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FRANCAMENTE ME NE INFISCHIO… DOMANI E’ UN ALTRO GIORNO

Non credo che MOLTI lettori Under 60 (e anche Over…) conoscano le DUE frasi del titolo, rese da me, abusivamente, consequenziali trovandosi entrambe nello stesso film che, piaccia o non piaccia, appartiene alla Storia del Cinema: “Via col Vento”, ambientato durante la Guerra di Secessione americana (il riassunto di Wiki è ottimo).

Subito una curiosità: “Francamente, mia cara, me ne infischio”, prunciata da Clark Gable (Rhett Butler), prima di andarsene dalla volubilissima moglie Vivien Leigh (Rosella O’Hara), in originale è “Frankly, my dear, I don’t give a DAMN” che negli Stati Uniti è una sorta di bestemmia “a metà”.

Eeh, grazie al piffero Gazza, l’hai letto su Wikipedia…
Sbagliato!
In un famoso fumetto degli anni ’50, “Il grande Blek”, siamo nel periodo delle lotte anticoloniali, veniva regolarmente messa in bocca ai soldati inglesi l’espressione “godDAM”, quella sì un’autentica bestemmia, che non venne MAI censurata.
Era il periodo della grande triade fumettara post bellica: Capitan Miki, giovanissimo ranger, Il Grande Blek, un “trapper-cacciatore” combattente per la lotta contro gli odiati colonialisti inglesi e l’indistruttibile, inimitabile Tex Willer.
Fatte le premesse Gazziane, doverosamente eccentriche, arriviamo rapidamente alle conclusioni.

Il concetto (??) “me ne infischio”, che nel linguaggio attuale ha tutta una serie di varianti volgari e impublicabili tranne, ohibò, il me ne frego o me ne strafrego, viene usato a pieni piedi (le mani sono un nobile strumento).

Si tratta di un’espressione di INDIFFERENZA su un’infinità di eventi e contemporaneamente di negazione della interdipendenza dell’umano vivere in questo Villaggio Globale (M.Mc Luhan, Gli Strumenti del Comunicare, 1964) che è ormai la Terra, da crearmi talora uno stato di tipo pre-depressivo che riesco a combattere con fatica.
Eppure a nessuno è chiesto di essere un novello Cristo che, esistito o meno che sia, rimane un “unicum” per tutto quello che gli è stato attribuito.
Quindi?
Quindi siamo tutti così sicuri che “Domani o Dopodomani ci sarà davvero un altro giorno, continuando con questo passo ?”
“Pur temendolo, nulla di ciò che proviene dagli umani può lasciarmi ancora indifferente come prima” (Jena Plissken).

 

 

25 commenti - 2.027 visite Commenta

lettore antico

Mio primo post e vado al punto, Gazza mi è piaciuto un casino quello che hai scritto e non parlo della introduzione tuo marchio di fabbrica.
Poi ho un dubbio perchè ti seguivo anche da Vighini.
Mi par di ricordare che Jena Plissken era uno dei tuoi nicks con dei post degni del grande Jena, lame di rasoio, ma posso sbagliarmi.
Ne è passato di tempo……

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Gazza

Complimenti a CCR che con una celebre citazione bibblica, la conosco pure io che certo non bazzico determinate letture, riassume quello per cui ho dovuto usare DIECI righe per spiegarmi.
Chapeau!

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Gian

Caro Gazzini, come si potrebbe non essere d’accordo con ciò che hai scritto.
Avverto un disorientamento generalizzato dal quale forse sono temporaneamente immuni solo coloro che hanno l’assillo di mettere in tavola pane e companatico ogni giorno.

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Gazza

Caro Gian, magari fosse solo come hai scritto tu, coloro che hanno grossi problemi hanno tutta la nostra – scusa se ti includo – comprensione e anche di più di quella.
E’ noto che non sono credente, ma non credo che Papa Francesco parli in un certo modo solo per dar aria alla bocca o per “tradizionali” doveri di un Papa.
Egli ha un’infinità di “sensori” per capire che l’indifferenza o la superficialità stanno scavando un pericoloso solco tra i cosiddetti “umani” e la sua sofferenza e proccupazione sono autentiche.
Mala tempora currunt e velocemente.

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Gazza

Tuttavia, poichè non ho titoli per fare la morale a chichessia, e questo è anche un Blog di relax, volete che parliamo di fumetti?
Avanti e senza problemi di sorta.
Sarà un tuffo i una nicchia del mio passato.
Per pura informazione io di tesi di laurea ne ho fatte due.
Una di ricerca che comprendeva anche circa 1500 interviste ai ragazzi tra gli 11 e i 14 anni.
Un anno e mezzo intero di lavoro complesso (non c’erano i computers) e senza lustrar medagliette ebbe una certa risonanza durante la stesura.
Ma accadde l’incredibile: in un trasloco del dipartimento di Sociologia 1… fu SMARRITA!?
Ebbi una “pacata” discussione col mio relatore, un cialtrone, dove lo presi a sonorissimi schiaffi.
Non accadde nulla perchè il titolare di cattedra era stato un mio grande sostenitore durante la stesura.
Accadde anzi un fatto più unico che raro: mi fecero scegliere l’argomento per una nuova tesi, a mio piacimento, ovviamente all’interno della stessa materia.
E così fu il CINEMA e il DIVISMO.

