Torna al blog

LA VITA REALE NON È LO STADIO (MA C’È CHI ANCORA FINGE DI NON CAPIRLO)

Ma davvero stiamo parlando da due giorni di uno striscione? Leggo editoriali, commenti, discussioni di una banalità sconcertante. Le solite chiose strumentali: da un lato gli attacchi frontali (e scontati) dei mass media e politici nazionali; dall’altro le consuete contorsioni retoriche dei nostri, tra esclamazioni piagnone: “Verona non è questa” (ma va? grazie, se non ce lo dicevi mica lo sapevamo); e code di paglia paracule: “Condanno ma non gettiamo fango” (il cerchiobottismo di chi vuole apparire ma senza scontentare nessuno) eccetera eccetera. Ha parlato persino quel nostro parlamentare che si era fatto immortalare in mutande sui social…

Dicotomie sterili, che non aggiungono e tolgono nulla al cuore della questione: se dei buontemponi (mica penserete che davvero vogliano bombardare chissà chi…) pensando di essere simpatici la fanno fuori dal vaso, perché siamo così banali e conformisti da rincorrerli? Solita politica, dove ognuno difende il suo orto. Solito giornalismo pigro, con il pilota automatico, che insegue e mette in pagina il nulla, senza pensiero e senza discernimento. Alla fine, diciamocelo, fuori da ogni ipocrisia, del fatto in sé frega niente a nessuno: conta parlare di se stessi e rallegrarsi di quando noi siamo civili rispetto a quell’orribile striscione (ma va?), buttandoci dentro anche quel che non c’entra nulla, ma ci pulisce la coscienza: l’aiuto ai profughi, il volontariato, la bontà eccetera.

Quando impareremo (in primis come categoria) a non rincorrere i social? Quando capiremo di non dare importanza alle idiozie? Quando faremo un bagno di realtà (e di umiltà cronistica, anche) e finalmente prenderemo atto che fuori dalle “cose da stadio”, anche quelle più pesanti e ignobili (lo striscione), la gente si ama o si sta sul cazzo a prescindere dalla carta d’identità? Che il mondo reale non è lo stadio? Che anche un veronese ama il genio di Troisi o la grandezza di Totò, legge Scurati o De Crescenzo, trova spassoso l’avvocato Malinconico di Da Silva, va a teatro a riscoprire Eduardo, come un napoletano e milioni di altre persone nel Paese? Che fuori dalle “cose da stadio” veronesi e napoletani, magari colleghi di lavoro, amici, cognati, una birra insieme se la fanno? Quando la pianteremo di creare falsi contrasti e di proiettare la nicchia “stadio” alla vita?

Il mondo reale è già più avanti di queste contrapposizioni. Non ha tempo per queste masturbazioni identitarie. Torniamo sulla terra?

28 commenti - 4.260 visite Commenta

paperinik

…non mi addentro e non entro nel merito. Però sono in zona (quasi… molto quasi) franca da tanti anni…Non sempre le cose si sono coniugate nella vita reale. Anzi. E non parlo solo di me, a mia esperienza….
Anche vero che come sempre, c’è un po’ di tutto. E talvolta capita una buona chiacchierata senza astio, o anche un rapporto accettabile in qualche caso.
Insomma, starei all’incirca nel mezzo rispetto al tuo pensiero..
Ma ci sono profonde questioni “irrisolte” e complesse che si trascinano da tempi remoti. E che c’entrano solo in parte col discorso veronesi e napoletani. Per me.

Rispondi
ARTURO

Bravissimo Francesco finalmente un articolo sulla questione Striscione con la A maiuscola. Complimenti.

