Torna al blog

(continua dal predente)… CORNELL, CANTRELL, MARTIN, YORKE, STALEY… NON VI DICONO NULLA?

… e The Temple of Dog?
Dal 1990 altro che usignoli e cardellini!

24 commenti - 1.458 visite Commenta

pipphellas

una generazione di fenomeni. Layne Staley miglior voce rock di sempre…per distacco. AIC forever 🙂

Rispondi
Gazza

Caro Pipphellas e chi può “disputare” su Staley?!
Diciamo che nel concerto che vidi io in un’altra vita, cantò più volte Cantrell.
Motivo?
Suppongo, visto che parlottavano tra loro con strani segni, che Staley si fosse “fatto” con troppa Red Bull in vena…
Ma anche in quelle “condizioni” spesso era sempre lo Staley che abbiamo amato.

Rispondi
pipphellas

carissimo! assolutamente….Staley probabilmente sta cantando anche adesso…per lui era naturale quell’estensione vocale, un’interpretazione e un sentimento unici. Una sensibilità che purtroppo non ha retto al successo (e alla perdita della fidanzata). Sapeva benissimo sarebbe andata a finire così ma ormai non era più in grado di uscirne. E i testi delle sue canzoni lo spiegano. L’unplugged ad MTV è di una bellezza straziante (superiore a quello dei Nirvana) e l’album Above, del supergruppo Mad Season, è un pugno nello stomaco che nonostante tutto si ascolterebbe all’infinito.

Rispondi
Gazza

Caro PippHellas, sottoscrivo tutto.
Non per farmi i caTzi tuoi, ma quanti anni hai?
Te lo chiedo perchè ricordo ancora quando comprai ABOVE trent’anni fa.
Non avevo mai amato i cosiddetti “supergruppi” (eccezione Temple of the Dog) ed ero curioso di quella miscela dei Mad Season.
Sorpresa: nessuno imitava se stesso nei gruppi di appartenenza.
Ho appena finito di ascoltarlo e, sebbene meno conosciuto e “famoso” dei Temple of the Dog, sono un altro diamante unico e isolato.
Chi non conoscesse ABOVE (album solitario) e ami i gruppi & voci di cui stiamo ciacolando, possedendo Spotify lo metta subito in libreria.
Stupefacente la nenia di chiusura – ALL ALLONE – con queste DUE sole parole su un testo che, letto tradotto, lo trasforma in ciò che non è.

Rispondi
pipphellas

😀 44 primavere alle spalle! Ho scoperto il grunge relativamente tardi ad essere onesto (Nirvana a parte che nell’adolescenza manco mi piacevano particolarmente). Tuttavia una volta riaperto quasi casualmente Jar of Flies (qualcosa come 15 anni fa) mi sono detto…”ma cosa ca**o hai ascoltato finora?” e da quel momento totalmente assuefatto (tanto per rimanere in tema). Temple of the Dog è un altro capolavoro (tra l’altro i Timoria, con Pedrini e Renga, provarono in qualche live a replicare Cantrell e Vedder… nice try! :D) ma il mood creato da Above è unico. Visto che parliamo di AIC e Mad Season colgo l’occasione per introdurre anche gli Screaming Trees (Mark Lanegan bisogna ascoltarlo almeno una volta nella vita 😉 ). Un piacere queste chiacchiere, grazie 🙂 Diego

Rispondi
Vox

Grande Capo Gazza, sbaglio o da qualche parte ho letto che il tuo usignolo preferito era il compianto Cornell??

Rispondi
Federico

Mancherebbero Scott Weiland e Mike Patton,…e credo altri ancora che sfuggono ora alla memoria traballante..

Rispondi
Gazza

Fede, se mettiamo gli Stone Temple Pilots e i Faith no More, degnissimi, non all’altezza dei citati, Stone Pilots a parte, ne dimenticheremmo di più significativi.
Opinione discutibile.

Rispondi
Stormy Daniels

Boss, mi permetti di lanciare un piccolo referendum per chiedere se The Temple of Dog è uno dei migliori, se non il migliore, nel suo genere ovviamente.
Ciao e chi pensava che il Gazza fosse un patito esperto Grunge?!

Rispondi
Gazza

Che onore avere la biondaccia che spero mandi in galera il tronfio “capello arancia”, gran capo Trumph della tribù di nativi misti americani dei “Chalth trones Shhhhit”.
TEMPLE OF THE DOG è quello che si dice un “unicum”.
La gemma solitaria di una corona regale.
Capolavoro improvvisato di sicuro.
Un referendum ?
Non proibito, ma credo che chiunque l’abbia ascoltato, oggi con Spotyfi et similia lo si può ascoltare dopo trent’anni, non abbia dubbi.
Io ho ancora il dvd che mi suggerì il mitico Beppe baffo Sattin, del sempre rimpianto negozio R & J Emporio di Via Flangini.
Indimenticato ritrovo di noi mentecatti di Rock et similia

Rispondi
Gazza

Ricordo che nel precedente non Topic ci sono i commenti di
Schetch
Kavaz
France
Il “sistema” non mi permette di trasferirli qui.
Me ne scuso.

