Mi è venuta in mente una banalità, specialità della casa, oggi la scrivo… o ci provo.
P.s.
Tuttavia qualche momento di lucidità ce l’ho anch’io.
Il giornalista – si fa per dire – Tommaso Montesano di Libero, immediatamente sospeso dal giornale, ha comperato anni fa un romanzo di Dostoevskij: L’IDIOTA.
Ha letto solo il titolo e si comporta di conseguenza.
Cosa ha fatto o scritto?
Guys, c’era su tutti i giornali, anche se chi non ruota attorno alla mia data angrafica, oggettivamente, non saprà cos’è il Lago della Duchessa, la vicenda di Aldo Moro, e le brigate rosse, minuscolo rigoroso.
Suo padre, el poro Enrico, lo inserirà nello spettacolo di varietà che ha già in programma.
Quel giorno al lago sulle tv era il giorno del mio compleanno, ero giovanotto con belli capelli ma me lo ricordo eccome!
Ho letto su quest’elemento, ma non saprei se commentare o metterlo in una bara virtuale e finirla lì.
….Ti butto giù la prima cosa che mi è venuta in mente qualche giorno fa, cercando di intuire il personaggio: una domanda posta a Corto Maltese da qualcuno del suo equipaggio e la risposta conseguente indirizzata verso il capitano russo Rasputin. Celeberrimo amico e folle compare di avventure. Ma potrebbe essere una risposta un pò ironica quella di Corto….
..del fumetto ho ripreso qualcosa, ma mi sta piacendo il Pratt scrittore. Sempre sul Maltese ha fatto in tempo a tirar fuori 2 libri. Ben congegnati e descrittivi con un buon movimento dei personaggi. E il solito misto tra realtà storica e finzione.
Massì, sono obbligato dagli eventi a fare un tagliando complesso che comunque non mi preoccupa.
Per scrivere dovrei essere meno “intronato” dall febbre.
Però, però… in queste condizioni potrei scrivere delle monade (vedi Pitagora et seguenti) ed essere giustificato.
Dai, vediamo…
Per cominciare i miei auguri al Master per una pronta “rimessa in strada” della macchina dopo i tagliandi.
Per finire io credo che alcuni topic da “intronato” siano stati molto gustosi, e poi questo titolo su cui dovresti sviluppare il testo mi intriga.
Ciao Gazza.
Credo che la soddisfazione provata un’ora fa nel sentirmi dire “LEI E’NEGATIVO (ai vari test, Covid compreso), abbia un che di strano – una negatività che crea una sensazione positiva – ma va ben l’è stesso…
Ringrazio Schetch e Old (che se mi togli quel follower mi fai un gran piacere).
Io, teoricamente, non dovrei essere sorpreso da certi comportamenti sociali ( ho dedicato qualche annetto a studiarci sopra), ma ‘sta roba degli “influencers” e del seguito che hanno pur dicendo trojate immense o perfino scaccolandosi in diretta mi manda in tilt le residue connessioni sinaptiche decenti che mi sono rimaste.
La profezia sulla nascita dei cloni di Truman Burbank del film “The Truman Show”, la vita in diretta tv, dell’ottimo regista australiano Peter Weir, si è compiuta.
Solo che Truman s’incazza mentre oggi c’è chi ci sguazza.
>> https://www.youtube.com/watch?v=8m-6bU4x7us
Splendido tema conduttore del primo film di successo di Weir eseguito dal “Dio (del flauto) Pan” Georghe Zamfir.
A proposito chi quel bellissimo film lo ha visto (scrivente compreso) si sta ancora interrogando sui significati simbolici.
Chi non lo ha visto è uno s-figato senza colpa.
Ma che consolazione sapere che “perfino” tu ti stai interrogando su dove sono andate a finire quelle candide e virginali collegiali australiane!
E io ho anche letto il libro che più che aiutare confonde.
Io ho sempre sognato che fossero state rapite, per contrasto con la rigida educazione vittoriana, dall’alta spiritualità degli aborigeni, molto legata al sogno.
