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DAMNATIO MEMORIAE

Da non intendersi alla Latina di Roma Antica, dove venivano cancellati per sempre gli atti, gli scritti e quant’altro delle “celebrità” dichiarate indegne.
No, l’ho solo presa in prestito per fare l’erudito di mezza vigogna o bigogna (se qualche under ’50 sapesse il significato di queste ultime due parole, sarebbe un cliente onorato-n.d.g).
Torniamo indietro.
Utilizzo alcune lontanissime reminiscenze di studio per ricordare che Sigismondo Freud fu il primo a teorizzare il principio della RIMOZIONE CEREBRALE, cioè portare uno sgradevole evento dalla coscienza vigile all’inconscio.
Senza quel meccanismo NESSUN essere pensante potrebbe vivere sanamente a lungo, tale è la pesantezza del vivere quotidiano.
Per inciso e per i vecchi lettori affezionati, che si ricordassero uno dei primi Topic, quella di Freud fu una “serendipity-serendipità” (vedi wiki), perchè lui stava studiando L’ISTERIA e si imbattè in quel fenomeno, fondamentale come pochi altri per lo studio della psiche.
Preciso: bisogna avere un cranio grosso e adeguato per imbattersi in una “serendipità” di quel genere, non è pura casualità insomma.
Tuttavia, come una sorta di animali cerebro-ruminanti, nel corso del tempo, nei sogni, o nei momenti dove ci sentiamo “forti e pronti”, possiamo eseguire la contro-RIMOZIONE, sperando in una sana metabolizzazione degli eventi personali o esogeni (che vengono da fuori) che ci hanno a suo tempo turbato duramente.
Fine del “bignamino” freudiano (impreciso ‘na cifra, ma tant’è).
Ecco, io, dico io, purtroppo, sono invece un DANNATO DELLA MEMORIA, ricordo con piena lucidità (che viene sempre un po’ “aggiustata”) tutti gli eventi negativi, sia direttamente personali, sia quelli politici e sociali esterni.
Dimentico facilmente solo piccole e medie trogliatine, tipo nomi associati ad un viso e giù di lì.
Si tratta di una “Dannazione” recente, diciamo da dieci anni a questa parte, e pesa.
Cazzo se pesa.
Alla domanda che mi rivolse un amico, uno dei più noti psicanalisti di Verona, durante una cena fu: “…ma tu vorresti dimenticarli?”
La risposta subitanea fu un NO chiaro e cosciente (come tutti i psicanalisti non battè ciglio, mai capito se questa sia una tecnica che insegnano loro).
Questo Topic è in parte collegato al precedente.

P.S.:
Per coloro che qui gentilmente frequentano, vorrei precisare che, in compagnia, sono mica un musone schiacciato dai ricordi e dal peso del mondo come un Atlante ricurvo: sono anche spiritoso, chiaccherone, talora un po’ cazzone (raro…), curioso di novità o di cose che mi sono sfuggite ed altri commensali invece conoscono, e così via.
Ma resto pur sempre un “dannato della memoria” (escluso QUALSIASI evento calcistico, Scudetto compreso – ma quest’ultimo è uno scherzo – perchè non sapevo come concludere).
🙂

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