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TOTTI, UN 10 PER IL LOTTO

Non mi permetto certo di giudicare il calciatore Francesco Totti: un campione grande, grandissimo, unico; fate voi.
Scontato l’entusiasmo dei tifosi. Un po’ sorprendete che anche tutti i media e i commentatori lo trattino da ultimo Re di Roma, da Pontefice del calcio. Con tutte queste celebrazioni melense, mi pare che un distinguo, una critica, possano starci. La critica a quel mitico numero dieci messo a disposizione del 10eLotto. La critica a Totti che si fa pagare profumatamente anche per fare lo sponsor al gioco d’azzardo. (E non è l’unico calciatore, ex calciatore, sportivo, che si presta).
Non c’è praticamente persona benestante che butti via soldi con l’azzardo. Comprensibilmente sono le persone comuni, i più poveri e disagiati, a sognare un facile guadagno, una pioggia o pioggerellina di soldi. Quindi – per dirla alla Camusso – il gioco d’azzardo è la forma più vergognosa di sfruttamento dei lavoratori, dei pensionati, degli indigenti.
E’ una presa per i fondelli la frasuccia letta di corsa alla fine di ogni spot “il gioco nuoce ai minori e può indurre dipendenza”. L’azzardo nuoce a tutti. E induce matematicamente la dipendenza: ormai abbiamo più ludopatici, che tossici, che alcolisti.
Giustamente è stata vietata la pubblicità del fumo perché “nuoce gravemente alla salute”. Quella del gioco d’azzardo invece, in ogni sua forma, dilaga su tutte le reti televisive e la carta stampata.
Cosa si aspetta a vietarla tassativamente?
I sindaci, che sono a contatto con i cittadini e i loro problemi, fanno qual che possono: divieto che le slot stiano a meno di 500, a meno di 1.000 metri da scuole, parrocchie, centri sportivi; orari limitati per le sale gioco. Ma, anche scomparissero tutte, il gioco d’azzardo ormai dilaga pure in rete: persone di ogni età che puntano e gettano via soldi col cellulare.
Sacrosanto, ovviamente, pretendere che vengano cancellati dalla rete i video che inneggiano alla Jihad. Ma non sono gli unici video virali che andrebbero ad ogni costo censurati.
Tornando a Francesco Totti ieri, al momento dell’addio alla Roma, ha pianto e confessato “adesso ho paura!”. Paura di cosa? Di non fare più i soldi come sponsor del 10eLotto sulla pelle di chi di soldi ne ha infinitamente meno di lui? Ed in cambio ha ansie per il proprio futuro ben più giustificate rispetto al Pupone…

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