Ma allora ditelo cock!
Devo aver letto da qualche parte (noto quotidiano italiano) che uno dei pochi incrementi, percentualmente significativi, della produzione industriale italiana e mondiale, e quella degli aerei personali, detti volgarmente jet.
Ma non siamo in crisi?
Ahhhn, alora el g’à resòn el Prof. Titari, noto economista del me Bar Cameno, ch’è uso tormentare tutti noi avventori col suo testo fondamentale: “I Siori i g’à solo crisi de emosioni” (Ed. Tipografia Sciòpeto, 1969- quinta ristampa).
Personalmente non ho elementi esaustivi per supportare le tesi del “noto quotidiano”, qualcuna in più per quelle del Prof. Titari.
Ma non mi dilungo.
So solo che Domenica scorsa, andando a peote in direzione del Marcantonio Bentegodi, ho visto un omo, più o meno della mia età (e configurazione fisica), scendere da una Porsche ultimo modello con non poca fatica: tre tentativi di slancio corporeo per uscire dall’abitacolo della vettura.
A quel punto mi sono detto, vuoi per autoconsolazione, vuoi perchè personalmente scelgo d’essere ridicolo solo quando voglio, che già mi infastidisce fare lo sborone col mio Burgman 400, che io un Jet non me lo comprerei mai!
Anzi, se la Moto Guzzi, che ha pure un nome beneaugurante che non disturbaaanzi, rimettesse in produzione il mitico “Galletto” (Guzzi si abbina da dio al gallo-rooster-arrappato-n.d.g), color crema, da noi ciòfani chiamata a suo tempo “la moto dei veciòti”, me la comprerei subito.
E’ una questione di update and suitable instrument to move, correlata alla panza, alla riduzione (graduale) di nimbleness, ed all’affievolirsi della appetibilità sessuale da conformazione anziano-classica, che NON VA FORZATA! con simboli attrattivi moralmente degradanti.
Uè, cari lettori, guardate che la penso davvero così.
Dick!
😎
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