Rispondi
bardamu

Se fosse come dici tu, caro Francesco, sarebbe solo una “pinzillacchera”, per dirla alla Totò.
Invece la questione è molto più grave.
Perché ci sono dei professionisti dei media che non aspettano altro che qualcuno la faccia appena fuori dal vaso in una città che dal punto di vista del ritorno economico pubblicitario conta poco, rispetto alle grandi platee strisciate, romane e napoletane, per scatenare una campagna che fa gioco perché fa “vendere” in quelle grandi platee.
C’è malafede e premeditazione, altro che banalità.
Ma ci siamo già dimenticati il putiferio per ululati inventati a Balotelli pochi anni fa, per poi scoprire, solo a Verona perché nei media nazionali la notizia non è stata ovviamente data, che l’unico autore di un ululato era un foggiano di passaggio?
Anche di quello si occuparono come prima notizia i tg nazionali.
Se ne potrebbero citare di esempi, dal caso Marsiglia in poi, ma non ne vale la pena.
Purtroppo ci dobbiamo rassegnare.
Non abbiamo la forza per poter competere quando scendono in campo le corazzate dell’informazione nazionale.
Limitiamoci a spernacchiarli tra di noi.
Quello che ferisce di più è che non mancano mai dei concittadini sciacalli che in questi casi si accodano volentieri ai bombardamenti “stranieri”.
Ecco, questi figuri repellenti andrebbero giustamente bacchettati visto che almeno in città la nostra voce si può far sentire.

Rispondi
Hellas1971

Di quello striscione c’è una solo foto, Se guardate le varie foto in rete noterete che la foto è sempre quella. Non c’è alcun video di quello striscione. Solo una foto.
E’ stato veramente esposto e per quanto tempo o è opera di photoshop? Se iniziamo ad andar dietro a queste cose non è più finita, si possono far girare striscioni veri o presunti all’infinito.

Rispondi
Tex67

Complimenti, Francesco. I tuoi articoli non sono mai scontati o leziosi. Riesci sempre a discernere ciò che è marginale da ciò che invece è essenziale, fondamentale. Guardi i fatti anche da altri punti di vista, a conferma di una apertura mentale e arguzia non comune. È sempre un piacere leggerti. Continua così.

Rispondi
Solohellas

Bravo Francesco ottimo articolo. Hai ragione…..si sta facendo lo sbaglio di utilizzare il calcio come pedina mediatica . Si conoscono da decenni le tensioni ….ma nessuno ammetterà mai l’origine…la fonte di tutto questo. Gli striscioni i cori sentiti da anni sono solo frutto di una politica ,da secoli, sbagliata e subdola. Pure io gioisco e mi incaxxo per una partita, sarei falso a dire il contrario, ma dura 5 minuti. Di sicuro non penso minimamente di scendere in strada e fare violenze. Sicuramente andrei a bere una birra con chiunque….ciò non toglie al mio pensiero la conferma che siamo comunque “diversi”. Non so chi sia il migliore o il peggiore ma restiamo comunque due realtà diverse. In questi casi la politica dovrebbe smorzare i toni , non trovare il modo di aumentare le tensioni. Ci fanno ricadere nell’errore di dire….lo fanno loro lo facciamo pure noi….ma poi i risultati sono diversi. Il colpevole è sempre uno. La legge non è uguale per tutti….bisognerebbe solo essere intelligenti a non cadere in provocazioni. La crepa però continua ad aumentare…..e la cosa triste è che i sapientoni (lo fanno da decenni)usano certi avvenimenti per portare ancora più tensioni…..poi parlano di pace unione ed altre mink….. Bastava vietare la trasferta in questo caso….ma lo striscione era già li…..pronto a generare il caos. Spero che un giorno il calcio abbia l’importanza che deve avere il calcio….e che la politica riesca a percepire quali sono i veri problemi…..senza la sciarpa da ultrà nascosta sotto il doppiopetto blu. (Forse pensano che 40 mt di stoffa possano pulire tutta la m…. che in questi anni hanno generato!!!!?????). Sempre e solo forza Hellas.

Rispondi
ak47

Nulla da eccepire però aggiungo. Passi la stampa nazionale è 40 anni che è prevenuta contro di noi ma che anche Telenuovo si accodi questo no e mi spiego. Francesco sai dirmi perchè non hanno pubblicato sul sito la foto ed il video che ho mandato ieri via wap? un video dell’arrivo dei “civilissimi partenopei” ed iloro folklorisitici canti e la foto dello striscione su Verona Perchè lo striscione della curva è odio mentre “Forza Corona stermina Verona” è folklore?
No questa non è informazione è manipolazione mirata.
perchè da quando i butei vanno in trasferta a Napoli se va bene entrano nel secondo tempo ( è truffa hanno pagato un biglietto) ma queste cose non si dicono.
mi dispiace mi sono stancato. O è folklore per tutti o è odio per tutti. Basta con questa sindrome da Pulcinella, da alligatori che piangono a pancia piena.
Già abbiamo una società che ha fatto del profilo basso il più grosso danno alla tifoseria se anche la stampa locale si adegua e non la dice fa proprio la voglia di smettere ed andare al teatro la domenica che amarezza
un saluto
ad maiora
ak 47