Weir mi piace, ma quel film lì non l’ho mai voluto vedere perché le storie inquietanti con finale aperto mi disturbano. Oh, son fatto così… Nella vita son pieno di dubbi, ma, almeno al cinema o quando leggo un romanzo, mi piacerebbe avere qualche certezza. Certo che non è, e non è stato, molto prolifico. Peccato, perché non ha sbagliato un film.
Caro Cine, se la memoria non mi tradisce non sei uno “nuovo”.
Comunque benvenuto al tuo post e chapeau!
ti dedico un pezzo da brividi del “mostro”
>> https://www.youtube.com/watch?v=OmEXJNiNzCs
E visto che è uscito il film sull’autore che è “ENNIO” (Morricone)… stop, altrimenti mi commuovo.
Insomma un Gazzini che posta solo titolo accattivante e poi si parla d’altro per motivi di forza maggiore che di questi tempi vanno osservati con attenzione.
Tuttavia per chi come me ha amato “C’era una volta in America” scoprire la figura di Georghe Zamfir esecutore di uno dei più bei motivi sonori del film basta e avanza.
Grazie.
Leggo che il Master si adombra per i cosiddetti “influencer”.
Uno come lui non può aver dimenticaro una “roba” dei suoi tempi profetizzata da Andy Warhol:
” Tutti al mondo possono avere il loro quarto d’ora di notorietà.
Basti pensare che l’ha avuta per un paio di SETTIMANE perfino quella povera disgraziata, perchè solo così poteva essere, di “qui non ce n’è COVIDDI….” prima dei 150 mila morti italiani.
Poi basta fare un giretto su istagram e trovi di tutto e di peggio.
Poi csono i “furbetti del quartierino” che fanno parecchi soldi con banalità e insulsaggini parlando come dei vati o principesse sul pisello.
Anche per altri vari motivi sociali, politici o economici si usa dire “non se ne può più”.
E invece si potrà fare ancora di peggio, sui social e in politica.
Mattarella forever!
Caro Gazza una curiosità.
Credo di averti visto ieri sera fuori da un noto ristorante.
Timbro di voce inconfondibile e i tuoi amici ti chiamamavano “gazza” e non credo che ve ne siano molti con un soprannome così.
Indossavi una FFP2…
Visto che non è più obbligatoria all’aperto, sei anche tu uno “schiavo mentale” dopo essere stato uno “schiavo legislativo” come ha scritto il canterino ENrico Ruggeri?
Saluti Master.
Sì credo di essere io se mi hai visto in Borgo Trento, ‘azzo che Occhio e benvenuto.
La “libera mascherina in libero aperto” (C.B.C.di Cavour) è divenuta facoltativa “con juicio” (A.M.) e io esercito tale facoltà.
Ruggeri?
Di lui ricordo solo una sua cover, neanche male, di questo straordinaro matto
>> https://www.youtube.com/watch?v=0xpSZOT8xIo
A uno che scrive di “schiavismo legale” per l’obbedienza a delle leggi cosa si può dire?
Vediamo un po’ e decidi tu:
un perla, un porla, un parla, un purla, un PIRLA?
Io non mi esprimo.
Nino Gazzini sicuramente nasce. La data di nascita è incerta perché sono andate smarrite le carte. C’è chi dice che abbia 55 anni (quelli che dimostra), qualcuno dice addirittura ne abbia 125 (ma qui le testimonianze sono soprattutto verbali e offensive). Gazza cresce tra San Zeno (minore) e San Bernardino (passando per Santo Stefano e la Giarina). Il 2 agosto 1965 prende la sua prima laurea in “Stradologia Applicata” con la Specialità in Affabulazione. Gazzini ha lavorato qua e là (le testimonianze qui si confondono tra chi dice poco e chi dice molto). Nel frattempo prende una seconda laurea in Sociologia. Non gli servirà a niente. Oggi è ridotto a scrivere su un blog di una importante rete televisiva, ma relegato nella parte più irrilevante, quella del TgGialloblu
Come sempre un titolo che “cattura”.
