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Marco Porcio Catòne detto il TONSORE…

In verità sarebbe il Censore, ma il titolo non è poi così astruso.
La “tonsura” è l’azione di tagliare (i capelli), ma mentre nel rito religioso era un atto di elevazione dell’aspirante chierico, oggi i “tagli” hanno altre finalità.
Me ne vengono in mente di tre tipi: la censura religiosa, la censura politica e quella sociale (libri, film, informazione).
La censura politica mi pare gobalmente la più intollerabile, quella religiosa appartiene ad un mondo a sè, quella sociale è quella che si puo “combattere” da cittadini.
Il paradossso è che su quella politica, le leggi vigenti hanno poca o nulla influenza (i politici tutti tendono a crearsi una morale parallela a quella che esiste per tutti i cittadini, e se la gestiscono a piacere.
La legge è invece è inflessibile, in materia di censura, sui cittadini.
Le cose fortunatamente sono cambiate un bel po’ per un certo (trentennale) lasso di tempo, ma intuisco una strana voglia di tornare “ai bei tempi” nei quali bastava che un cittadino UNO! si sentisse offeso nella SUA morale, faceva una denuncia ed un film veniva ritirato dalle sale (sui libri non ho informazioni).
Fatto accaduto:
Era il 1971, passeggiavo sul Liston col compianto Prof. Claudio M., apprezzato insegnante di Greco e Filosofia al Liceo Maffei, l’uomo, l’amico, il profe che più ho stimato e amato nella mia vita.
Un “maestro” suo malgrado (si infufava quando glielo dicevano).
Al Cinema Rivoli davano “I DIAVOLI” di Ken Russell.
Glielo propongo e lui accetta.
Facciamo i biglietti del primo spettacolo alle 15, entriamo in sala, siamo solo noi due.
Passa un buon quarto d’ora e il film non parte.
Di lì a poco arriva la “maschera” che con un po’ d’imbarazzo ci avverte che il film non sarà proiettato in quanto è stato sequestrato per OLTRAGGIO AL PUDORE E AI SENTIMENTI RELIGIOSI DEI CITTADINI!!??!!
Ci siamo guardati allibiti: un Sociologo ed un Filosofo venivano protetti (????) nella loro morale, probabilmente turbabile, dal Sig. Tano Buleghin da Vangadizza (nome di fantasia-n.d.g.)
Dovrei invitarvi a cercare la sceneggiatura del film, ma vi semplifico le scene (simboliche) incriminate: ambiente un convento di suore, qualcuna avverte l’ASTINENZA della carne (corpo) e in DUE rapide scene si masturba con un crocefisso e (mi pare) con un femore d’una reliquia.
Scena oggettivamente forte, ma oggettivamente pertinente nel dispiegarsi del film.
Claudio era furibondo ed io al seguito, scrivemmo una lettera al magistrato che aveva sequestrato il film (non fummo i soli).
La cosa avvenne in tutta Italia ed il film fu dissequestrato.
Sceneggiatura, pellicola, messaggio filmico ORRORE.
La pedofilia in ambito religioso, se non arrivava Papa Francesco sarebbe rimasta insabbiata, censurata, ma nel senso che…NON ESISTEVA.
Per ora la chiudo così: un maggiorenne che ha la facoltà di sposarsi e fare figli e figlie, che talora violenta o manda a battere, un maggiorenne che ha la “facoltà” (??) di ammazzare la fidanzata o la moglie o di picchiarla a sangue, può essere turbato dal film “I Diavoli” o da un libro, cretino, come “50 sfumature di grigio”?
O è altro che lo turba, non lo CENSURA, e indirettamente lo “autorizza” all’abominio?
E per voi cosa può essere, perchè io lo so.

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