Rispondi
ak47

Gentile Fabio, se si riferisce a me è scontato quello che Lei dice ed ovviamente io non godo per la guerra; io ho posto l’accento che non accetto più su questa storia della rivalità tra veronesi e napoletani i brutti sporchi e cattivi stiano da una parte e le vittime dall’altra e se lo devo digerire dalla stampa nazionale, non lo accetto e mi fa schifo che lo facciano i media della mia città
un saluto

Rispondi
Guglielmo

Toh, un giornalista che timidamente e flebilmente si discosta dal pensiero unico perbenista, uniformante, moralizzante.
C’è ancora vita oltre il muro della menzogna!
Bardamu scrive “C’è malafede e premeditazione, altro che banalità”.
Ecco, avrei preferito un articolo giornalistico di indagine, che indagasse e proponesse spunti di riflessione sulle storica sistematicità con cui scatta la macchina del fango a senso unico nei nostri confronti, talvolta distorcendo i fatti, talvolta omettendoli (vedi post ak47).
Perchè è innegabile che da 40 anni, solo nei nostri confronti, si applichi sistematicamente la solita vigliacca infame tattica mediatica. Ci sarà un motivo!? Cos’è che da fastidio della nostra tifoseria? Qual’ è l’accusa più ricorrente? Cos’è che ci distingue da tutte le altre tifoserie immuni al flagello, quasi tutte schierate a dx, quasi tutte contenenti frange neo-naziste, quasi tutte insultanti balotelli – i napoletani – il negro avversario (ma non il proprio)?
Io la butto li, sono solo opinioni personali e opinabili, ma avrebbe dovuto farlo chi ha proposto l’articolo.
….Il modello sociale che rappresenta la ns. tifoseria è identitario, aggregante, ancorato a valori e tradizioni, giusti o sbagliati che siano.
Diversamente, il modello sociale che attualmente si cerca di imporre è il contrario: disgregazione dei valori fondanti (famiglia, tradizioni, identità culturale, ecc), proponendo gender, individualità, sessualità arcobaleno, immigrazione clandestina ed incontrollata (esclusi i profughi), un meticciato apolide, e tutto quello che propone la società OPEN, super finanziata e politicamente protetta.
E mi fermo qui, potremmo discutere per giorni.
L’accusa è: RAZZISMO!!!
ma non è vero, il loro problema è che noi siamo……FORT ALAMO!
….e in quel soli contro tutti, con tutti non si intendono solo gli ultras avversari…..

Rispondi
stefano 50/60

Bngg Guglielmo, e non solo Te……provo a dire la mia cazzatella…..hai presente cosa vuol dire per de benedetti e affini, anche stranieri, aver qui migliaia e migliaia di carne da lavoro a basso prezzo? come quel demente spot di amazon ?…..la tanto criticata civiltà occidentale ci ha permesso, con pregi e difetti, di avere un lavoro…cibo..istruzione pensioni e sanità……e magari anche una dimora ove avere un cesso e una vasca e un bidè……ora tutta questa gente che caritatevolmente viene fatta venire qui, non i profughi, godrà di un miglioramento dell ex stile di vita accettando condizioni e tutto il resto che li faran esistere comunque male…vuotare i continenti per riempire l Italia sarà a solo ed esclusivo vantaggio di tre o quattr potentati che comandano tutto arricchendosi esponenzialmente di più…..presumo d averTi risposto, o almeno lo spero…..fammi sapere, grazie buona giornata e lavoro…

