Schlein: “La sinistra persegue un NUOVO (?!?) DIRITTO: Alla FELICITA’…”.
Ma dai, sono oltre DUECENTO anni che negli USA viene sancito tale diritto para costituzionale (documenti!!).
Poi in quell’eterno calderone che sono gli U.S.A., sarebbe interessante capire come quella “felicità” il Capo Trump detto”Capelli d’Arancio” della tribù dei complottisti la sogna, e come lo fa uno dalla “pelle diversa” che vive, vive… hoddio, sopravvive negli stati del sud o in 30m2 a Brooklyn con moglie e figlio.
“Happy happy, the bottom is always black” (non ricordo il film ad episodi con il mitico Manfredi, al quale il “cumenda”, suo datore di lavoro, chiede di tradurre a un cliente americano una battuta a lui cara che (per lui) fa sempre ridere… ” Aleghèr, aleghèr, che ‘l bus (buco) l’è semper neghèr…”
Felicità dunque miei tetri e scarsi lettori.
P.s.
FUORI SACCO (piacerà a ZZ e Schetch)
Avevo sempre snobbato la musica Progressive.
Poi ho ascoltato “IN ABSENTIA” dei Porcupine Tree.
Folgorato come San Paolo sulla via del Rock!
Ora credo di avere almeno un album dei più importanti gruppi del trentennio 1970/2000.
Quando uno è “intelligente” (qui non si capisce bene chi…) può cambiare idea con metodo.
Nel Parlamento Italico sono più sbrigativi e con lingua a pelo.
Egregio,
…e se ti dicessi che proprio in questi mesi sto scoprendo anch’io, un po’ alla volta, senza fretta, questo splendido gruppo?
Evidentemente qualche affinità ci unisce, oppure solo il Caso.
Chissà.
Comunque suvvia: bando per sempre a queste etichette, comode ma dannosissime.
Io che, mi insegnarono, ero di sicuro un progressivista,.in quando nato alla musica “seria” da Genesis e Pink Floyd, mi riconosco oggi a non essere mai riuscito a reggere, ad esempio gli Yes, e ad adorare da sempre, sempre ad esempio, Talking Heads e CCCP/CSI.
E quindi?
Caro ZZ, quindi?
Quindi avanti, magari scoprendo, nel corso del tempo, che gli “IMMORTALI” non fanno parte della famiglia del Rock.
“… ma noio vulevon savuar tutto quello che ci regalano…”.
Forse ho esagerato, anche perchè dovrei capire perchè appena mi sveglio e adempiute le necessità fisiologiche, parte a ruota il pulsante su Leonard Cohen da almeno un anno.
Misteri…
Un suggerimento italiano: non cito gli Osanna (“Palepoli” e altro) per non essere banale, né cito il primissimo Alan Sorrenti (il dopo lasciamolo perdere per favore), ma ti invito ad ascoltare i primi album di Battiato, fino a “Sulle corde di Aries” (incluso). E poi ascolta “Abbiamo tutti un blues da piangere” del Perigeo (certo, borderline e pieno di contaminazioni, ma ne vale la pena).
Poi, ovvio, c’è il progressive internazionale, ma qui la gamma è vastissima…
Caro Toni & Co., come Garibaldi ti rispondo OBBEDISCO.
Anche se di Battiato credo di avere tutta la sua produzione, esclusi gli omaggi che talora faccio a qualche amico degno.
C’è chi regala libri e sia benedetto, io, ignorante di Classe regalo CD.
La Schlein la vedo in difficoltà e in confusione, una botta al cerchio e una alla botte chissà non esca mago Zurlì e risolva i problemi…mi par di capire, ma notoriamente non ci capisco un “H” di politica. Si guarda ad un nuovo populismo (five stars aren’t good) di sinistra che viaggia parallelo alla destra, insomma si copia, e semmai si governasse faremmo le stesse cose della Meloni. Si giochicchia con le maschere da indossare alla bisogna.
La dico tutta? Draghi era Mr Wolf, o se permetti anche il PD di Renzi.
“Sinistra”?
In un paese che dire “moderato” ha un sapore estremista la Schlein è in un “cul de sac”.
Questo Paese non ha avuto la sua Bad Godesberg dei tedeschi, il PCI degli anni 50/60… te lo raccomando (so di cosa parlo!).
La cosa che mi fa incazzare è perchè non si fa una lista delle “lotte” (elettorali…) promesse dalla destra e non se ne chiede (inutilmente) conto (vale anche a sinistra!).
Mi toccherà rileggere Weber, Gaetano Mosca e Pareto e vedere se la loro “Teoria delle Elites” era “fantasia o necessità”.
Dov’è, come dici tu, il nostro Mr. Wolf che risolve problemi?
E poi quella beota manfrina sul MES da parte del governo ha la stessa valenza di una “sceneggiata napoletana”, solo che non c’è solo un ‘o malommo, anche perchè a capo del governo c’è una donna che non mi permetterei mai di chiamare “malafemmina”.
Prova a pensare quanti italiani sanno cos’è il MES e perchè noi, UNICI IN EUROPA non lo firmiamo.
Temono lo “stigma” (??????????), non sapendo cos’è neanche lontanamente.
Cazzo pensa che paura hanno gli italiani dello… “stigma”!!!!
Lo scambiano blasfemamente con le Sacre Stimmate!!!!!!!!
Allora non si può…
Fuck you
Fiuuuuuuuuuu!!
Beh Gazza, mi ci infilo anch’io tra quelli che apprezzano i Porcupine Tree. Non sono esattamente le mie robe, ma mi capita di essere nel Mood di questo tipo di band ogni tanto. Per l’intervento di E mi e ti e El Toni:Alan Sorrenti ha cercato soldini più facili. Battiato anche lui, senza sputtanarsi troppo però ..Gli Osanna mi piacciono non poco, ancora adesso. Purtroppo un sound dimenticato il loro. Ingiustamente.
