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RICORDATI DI ME? E PERCHE’ MAI

Non ho alcun dubbio che i grandi e meno grandi eventi della storia degli uomini e del mondo non animale DEVONO essere ricordati.
Lo considero un assioma, non ha bisogno d’essere dimostrato.
Ma per il singolo comune mortale, non poeta, non filosofo, non maestro civico, non artista, è davvero cosi importante l’essere ricordati?
Mi pongo il quesito perchè mi sembra che per me, in quanto me stesso, non abbia un grande significato.
Io sono moderatamente orgoglioso della mia esistenza, assolutamente privo di nostalgie, sento che quel che ho fatto, e sottoposto a forte revisione, andava fatto ed l’ho fatto.
Rimangono fuori “briciole”.
E’ una domanda che mi sono riproposto – non è la prima volta – dopo aver visto una sessantina di film Western in due mesi.
Me ne mancano altrettanti, questi vanno dal 1940 al 2015.
In molti, dei migliori, vengono ripetute, da protagonisti di secondo piano, frasi come questa:
– …speriamo che se mi faranno fuori, il MIO NOME venga scritto CORRETTAMENTE sui giornali…;
– …quando la gente passerà di qui FATE il mio nome, visto che tra non molto morirò…;
– …un moribondo, con l’ultimo fiato in corpo, “DITE alla gente che io ho conosciuto XY, che ho bevuto e cavalcato con lui…
Di altri ho dimenticato di prendere appunti (mannaggia alla mia memoria, vecchia ma non ancora obsoleta).
Per quanto mi riguarda, mi interessa solo che venga ricordato, nel tempo che sarà, solo quello che di “buono” ho (forse) trasmesso qua e là.
Il mio nome, autorale ma poco autorevole, non ha nessuna importanza.
Che ne pensate?

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