Rispondi
Solohellas

Gentile Signor Fabio…..ha ragione….ma non scordi che c’è gente che associa una tremenda ed assurda guerra ad uno striscione(idiotico ed evitabile). Uno striscione non crea una guerra e purtroppo nemmeno la fa finire…. Si parlava di quello che ha creato uno striscione…..che reputo stupido nell’intenzione….ma assurdo a livello mediatico. Se si pensa che insabbiare problemi reali( e sono tanti ….sia in Italia che nel mondo) parlando in maniera così esplosiva di uno striscione….io mi dissocio. Il problema non è lo striscione …..è che è più facile e criminale creare “malesseri” piuttosto che affrontare la realtà. Certo che usare il gioco del calcio per tutto questo…..è di una bassezza e di una meschinità inqualificabile. Spero che il pallone ,in questo caso, riprenda la sua reale funzione…..sinceramente preferisco ascoltare un qualsiasi giornalista cialtrone esaltare spudoratamente le qualità della sua squadra del cuore che sentire giornalai criminali che come avvoltoi aspettano la carogna…..purtroppo sempre la solita….o solite….da scarnificare con l’appoggio di finti perbenisti con lingua felpata e molto allenata. Distinti saluti. Sempre e solo forza Hellas.

Rispondi
Hellasebasta

Sicuramente in Inghilterra non ci sarebbe stato un solo articolo su questa cosa….chi può vada ad una partita inglese e poi si renderà conto di quanto succede durante le partite inglesi in fatto di cori, ululati e discriminazioni territoriali varie, a dispetto del fatto che l’Inghilterra è considerata una delle patrie più inclusive del mondo. Finisce la partita, birre a fiumi, qualche sganassone qua e là, perdita di qualche incisivo e l’indomani tutti al lavoro, bianchi con neri, cittadini di questa e quell’altra città, e chiusa lì. C’è violenza, sì, senza dubbio, che probabilmente, se non è troppo spinta, viene considerata come fatto circoscritto alla domenica da stadio, non viene esposta a caratteri cubitali su tutte le testate e in TV come da noi. Purtroppo temo che l’enfatizzazione sia un fenomeno molto italiano, e chiaramente i pregressi di alcune tifoserie sono attentamente monitorati da chi intende lo sport alla Varriale, moralizzando e catechizzando a destra e a sinistra salvo poi picchiare la moglie non appena rientra a casa. Verona è sempre monitorata attentamente in modo speciale in tema di discriminazioni e a nessuno frega se capitano molti meno episodi di discriminazione qui che in altre città, se la voce della vincitrice di Masterchef arrivata qui a 14 anni dalla Nigeria in miseria dice che Verona l’ha accolta benissimo, e non è l’unica testimonianza illustre passata in cavalleria. Ormai il marchio ce l’hanno impresso, ma chissenefrega, io sono e sarò sempre comunque orgogliosissimo di essere veronese e supertifoso atavico dell’Hellas.

Rispondi
Marco

Ottima disamina. Purtroppo come in ogni film che si rispetti, qualcuno deve recitare il ruolo del cattivo e far in modo che stia sulle balle a tutti… a prescindere! Verona è un bersaglio facile: città medio-piccola, ma conosciuta abbastanza a livello internazionale, dove le masse non riescono a spostare opinioni ne sui media ne in sede di elezioni, dove i suoi “figli” non potranno mai competere allo stesso livello di chi proviene da realtà più grandi e influenti…. Figurarsi poi sul calcio! Già una volta che abbiamo vinto qualcosa, pare quasi una colpa da espiare, un torto al mondo del calcio che conta che gentilmente ti “ospita” ma solo per partecipare… se provi a mettere in discussione lo status quo, la paghi cara! Ma a noi può anche bastare così, se almeno si venisse trattati dignitosamente. E se proviamo a farla “fuori dal vaso”, ti viene riversato un bailamme mediatico da cineteca! In un mondo dove tutti “si arrangiano”… ha pagato solo il povero Chievo che alla fine aveva rubato solo le caramelle in confronto al resto della banda. Ma fa comodo così: dare l’esempio ammazzando chi non può reagire! E se almeno le cose da calcio, restassero confinate al mondo del calcio, sarebbe già un successo! Se si trasferissero alla vita reale, sarebbe una catastrofe! Questo è il prezzo per avere un pensiero differente dalla lobotomia di massa… cantiamo e portiamo la croce! Da soli…
Un saluto!