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Gazza

Dimenticavo: la tesi smarrita era sui fumetti, compresi quelli per adulti che io avevo accuratamente omesso.
Una cautela inutile viste le loro risposte molto “franche”, qualche ragazzina compresa.
Avanti.

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Gazza

Caro Gazza, forse è iniziato il tuo lento e inesorabile declino.
Trovare un “colpo d’ala”?
Difficile se non sai volare, lo so.
Dai, prova a resistere.

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sting

Caro Gazzini, non le pare che certi atteggiamenti sprezzanti nei confronti del Festival, compreso il suo, siano un po snob?
Guardi che glielo dice uno che la segue da tempo con interesse anche quando non concorda con le sue valutazioni.

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Lorenzo quel blu cavaliere senza macchia

forse nemmeno lo ricorderai, ai primi di gennaio ci ha lasciato Aquilante, che possa riposare in pace

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Gazza

E come non me lo ricordo!
Era quello che veniva con la “magomobile”.
Grazie per la tua sensibilità.

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Gazza

Gentile “sting”, scritto con la “s” minuscola, quindi un pungiglione (?!) e non il nome del cantante.
SNOB:
sostantivo maschile e femminile e aggettivo

Persona che nell’atteggiamento o nel comportamento ostenta un’aristocratica, spesso eccentrica e non di rado ridicola distinzione e raffinatezza, nel tentativo di identificarsi con una categoria sociale superiore.

Non ritengo di possedere ALCUNA identità con quanto sopra.
Trovo il Festival di San Remo semplicemente noioso e zeppo di canzoni per il 98.9% brutte e insulse.
Tuttavia per motivi di studio sono interessato ad ogni fenomeno di massa, quindi il giorno dopo mi basta leggere 3/4 buoni editoriali dei maggiori quotidiani per farmi un’idea adeguata di ciò che è accaduto: tempo totale 30 minuti al giorno.
Quando le canzoni assomiglieranno, anche vagamente a questa proverò a resistere:
>> https://www.youtube.com/watch?v=MS_bN5ECJTI
Ballano Da Sole
Perché queste donne ballano qui da sole?
Perché c’è questa tristezza nei loro occhi?
Perché ci sono soldati qui
con le loro facce rigide come pietre?
Non posso vedere cos’è che disprezzano.
Stanno ballando con lo scomparso
Stanno ballando con il morto
Stanno ballando con l’invisibile
La loro angoscia è silenziosa
Stanno ballando con i loro padri
Stanno ballando con i loro figli
Stanno ballando con i loro mariti
Ballano sole, ballano sole.

È l’unica forma di protesta permessa loro
Ho visto le loro facce silenziose, urlano così forte
Se fossero dette delle parole sarebbero scomparse anche loro
Un’altra donna al tavolo della tortura cos’altro possono fare
Stanno ballando con lo scomparso
Stanno ballando con il morto
Stanno ballando con l’invisibile
La loro angoscia è silenziosa
Stanno ballando con i loro padri
Stanno ballando con i loro figli
Stanno ballando con i loro mariti
Ballano sole, ballano sole…

Dedicata alle madri dei “desapacidos” cileni sotto la dittatura di Pinochet.
Saluti

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Cosetta

L’imprecazione di mio marito è DAMN, a volte shit o good grief… dipende dal grado di incazzatura

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Gazza

Bardamu, Bardamuu, no dico, Bardamu, ti voglio vedere vestito col tuo classico abito di grisaglia, scarpe Church’s, camicia, cravatta, bombetta e ombrello (l’amico Bardamu veste così sempre, tranne allo stadio-n.d.g.), pestare un escremento canino, diciamo di un cocker spaniel va, ed esclamare… OOPLA’!
Neanche Alberto Sordi…

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Gazza

Se non sitratta del “coming out” (diciamo confessione) di un lettore dalla sessualità “fluida”, squillino le trombe e rullino i tamburi per il ritorno di una DONNA su questo Blog, dopo svariati anni!
E poi “Cosetta” è un bel nome, letterario, che mi porta indietro nel tempo.
Fatte le premesse e ammettendo che non conoscevo l’espressione “good grief”, trovo strano che nessuno abbia menzionato il classico dei classici, vale a dire il “fuck”, non proprio da gentiluomini, e che Cosetta mi perdoni.
Comunque benvenuta!

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Gazza

Beh, allora il piacere di averti ospite di questo angolo di chiacchere in libertà è moltiplicato per “enne” volte!
Quindi ti invio il mio più sincero abbraccio.

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Alberto

Vorrei tornare al titolo e al contenuto del topic iniziale.
Sinceramente Gazzini, secondo te, aprendo un qualsiasi quotidiano serio, intendo il meno ideologico possibile, esiste qualcosa di ciò che viene descritto del nostro paese o del mondo, di cui possiamo onestamente infischiarcene.
Personalmente ogni volta resto col magone fino al giorno dopo dove il tutto ricomincia come il giorno della marmotta nel film Ricomincio da Capo, sperando che tu l’abbia visto.
Saluti.

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Gazza

Caro Alberto, credo di aver già espresso sentimenti e reazioni simili ai suoi nella seconda parte del testo del Topic.
Ora il problema che rimane è trovare un giornale “serio” e “meno ideologico” (di parte).

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Gazza

Nuovo Topic in gestazione.
Trovata un’adeguata serenità, ognuno ha le sue da macinare, e il tempo adeguato a sviluppare il solo titolo che ho in zucca, pubblico.

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