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METAMORFOSI

Alla fine le parole mnemoniche sono servite, in particolare (Gregor) SAMSA, l’uomo che si risveglia trasformatosi nel frattempo in scarafaggio, nella Metamorfosi di F.Kafka.
Qui deve aver giocato molto un mio incubo non dissimile, pensando ad una vittoria elettorale di Donald Trump, altra figura per certi versi “kafkiana”.
Ritengo che solo quelli del “e chissenefrega o del questo o quella pari son” non siano preoccupati da una possibile vittoria di Trump, dalle negativa conseguenze non tutte analizzate, fino al competamento – in negativo – della METAMORFOSI della Democrazia Americana ( per altro da tempo in precaria salute).
Le Metamorfosi nelle piante e negli animali sono molto evidenti, non occorre essere botanici o entomologi esperti per vedere e , talora capirne le mutazioni.
Sono le “metamorfosi” degli umani ad essere spesso impenetrabili, essendo nella quasi totalità a livello psichico.
Per quanto mi riguarda, “mi me tendo”, me controllo, cerco le connessioni (specie quelle annotate) con quanto e cosa pensavo un tempo e cosa penso oggi.
Fortunatamente, anche ascoltando chi mi ha conosciuto in tempi passati e mi giudica, i “delta” delle mie equazioni mentali sono ancora o positive o uguali a zero.
Questo forse e perchè sono un tipo abbastanza “quadrato”, e chiunque sa che qualsiasi numero negativo elevato al quadrato ne da uno positivo.
Ma ho anch’io le “mie” perchè la testa non funziona matematicamente di fronte agli eventi dell’esistenza.
Io talora “ondeggio” nella mia mente e nei miei pensieri, la matematica non “ondeggia”.

E così arriviamo al mio ultimo – imprevisto – “turbamento”.
Mi sono imbattuto, magari con superficialità, nelle METAMORFOSI di Ovidio, in un concetto interpretativo (abusivo?) di alcune sue affermazioni ed in un evento descritto da Ovidio stesso.
La prima: in alcune parti il Poeta sembra afferire agli umani una natura inquieta – e fin qui niente di nuovo neanche per uno “quadrato”- però poi sembra asserire che “gli umani, creature tormentate, trovano nel TRASFORMARSI l’unica via d’uscita a fronte di una situazione impossibile, ad una passione assurda; divenire “altra cosa” rispetto ad una realtà divenuta intollerabile, quegli umani trovano il loro riscatto”.
Hoddhio no!
Oppure sì.
Ma per quali fatti, per quali realtà, e come fanno le REALTA’ ad essere più d’una?
In soggettiva? ah beh allora ciascuno può “salvarsi”.
Seconda:
La Sibilla Cumana, ma potrebbe valere per ognuno se il poeta non avesse aggiunto donna “bellissima” (e lì sul bellissima/o cominciamo ad essere pochetti), aveva fatto innamorareil dio Apollo (ma potrebbe essere anche una dea), e il dio/dea era arrivato ad offrirle qualsiasi cosa pur di starle accanto.
“Apollo7(Venere) mi disse: “esprimi qualsiasi desiderio ed esso sarà esaudito”
“Sibilla7(Sibillo): io presi un pugno di sabbia e gli chiesi che mi fossero concessi tanti anni di vita per quanti granelli fossero il esso contenuti”
“Sciocca/o, MI DIMENTICAI DI CHIEDERE CHE GLI ANNI FOSSERO DI GIOVINEZZA”.
😐

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