Rispondi
Guglielmo

Scrive Barana “Ma davvero stiamo parlando da due giorni di uno striscione?”
Nel frattempo, si è arrivati a tanto, è partita l’interrogazione parlamentare per “intolleranza e istigazione a delinquere con l’aggravante dell’odio razziale”.
1) ODIO RAZZIALE
Ma dove nasce quello che loro definiscono “odio razziale”?
…Io sono nato negli anni 60 in un paesino della provincia veronese, e fin da bambino tutti gli abitanti, in primis mia madre, se buttavo una carta per terra mi apostrofavano: “hei, napoletàn, buta la carta nelle mondissie”! Già per le nostre genti di allora il termine “napoletan” non era un sostantivo ma un aggettivo, indicante una persona che tende ad avere atteggiamenti “insudicianti”. Ora, per me QUESTO NON E’ RAZZISMO, ma diversità culturale, di tradizioni, di modi di vivere e percepire il rapporto con gli altri. Ho conosciuto persone napoletane squisite, distinte, ma in generale “Napoli come modo di vivere” io a pelle non lo sopporto, e certamente non ritengo di appartenere ad una razza diversa o addirittura superiore. Io fischio e spernacchio (uh-uh) Osimhen e Koulibaly perchè giocano nel napoli e non perchè sono negri, se giocassero nell’Hellas gli riserverei lo stesso entusiasmo che riverso su Tameze e Hongla.
Pertanto nessun odio razziale da parte del popolo Veronese (non garantisco per una frangia neo-nazista, presente oramai in tutte le curve), ma fiero sentimento di diversità culturale.
2) ISTIGAZIONE A DELINQUERE
“si tratta di una sorta di incitazione, di istigazione a colpire la città partenopea” dicono i senatori Quagliariello e Ruotolo.
Ma seriamente si può arrivare a pensare di aver incitato ed istigato Putin, tramite uno striscione di carta igienica, a Bombardare napoli? …..”evocando il drammatico conflitto che ormai ha ferito tutta l’Europa”……
In pratica, ci si indigna per la drammaticità degli eventi in Ukraina, MENTRE NEL FRATTEMPO ILLEGALMENTE E SOTTOBANCO SI INVIANO ARMI ad un paese non Nato, triangolando l’invio tramite la Polonia o frammischiando la spedizione tramite aiuti umanitari, come successo all’aereoporto di Pisa dove gli addetti al carico si sono rifiutati di caricare le armi: l’USB sindacale degli addetti al carico ha indetto una manifestazione per Sabato p.v.
Il reato di ISTIGAZIONE A COLPIRE l’italia l’ho ha fatto il nostro ministro degli esteri Di Maio dando del “cane” a Putin, nà roba mai vista…….!! L’ho ha fatto il nostro governo inviando illegalmente armi ad un paese (Ukraina) non alleato ed in guerra contro la Russia.
Ma vi rendete conto che ci stanno trascinando in un conflitto con una potenza nucleare, e che inviando armi il conflitto rischia di estendersi e trascinarsi per anni?
QUESTA E’ LA VERA IPOCRISIA, altro che lo striscione.
perpetrata sulle deboli menti di chi si affida alla propaganda, di chi guarda il TG di Mentana, di chi si affida ai “professionisti dell’informazione”.
p.s.
Lo striscione potrebbe benissimo averlo fatto un funzionario della questura che ci legge per conoscenza, un napoletano, un neo-nazista della curva sud, o magari il buon Vighini per fare “audience”.
Ma dove siamo andati a finire………

Rispondi
Leo

Sottoscrivo in pieno il senso del post: siamo alla deriva più totale.
Una interrogazione parlamentare: a tanto si è arrivati.
E questo mentre la gente non arriva a fine mese, la benzina è a 2,5 € al litro (come el prosecco, tiocanela) e a 2000 km da qui ci sono venti di guerra che stanno cambiando il mondo.
Complimenti quindi ai 2 parlamentari borbonici per la loro interrogazione e a questo sistema di merd@ che glielo consente: bravi, avanti così, sempre centrati sulle cose importanti.

La nausea di Sartre è una situazione di benessere in confronto a ciò che provo.

Rispondi
Marco M

Non nutro alcuna simpatia verso i media di massa e le loro campagne, condivido quanto dici in linea generale. Ciò detto, in riferimento al caso specifico ed a situazioni analoghe, tralasciare che a Verona il tifo organizzato della curva sia in mano ad un gruppo di nazisti, fare finta di nulla, come se fosse una cosa in qualche modo accettabile, mi lascia esterrefatto.

