pescato qui.

Rispondi
Gazza

FUORI SACCO (risposta pubblica ad una mail privata)

Caro Lorenzo, lo so benissimo cosa sta accadendo nel mondo, anche se per questo giro abbiamo deciso di rilassarci.
L’elenco dei folli del mondo ce l’ho ben presente (netenyahu compreso e un “deficiente vice premier e ministro italiano” parole esplicite di un giornalista – finalmente! – al commento folle “non ci mancherai” espresse per la morte di un povero sciamannato emigrante “sparato” da un poliziotto a Verona).
Elmetto in testa mi sto preparando alla peggiore di tutte: “Capello Arancio della tribù dei Cloac Maxim, stanziati nella Death Valley” probabile Presidente USA e – purtroppo – non eiettabile.
Cordialità Lorenzo.

Rispondi
Gazza

No, no, e ancora no.
Io non mi “abituo a questa MASCOLINITA’ TOSSICA, che è figlia del peggior mussulmanesimo.
Uomini deboli e di merda che considerano una proprietà la femmina che in principio li ama pure, poi si accorge della loro matrice, vogliono cambiare e queste merde dis-umane le ammazzano.
Bisognerebbe trovare una canzone che li definisca, sì una canzone che li marchi per sempre, ma non mi viene in mente.

Rispondi
Gazza

TROVATA!
>> https://www.youtube.com/watch?v=Ovum-GjYWKQ
Credo significhi “pezzo di merda”, per una coincidenza incredibile fa parte dell’album di Neil Young “Sleep with angels”, che sto ascoltando traducendo i testi, e credo che l’album sia un omaggio dedicato al leader dei Nirvana, suicidatosi da poco.

Rispondi
lettore antico

Seguo questo blog da oltre dieci anni.
In principio ci furono alcuni “scazzi” dovuti al fatto che il Master era un po’troppo “personaggio”, salvo poi scoprire attraverso suoi coetanei che Personaggio lo era davvero fin dalla sua gioventù, per non dire sul lavoro.
Interviste fulminanti e ironiche, ma a suo merito molto più autoironico per poi “tranciare” i suoi interlocutori: politici e soprattutto la peggior risma della curva Hellas, senza un briciolo di timore.
Lunga e forse inutile premessa solo per dire che probabilmente i suoi studi sociologici e psicologici gli fanno anticipare cose che sui media arrivano dopo: dalla creazione degli “haters” (odiatori) come categoria in sviluppo, Trump possibile “golpista”…, e per ultimo ma non meno importante la crescita esponenziale dei femminicidi.
Una “Cassandra”?
No, semplicemente un grande osservatore e capace di riflessioni complesse.
Quel vecchio topic sugli “invisibili” accumulatori d’odio nei confronti delle donne a causa della impreparazione maschile alle libertà femminili è un’altra anticipazione, buttata lì in un topic e chi vuol riflettere rifletta, senza mai essere scolastico o docente.
Ed ecco la sua intemerata sui “pezzi di merda” (cito) cercando perfino una canzone, che parla di tutt’altro nel testo, ma che ci sta a puntino.
Caro Gazza, avrei voluto incontrarti di persona ma ho saputo che preferisci non farlo per essere più libero.
Capisco e mi adeguo.
Con stima e cordialità.

Rispondi
Gazza

Caro Antico, qualche cosa vera nel tuo post, ma anche qualche esagrazione a meno che quello sia l’effetto delle mie sinapsi su TE.
Cerco di non incontrare i lettori per essere più libero nelle eventuali risposte.
Comunque grazie della tua stima, ovviamente ricambiata.

Rispondi
 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

code