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QUOSQUE TANDEM, GAZZA, ABUTERE PATIENTIA NOSTRA?!

Cari lettori in questo periodo ci sono “tu chiamale se vuoi” PRIORITA’.
Proprio così, e poichè in realtà son problemi, sono priorità.

Fila il discorso?

A proposito, allora il Battisti Lucio era di “destra”?
Ecchissenefrega, era strabravo, non guardate solo i pezzi che diventano delle “cante” alle cene o sulla spiaggia attorno al fuoco con le bimbe che oscillano la testa per seguire il ritmo (e chiccazzolehamaifatte??).

Provate ad ascoltare per benino – per esempio – ANIMA LATINA.

E’ un capolavoro di ritmica, melodia e… così via.

Ma era di destra!

Pazienza.

A proposito, ci sono anche cantautori di “sinistra”.

L’esempio che segue, ammetto, non è proprio dei migliori viste le rivelazioni autenticate su quel luogo, quindi perdonate.

Se io fossi imprigionato nella famigerata prigione di Guantanamo e mi facessero ascoltare a tutto volume gli album del cantante di “sinistra” Vecchioni Roberto, dopo mezza giornata farei tutti i nomi dell’elenco telefonico!!

Guarda Gazza che l’elenco telefonico cartaceo è ormai un reperto da collezionisti…

Eccola la pitima dei puntini sulle “i”!

A presto.

12 commenti - 1.379 visite Commenta

Gazza

Povero ragazzo, sapessi dov’è adesso la tua donna
Povero ragazzo, sì, la tua bambina
Quella che tu credevi una bambina
Povero ragazzo, povero ragazzo
Sapessi cosa dice la tua donna
Povero ragazzo
Qui fra le mie mani
Le stelle che le bruciano negli occhi
Le braccia strette forte sul mio cuore
Per non pensarti, non pensarti più
Povero ragazzo, sapessi quanta voglia avrei
Stasera di non farti male
Tu che in questo istante starai pensando a lei
Starai dicendo, “Come dorme bene”
Povero ragazzo, e a lei neppure passi per la mente
Mentre grida, “T’amo”
Qui fra le mie mani
Le stelle che le bruciano negli occhi
Le braccia strette forte sul mio cuore
Per non pensarti, non pensarti più
Povero ragazzo, io quasi quasi prendo
E te la porto, te la porto a casa
Ma ne val la pena, oggi son io
Domani sarà un’altro o un’altro ancora
Povero ragazzo, sapessi cosa
Dice la tua donna, povero ragazzo
Qui fra le mie mani
Le stelle che le bruciano negli occhi
Le braccia strette forte sul mio cuore
Per non pensarti, non pensarti più
Povero ragazzo, io sono con la donna
Che tu ami e un tempo amavo
Ma vorrei morire piuttosto di sapere
Che stasera la stai piangendo
Povero ragazzo, sapessi come odio
La tua donna, povero ragazzo
Qui fra le mie mani
Le stelle che le bruciano negli occhi
Le braccia strette forte sul mio cuore
Per non pensarti, non pensarti più

Trovatemi un testo più idiota, malsano e ipocrita di questo, del “filosofo” Vecchioni Roberto e, per quanto vale, avrete tutta la mia stima.
Amen.

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bardamu

Pienamente d’accordo.
E giusto per “restituire” a me non piacciono le canzoni di Enrico Ruggeri, dichiaratamente di destra, mentre apprezzo moltissimo la musica degli Area, più a sinistra di così difficile andare.
La musica è musica, non ha etichette politiche. I testi magari sì.
Ma questo è un altro discorso.

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lettore antico

Ecco uno dei topic “intermezzo” di Gazzini.
Una scrittura tutta sua, autodialogante e apprezzata.
Nel merito, come non si può essere d’accordo col Master e Bardamu.
A proposito della canzone di Vecchioni bastano gli aggettivi usati da Gazzini.
Saluti.

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lettore

Scusa Antico, e dove la metti la ripetuta preveggenza del Gazza?
Non è la prima volta.
Nel titolo cita una famosa frase di Cicerone contro Catilina, pronto per rovesciare la Repubblica Romana con un “golpe” e oggi il Corriere dedica due pagine a quell’evento!
Misteri.

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Gazza

Maddai, anche la preveggenza adesso!
Sarà capitato 2/3 volte.
L’unica volta vera, di cui vado un pelino orgoglioso di aver anticipato l’avvicinarsi di una pessima malaciviltà, la scrivo come si scrive malavita, problemi?, anticipando , quella voltà sì, l’attenzione dei quotidiani su un fenomeno ancora “in fieri”, fu l’avvicinarsi di una nuova categoria di malavitosi: li chiamai ODIATORI, e ci fu una sana polemica su quello (ricordi Bardamu?).
Parecchi mesi dopo sui quotidiani apparvero articoli e analisi sociologiche sugli “HATERS”.
Capita.

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E mi e ti e el Toni

A sentire Mogol, a Battisti della politica non fregava una beata mazza; ad ogni modo, anche se fosse stato di destra, a me (che non ho nessuna simpatia per la sinistra) non sarebbe fregato nulla. Quando leggo i Canti Pisani di Ezra Pound, o il Canzoniere del Petrarca (ai tempi del Petrarca, ad Arezzo e Avignone c’era una destra e una sinistra?) a tutto penso tranne che alle opinioni politiche di chi li ha scritti.
Tornando a Battisti, credo sia stato il migliore melodista italiano di tutti i tempi, con Mogol o senza Mogol: ascoltate anche i cinque album fatti con Pasquale Panella (almeno CSAR) perché sono cinque capolavori.
Che palle questa storia della destra e della sinistra… ma forse questo lo diceva già Gaber.

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Gazza

Una “destra” e una “sinistra” in politica esistono.
Ciò premesso, condivido le tue valutazioni su Battisti.

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Mingon Federico

…ed il più Grande conquistò nazione dopo nazione, e quando fu di fronte al mare si senti’ un coglione, perché più in la’ non si poteva conquistare niente, e tanta strada per cercare un Sole disperato, è sempre uguale, è sempre come quando era partito.
Mastro Gazza non sei stato cattivello col professor Vecchioni? Io ho sempre avuto un pessimo rapporto con i Prof, ma ognuno di Loro qualche perla mi dono’….

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Gazza

Fede, a Vecchioni invidio solo di aver sposato una veronese per la quale tutti quelli “sgai” (espressione gergale nota ormai a pochi), tra i quali il sottoscritto apparteneva, cercarono in tutti i modi di sfiorare.
Così come si fa con un fiore.
Gazza dixit.

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Gazza

E se domani io non potessi potessi… ma forse sii…
(Ehi guys dovete canticchiarmela per incoraggiamento

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