Rispondi
RH

Obiettivamente a me Troisi, Totò, Siani, Salemme, Izzo, non mi fanno ridere per nulla. Scurati scopro ora che è napoletano ma il suo libro su M, così celebre e celebrato… Mmmh… De Crescenzo (no Eduardo, la sua Ancora invece la personalmente molto toccante) e DaSilva(no l’asinello, pure quello è toccante, nel senso che se lo vedo me tocco i ovi) non li giudico perché non li conosco, ma potrei fare un’infinità di nomi a supporto di una tesi: La gente di spettacolo napoletana che ha successo nazionale, spesso entra nell’opinione pubblica sospinta più dal loro campanilismo e da quanto pullulano in lungo e in largo su tutta la penisola, molto più che dal talento degli stessi.
Sia chiaro, non è sempre così, e i gusti son gusti. Cerco di essere il più obiettivo possibile nei giudizi, e non precludo l’opzione di esser sbagliato io; magari sono inconsciamente razzista o la mia cultura e il mio sentiment di base non sono comuni ai loro e perciò non sono tra il pubblico che può apprezzare le loro arti.

Gigi D’Alessio, Nino D’Angelo, (per alcuni bestemmierò) Pino Daniele, piuttosto che la D’Urso, Varriale, i sopracitati comici, tanta commedia napoletana più agee, piuttosto che la neomelodica.. io non mi spiego veramente tutto il loro successo, se non nella veemenza con cui napoletani e discendenti riescano solo a mistificare quella città e i suoi figli.
Lungi da me ripudiare tutto ciò che è nato da lì, apprezzo molto ad esempio Bennato, la filosofia di Vico, Erri de Luca in letteratura, la Balivo a condurre, la bellezza della Raffaella Fico o la Ines Trocchia, Serena Rossi.

Penso sia difficile emergere dalle difficoltà della quotidianità partenopea, e spesso chi lo fa, emerge pure per motivi sbagliati. Se ci riesci però, in genere ricevi molto di più di quello che meriti.

Sarebbe ora che chi si indigna perché tutti ce l’hanno con i napoletani si facesse una semplice domanda: perché tutti ce l’hanno proprio con napoli e coi napoletani e non, ad esempio, con Catanzaro, Ascoli, Cremona o Trieste

Rispondi
Rossomalpelo

Barana, Lei ha ragione. Ma deve fare i conti con chi legge il suo blog. Che ci sia qualcosa che non va anche nella civlissima Verona lo si nota dal foggiano di passaggio al Bentegodi che insulta i neri, dall’unica foto di uno striscione non esiste..Guerra, razzismo e buontemponi come li chiama lei ci sono dappertutto. Ma se non li condanniamo fermamente rischiamo di prestare il fianco a chi della diversita’ e della non inclusione ne fa una ragione di vita.

Rispondi
bardamu

Manco a farlo apposta: ieri insulti razzisti a due giocatori del bilan a Cagliari. Avete visto la notizia sulle prime pagine dei giornali? E’ stata data come notizia di apertura dei telegiornali nazionali? Come mai la stessa cosa avvenuta ad opera di un foggiano di passaggio a Verona, lo ribadisco perché è un fatto oggettivo che è stato acclarato dalle autorità competenti, ci ha sbattuti per giorni al centro dell’attenzione di tutta Italia?
Poi qualche anima bella si stupisce che i lettori di questo blog abbiano la strana sensazione che Verona sia stata messa ingiustamente nel tritacarne mediatico.

Rispondi
paperinik

Luca.. .. con buona probabilità fra 20-30 anni, di sto paese rimarrà solo la teoria. ..Ci saremo, non ci saremo. Va a sapere..
A ben guardare era così anche in tempi antichi. Già solo in epoca medioevale si parla di decine e decine ( se non centinaia) di conflitti anche solo a pochi km da casa..
In era moderna però, è un gioco delle parti (spesso manovrato a livello alto negli interessi e, con cupidigia) che non porta a niente. Anzi.

Rispondi
zive palermogialloblù

bel articolo ,come sempre profondo di BARANA, ma cagliari è diversa da verona? oppure è la stampa ela nomea che ci portiamo addosso? boh, cmq vedo tempi difficili per quanto riguarda la guerra fra GOG e MAGOG!!!

Rispondi
 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

code