Credo di sapere da dove proviene e sono curioso di vedere dove cavolo ci vuoi portare questa volta.
Mi è venuta in mente una banalità, specialità della casa, oggi la scrivo… o ci provo.
P.s.
Tuttavia qualche momento di lucidità ce l’ho anch’io.
Il giornalista – si fa per dire – Tommaso Montesano di Libero, immediatamente sospeso dal giornale, ha comperato anni fa un romanzo di Dostoevskij: L’IDIOTA.
Ha letto solo il titolo e si comporta di conseguenza.
Cosa ha fatto o scritto?
Guys, c’era su tutti i giornali, anche se chi non ruota attorno alla mia data angrafica, oggettivamente, non saprà cos’è il Lago della Duchessa, la vicenda di Aldo Moro, e le brigate rosse, minuscolo rigoroso.
Suo padre, el poro Enrico, lo inserirà nello spettacolo di varietà che ha già in programma.
Quel giorno al lago sulle tv era il giorno del mio compleanno, ero giovanotto con belli capelli ma me lo ricordo eccome!
Ho letto su quest’elemento, ma non saprei se commentare o metterlo in una bara virtuale e finirla lì.
Grazie a Gazzini per il sollecito a leggere i quotidiani.
Intanto io sto con Schetch, parola per parola.
….Ti butto giù la prima cosa che mi è venuta in mente qualche giorno fa, cercando di intuire il personaggio: una domanda posta a Corto Maltese da qualcuno del suo equipaggio e la risposta conseguente indirizzata verso il capitano russo Rasputin. Celeberrimo amico e folle compare di avventure. Ma potrebbe essere una risposta un pò ironica quella di Corto….
Il Master ha scritto di essere stato un fumettologo, però credo che non sia un fumetto.
Corto Maltese è un mito!
..del fumetto ho ripreso qualcosa, ma mi sta piacendo il Pratt scrittore. Sempre sul Maltese ha fatto in tempo a tirar fuori 2 libri. Ben congegnati e descrittivi con un buon movimento dei personaggi. E il solito misto tra realtà storica e finzione.
Ci scusiamo con i lettori ma il Capo è in officina riparazioni.
Si precisa che il Capo non possiede mezzi di trasporto tranne una bicicletta.
Quindi.
Massì, sono obbligato dagli eventi a fare un tagliando complesso che comunque non mi preoccupa.
Per scrivere dovrei essere meno “intronato” dall febbre.
Però, però… in queste condizioni potrei scrivere delle monade (vedi Pitagora et seguenti) ed essere giustificato.
Dai, vediamo…
Per cominciare i miei auguri al Master per una pronta “rimessa in strada” della macchina dopo i tagliandi.
Per finire io credo che alcuni topic da “intronato” siano stati molto gustosi, e poi questo titolo su cui dovresti sviluppare il testo mi intriga.
Ciao Gazza.
Un saluto e un augurio al Don.
Credo che la soddisfazione provata un’ora fa nel sentirmi dire “LEI E’NEGATIVO (ai vari test, Covid compreso), abbia un che di strano – una negatività che crea una sensazione positiva – ma va ben l’è stesso…
Ringrazio Schetch e Old (che se mi togli quel follower mi fai un gran piacere).
Io, teoricamente, non dovrei essere sorpreso da certi comportamenti sociali ( ho dedicato qualche annetto a studiarci sopra), ma ‘sta roba degli “influencers” e del seguito che hanno pur dicendo trojate immense o perfino scaccolandosi in diretta mi manda in tilt le residue connessioni sinaptiche decenti che mi sono rimaste.
La profezia sulla nascita dei cloni di Truman Burbank del film “The Truman Show”, la vita in diretta tv, dell’ottimo regista australiano Peter Weir, si è compiuta.
Solo che Truman s’incazza mentre oggi c’è chi ci sguazza.
