Roberto Equivo è un interno di centrocampo, molto sinistro.
Talmente sinistro da sembrare quasi destro.
Si tratta di un chiaro equivoco che però crea una certa confusione, non c’è che dire.
Nessuno lo aveva mai sentito nominare prima, ragion per cui, qui a verona, era tutto un domandarsi “…ma Equivo ci?!…e dandocasssovienlo?…”.
Siamo, in grado di continuare la splendida tradizione degli “scoopz” di Telenuovo, versante Verona ( Padova è solo un espressione geografica, fonte Metternich che, in quanto facente di nome Klemens “il clemente”, omettette di parlare di Vicenza).
– E Venezia?
– E’ triste, mollto triiste (fonte Aznavour, che di nome fa Charles, come il poro John, centro-avanti della Juve negli anni a cavallo (?) dei ’50-’60, che veniva definito “il gigante buono”, che per usare l’attributo “buono” per uno juventino ci vuole solo il pane – da lì l’espressione “è buono come un tozzo di pane”).
Sì, maa…Roberto Equivo?
Ah sì, che sbadato (privo di badante-n.d.g.) che sono, mi dimenticavo lo scoopz. Dunque Roberto Equivo viene dalle “giovanili” del Perdas de Fogu, però calcisticamente cresciuto nel Patagonia Fubòl Club, versante cileno perchè gli argentini ce li abbiamo già.
Poichè l’età media degli abitanti di Perdas de Fogu è di anni 57.4, l’espressione “proveniente dalle giovanili” va presa con un po’ di tolleranza, altrimenti si diventa estremisti-integralisti e non sta bene, proprio non sta bene (e si vede pure).
😎
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