Dopo aver dato “alla voce” il richiamo di attenzione si alzavano DUE DITA per chiedere di andare ai servizi igienici.
A leggere le cronache, anche di questi giorni, ma non solo, sembrano passati secoli.
Per ciò che sta accadendo c’è UNA colpa o PIU’ colpe?
Per mantenermi agli studi ho fatto anche l’insegnante, tre anni alle superiori e due alle medie.
La mia materia non era molto “significativa” per quanto riguardava il profitto generale, ma mi permetteva di partecipare ai consigli degli insegnanti, agli scrutini e ai colloqui con i genitori.
Avevo buoni/ottimi rapporti con i colleghi che mi permettevano di affiancarli nei colloqui con le famiglie, diciamo che godevo di un “discreto rispetto” da parte loro, gli studi universitari che stavo completando mi agevolavano in questo.
Non ricordo UN esempio di insegnante “carogna”, nel senso di chi ti interroga in un certo modo per metterti in difficoltà, qualche insegnante intelligente ma non adeguato alla didattica dell’insegnamento c’era, ma era minoranza assoluta.
Più di qualche limite lo ricordo nei colloqui con i genitori degli studenti: ci si limitava troppo spesso alle “medie” dei voti del profitto, ma nei casi più complessi molti insegnanti non sapevano assolutamente “usare” le famiglie per farsi un quadro più completo.
Ad esempio non ricordo domande relative al “clima famigliare” o a qualche notizia sulla vita esterna dello studente fuori dalla famiglia, anche se necessariamente sarebbe stata scarna, striminzita, ma importante qer il quadro generale dello studente.
Lo dico in modo brutale e discutibile: in questo nostro Paese o Nazione, chiamalo come ti pare, della scuola non è mai fregato un cazzo a nessuno dei governi, a parte il primo decennio post bellico nel quale fu necessario “alfabetizzare” la gente e creare tecnici per la ripresa produttiva.
Nella mia esperienza di studente chi faceva troppo il coglione con gli insegnanti un po’remissivi o timidi NON ERA APPREZZATO se non da qualche sodale.
Oggi, ovviamente via social, certe “bravate” (manzoniane) vengono amplificate, generalmente ammirate e molto spesso fonte d’ispirazione.
Le famiglie degli studenti?
Su questo argomento ho delle scarne notizie di conoscenti o amici che me ne parlano e troppo spesso sono costretto ad alzare le sopracciglie, in un gesto di perplessità.
Tuttavia ho ancora chiare le doglianze della mia seconda moglie, un’eccellente insegnante di Lettere in una scuola superiore.
Ha smesso d’insegnare una dozzina d’anni fa, ma già allora non era raro che arrivasse a casa furibonda dopo i colloqui con le famiglie, scudo malefico di molti studenti.
Un possibile motivo?
Lo semplifico alla mia maniera: “… se l’insegnante da un giudizio globale negativo su uno studente, il genitore “minus habens” si sente chiamato in causa direttamente e personalmente perchè il sangue è “di famiglia”…”.
Gazza, cosa ne pensi del registro elettronico scolastico?
E’ una specie di “Grande Fratello” orwelliano che vigila sugli studenti?
Infatti sia per la scuola che per la sanità in questa nostra “Patria” è mai fregato un cazzo tant’è che i fatti di cronaca in ambedue i sistemi si verificano spessissimo . E l’università essendo uno stato a parte segue a ruota.
Non c’è dubbio che alla base di tutto ci siano gli adulti o le famiglie che se chiamate a rapporto dai comportamenti dei figli prendano provvedimenti al contrario…
La mia personale opinione è sempre stata quella che sia uno strumento utile.
Poi ho letto, come faccio da anni, il corsivo di Mattia Feltri – credo che lo abbia letto anche tu – che con il solito pacato acume e ironia lo ha praticamente distrutto.
Io continuo a considerarlo utile, ma il vero problema è COME verrà usato dai genitori che, almeno quelli che conosco io, sono raramente attrezzati al colloquio, specie quello complesso, con i figli che già del loro sono diventati complicati (eufemismo).
E’ lo solita storia: c’è uno strumento utile, ma parlami del cervello di chi lo usa.
Se c’è una cosa su cui sarei d’accordo con questo governo sarebbe di reintrodurre il servizio di leva obbligatorio. Ma io farei una modifica provocatoria: lo metterei anche per i genitori..mancano i principi di senso civico altro che registro elettronico… Magari si risolvesse così!
Io sono convinto che i ragazzi di oggi abbiano poche colpe, naturalmente vedono dei comportamenti o degli atteggiamenti e si comportano di conseguenza ma vedo raramente un ragazzo buttare per terra rifiuti mentre i baby boomer spesso, anzi se provi a riprendere rischi la rissa..
Provato e certificato😉
Scusa Gazza l’intromissione off topic…
Non sono affatto abituato a questi ringraziamenti, ma per una volta… Grazie José per la sportività all’ultima. Non prenderò più in giro i capitolini per un anno intero. Wee. ..mica poco .
NB: anche io sono un boomer, ma bacchetto se necessario. Tranne le donzelle..Per debolezza.
Paper, la tenerezza e la comprensione per le “donzelle” non è un atto di eroismo.
E’ un dovere. 🙂
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