Rispondi
Gazza

schetch
Maggio 4th, 2024

“Canta come un usignolo” dice il detto. Ma questo lo vedo associato di più ai cantanti lirici, ai quali, durante i loro virtuosismi canori, io fatico a capirne i testi se non li leggo.. può però essere che sia un mio problema. E non voglio nemmeno dire che siano fastidiosi come il volatile 😉!
Sicuramente non lo è Vedder!

Rispondi
Gazza

Kavaz
Maggio 5th, 2024

A me la mattina piacciono di più gli uccellini, i merli soprattutto. Si svegliano presto e con una gran voglia di fare casino! La sera la penso più come te. Anche perché, per quanto mi riguarda, la scelta è facile. Ho un assiolo (una civetta che non ce l’ha fatta!) che canta dal primo buio con la fantasia di un antifurto monotono. Inevitabile metter su un disco dei Pearl Jam per non sentirlo!!!

Rispondi
Gazza

ilFrance
Maggio 7th, 2024

Opinioni su Dark Matter, il nuovo album dei nostri?
Se non lo ha già visto le consiglio di cercare su youtube l’intervista con Howard Stern, Eddie apparirà un po’ imbolsito ma la sua voce rimane incredibile, anche quando non canta e racconta gustosi aneddoti

Rispondi
Gazza

Ciao France e ben ritrovato dopo un bel tot.
DARK MATTER non sarà certo un “indimenticabile”.
Prova tuttavia ad immaginare se fosse il primo album di un nuovo gruppo…
Si griderebbe di una nuova e strepitosa Band.
Eddie e soci ci hanno abituato troppo bene.
Per fortuna.

Rispondi
ilFrance

a questo elenco ci aggiungerei Michael Stipe, più per analogia temporale che musicale, ma la sua è l’unica voce che a tratti preferisco a quella di Eddie, e i REM li amo tanto quanto i Pearl Jam
e poi Billy Corgan, voce che non si può certo definire bella, ma mio dio le emozioni che sa esprimere..

Rispondi
Gazza

Caro France, io credo che un “musicofilo vero” non possa mai dire “non mi piace quel disco o quel gruppo” prima di non averli ascoltati e riascoltati.
Per anni non ho amato Corgan e gli Smashing.
Dopo oltre trent’anni con fermo che la voce di Corgan non mi sconficchera.
Ma, ma, SIAMESE DREAM e MELLON COLLIE… dopo oltre tre decadi sono tosti e ben cotti.
Significa che furono bene e maniacalmente ispirati nella loro composizione.
Ma Corgan ha un’intelligenza incomparabile con la sua voce.
A favore dell’intelligenza. 😀

Rispondi
Gazza

I R.E.M., amati nei loro primi albums, poi ascoltati per rispetto della loro serietà e intelligenza (e daghela co sta inteligenSa…).

Rispondi
schetch

Oltre a quelli che hai citato, caro Gazza, vedo che la combriccola ultra preparata ne ha indicati altri di puro riferimento, come @ilFrance.
Credo che a ridosso di quegli anni diciamo dalla metà degli ’80 fino a fine ’90 ci sia stata una sorta di urlo generale, direi perfino passionale, di malessere della società (l’eroina era ancora molto in voga), che ha dato vita quel fenomeno straordinario che è nato a Seattle ( a nessuno di costoro piace la definizione “grunge” ma tant’è..)
Mi piacerebbe fosse successo ora, allo stato di una geopolitica guerrafondaia in cui ci troviamo senza nemmeno rendersene conto: non oso immaginare cosa ne sarebbe uscito… invece ci sorbiamo dosi enormi di autotune.

P.S. metto i miei 5 cent e chiedo allo stesso tempo: perchè Cobain viene “estromesso” dal gruppone?

Rispondi
Gazza

Schetch, come sempre puntuale.
1) “l’autotune” è una supposta da un chilo che dovrebbero ficcarsela nella custodia rettale!
2) Allora COBAIN… , non è stata una dimenticanza.
Indubbiamente con veridicità sono considerati i creatori della SCENA detta “grunge”, ma per una volta, OPINIONE PERSONALISSIMA E INVOLONTARIAMENTE PROVOCATORIA, sono i “figli” che hanno mangiato il Conte Ugolino.

Rispondi
schetch

Il discone “Temple Of The Dog” è un discone non c’è dubbio alcuno, MA , e credo abbiano ragione di non volere appiopparsi l’etichetta “grunge”, tutto sommato è un disco blues, a tratti soul-blues, con delle belle iniezioni di chitarre ruggenti senza tanti virtuosismi e assoli vari, come il “grunge” vuole. Altro esempio di un “grunge” solo nella parola è, che mi viene in mente, la stupenda “Rotten Apple”. Ecco io li trovo prog, invece.
Per contro il suono dei Porcupine Tree ( che sono definiti una prog. band) della seconda generazione che vira al metal, hanno dei tappeti di tastiere di un certo Barbieri che li rendono Floydeggianti ma anche qui ci sono delle influenze marcate di “grunge” e spesso anche.
I Nirvana, sempre secondo il mio orecchio/gulliver, li trovo i PIU’ “grunge” di tutti sebbene come dice Gazza, abbiano creato un mostro con le loro mani e il mostro se li è mangiati!
Quindi il “grunge” è prog? Boh.. oddio mi sono ingarbugliato :-))

Rispondi
 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

code