Benvenuto nel girone degli adoratori del Progressive. Termine postumo, i coevi la chiamavano musica Pop, pensa ti…
… Bardo, un banale (!!!!) refuso, anno dimenticato un “anti”, cioè musica “anti-pop”.
Sei uno onesto e non ti fai politicamente condizionare nella musica.
Te li vedi i Soft-Machine… pop!?
E quel genio di Wyatt coi suoi Matching Mole 🙂 🙂
Certo il libretto rosso di Mao in copertina era (un’illusione) POP-olare
>> https://www.mediamarkt.es/es/product/_matching-mole-little-red-record-lp-1459488.html
Guarda che comunque non erano mica tutti “compagni” quelli che facevano progressive. King Crimson, Jethro Tull e Yes di certo non lo erano.
Comunque era grande musica, almeno per me, anche quella di quelli schierati apertamente a sinistra, come gli Area.
Ciao Bardamu, toglimi una curiosità. Hai preso ispirazione nel nome dalla canzone Bardamu’ in Canzoni a manovella di Vinicio Capossela o nulla c’azzecca? Grazie
Sali L’Albero del Porcospino iniziando dai rami! Ma c’è del buono anzi buonissimo nelle radici.
I P.T. hanno avuto diverse facce sempre in base agli umori del leader Steven Wilson. Si passa da atmosfere Floydiane, al metal. La suite meravigliosa “Anesthetize” è paragonabile, solo a “Dogs” dei P.F.
“Il titolo In Absentia ha effettivamente un significato, in quanto deriva dal tema comune ad un gruppo di brani che sono inclusi nell’album. Questo tema riguarda gruppi di persone che ho studiato a lungo e di cui ero interessato ad analizzarne i comportamenti quando ho scritto le liriche di questo disco. Queste persone sono quelle che potrei definire ‘ai limiti della società’, gente cioè che, pur essendo tra di noi, in effetti sono ai confini di essa per i loro comportamenti violenti e deviati. Penso soprattutto ai serial killer o ai pedofili, persone che mancano in tutto o in parte di una fetta della loro psiche.” S.W.
Era marzo 2003 in occasione del tour che accompagnava il disco ebbi la fortuna di essere presente nel backstage durante l’intervista. Allora tutto era molto underground e sicuramente non erano seguiti dalla stampa ufficiale ma da sedicenti infiltrati..
Visti nel ’97 al Leonka, e in quel periodo usciva il secondo album se non ricordo male.
Seguo S.W. solista un po’ dappertutto non sto qui ad elencare, ad ottobre ero al forum, domenica sono a Piazzola sul Brenta.
Da avere Coma Divine live a Roma in presa diretta.
…non dimenticare l’arrivo del “mostro” Gavin Harrison alla batteria.
Wilson stesso ne ammette la decisiva funzione sul miglioramento globale del gruppo.
Certo che no. Ha preso parte del disco “L’ Imboscata” del citato F. B. In più Harrison è stato per anni membro stabile alla Corte del Re con formazione a 6/7/8 teste con tre sezioni ritmiche dopo la dipartita del grande Bill Bruford. Nel 2018 erano in Arena comodi comodi…ai pigroni.
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se posso permettermi, ti segnalo questo libro dove potrai approfondire tutti i dettagli sul progressive. Notare la copertina dedicata ai mitici Procol Harum; di loro riascolta “A witer shade of pale”, poi “Salty dog” (era la sigla finale di “Avventura”, parlo della TV dei Ragazzi del 71 o 72 e – per inciso – la sigla iniziale era “She came in through te bathroom window”, nella versione di Joe Cocker), e soprattutto la meravigliosa “Homburg” un capolavoro con testo minimalista, purtroppo da noi cantata dai Camaleonti (L’ora dell’amore) con un testo che non c’entrava una mazza con le spendide liriche inglesi.
Scoperti grazie a uno speciale di Sky con intervista di Cosma a Wilson….io che credevo di saperne un po’ di musica….da lì in poi ho iniziato a raccogliere tutto… veramente geniali … come avere scoperto che i tuoi supereroi preferiti si sono uniti in una supergruppo (Barbieri ex Japan!!!! Harrison che ha suonato con i big italiani in tempi non sospetti)….non si smette mai d’imparare e… PS pure i pinneaple thief non sono male(Harrison suona pure li’….non “perde”tempo in tutti i sensi..)
Cacchio, non ha caricato l’immagine
Comunque il libro è “Progressive Rock” di David Weigel
…eppure sentire i “leggeri” Coldplay cantare Napul’e’ al Vecio San Paolo ora Maradona in un più che discreto napoletano a tributare un Gigante…mi ha commosso. Quasi più di Setti che è “mosso da passione più che dal vil denaro…”
Sono “Anestetizzato”…
Operazione riuscita Schetch? 🙂
Perfettamente caro Gazza!
Purtroppo mancava un membro dell’equipe (il bassista Ken Navarro) che ha avuto problemi familiari all’ultimo (era assente anche a Roma e SW lo ha detto in una delle chiaccherate col pubblico..), e così hanno deciso di operare senza di lui con linee di basso guidate. La cosa mi aveva preoccupato alla vigilia ma ho visto un supergruppo coeso ancora di più, anzi sembravano tutti suonare il basso appena potevano. Spendo una parola per Richard Barbieri che crea quel suono tipico dei PT senza strafare, senza funambolismi, come in ombra…Closure/Continuation?
Of the New Day… io direi 😉
… ma i Porcupine pungono con tutto…
Chi non lavora non fa ferie, ma gli ‘azzi suoi si.
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