>> https://www.youtube.com/watch?v=8m-6bU4x7us
Splendido tema conduttore del primo film di successo di Weir eseguito dal “Dio (del flauto) Pan” Georghe Zamfir.
A proposito chi quel bellissimo film lo ha visto (scrivente compreso) si sta ancora interrogando sui significati simbolici.
Chi non lo ha visto è uno s-figato senza colpa.
Ma che consolazione sapere che “perfino” tu ti stai interrogando su dove sono andate a finire quelle candide e virginali collegiali australiane!
E io ho anche letto il libro che più che aiutare confonde.
Io ho sempre sognato che fossero state rapite, per contrasto con la rigida educazione vittoriana, dall’alta spiritualità degli aborigeni, molto legata al sogno.
Weir mi piace, ma quel film lì non l’ho mai voluto vedere perché le storie inquietanti con finale aperto mi disturbano. Oh, son fatto così… Nella vita son pieno di dubbi, ma, almeno al cinema o quando leggo un romanzo, mi piacerebbe avere qualche certezza. Certo che non è, e non è stato, molto prolifico. Peccato, perché non ha sbagliato un film.
Hai ragione Luc, ma nel fim c’è anche una bellezza estetica rara (anche un pelo capziosa) che non guasta.
Caro Cine, se la memoria non mi tradisce non sei uno “nuovo”.
Comunque benvenuto al tuo post e chapeau!
ti dedico un pezzo da brividi del “mostro”
>> https://www.youtube.com/watch?v=OmEXJNiNzCs
E visto che è uscito il film sull’autore che è “ENNIO” (Morricone)… stop, altrimenti mi commuovo.
Insomma un Gazzini che posta solo titolo accattivante e poi si parla d’altro per motivi di forza maggiore che di questi tempi vanno osservati con attenzione.
Tuttavia per chi come me ha amato “C’era una volta in America” scoprire la figura di Georghe Zamfir esecutore di uno dei più bei motivi sonori del film basta e avanza.
Grazie.
Leggo che il Master si adombra per i cosiddetti “influencer”.
Uno come lui non può aver dimenticaro una “roba” dei suoi tempi profetizzata da Andy Warhol:
” Tutti al mondo possono avere il loro quarto d’ora di notorietà.
Basti pensare che l’ha avuta per un paio di SETTIMANE perfino quella povera disgraziata, perchè solo così poteva essere, di “qui non ce n’è COVIDDI….” prima dei 150 mila morti italiani.
Poi basta fare un giretto su istagram e trovi di tutto e di peggio.
Poi csono i “furbetti del quartierino” che fanno parecchi soldi con banalità e insulsaggini parlando come dei vati o principesse sul pisello.
Anche per altri vari motivi sociali, politici o economici si usa dire “non se ne può più”.
E invece si potrà fare ancora di peggio, sui social e in politica.
Mattarella forever!
Caro Gazza una curiosità.
Credo di averti visto ieri sera fuori da un noto ristorante.
Timbro di voce inconfondibile e i tuoi amici ti chiamamavano “gazza” e non credo che ve ne siano molti con un soprannome così.
Indossavi una FFP2…
Visto che non è più obbligatoria all’aperto, sei anche tu uno “schiavo mentale” dopo essere stato uno “schiavo legislativo” come ha scritto il canterino ENrico Ruggeri?
Saluti Master.
Sì credo di essere io se mi hai visto in Borgo Trento, ‘azzo che Occhio e benvenuto.
La “libera mascherina in libero aperto” (C.B.C.di Cavour) è divenuta facoltativa “con juicio” (A.M.) e io esercito tale facoltà.
Ruggeri?
Di lui ricordo solo una sua cover, neanche male, di questo straordinaro matto
>> https://www.youtube.com/watch?v=0xpSZOT8xIo
A uno che scrive di “schiavismo legale” per l’obbedienza a delle leggi cosa si può dire?
Vediamo un po’ e decidi tu:
un perla, un porla, un parla, un purla, un PIRLA?
Io non mi esprimo.