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SETTI LASCIA? QUALCHE INDIZIO LO FA PENSARE…

Più che le voci, che si continuano a rincorrere, c’è un fatto che alimenta le possibilità che Setti possa passare la mano: il mutamento di strategia e il rafforzamento di potere contrattuale che si è registrato nell’ultima settimana di calciomercato.

Il Verona era destinato a cedere i suoi due calciatori più quotati, Hien e Ngonge, o almeno uno dei due. Invece, nonostante il rilancio delle offerenti, sono rimasti entrambi. Un cambio di passo inusuale rispetto a come ci ha abituati negli anni Setti, tradizionalmente pronto a vendere un calciatore alla prima occasione (a parere di molti anche sotto-prezzo, vedi i casi di Jorginho o più recentemente di Simeone).

Delle due l’una: o Setti, senza più i debiti da ripianare di Manila Grace (ceduta al gruppo Casillo), è più sereno sul piano contabile-economico e non ha l’urgenza di fare plusvalenze a qualsiasi condizione; oppure c’è già un accordo di massima con il fondo d’investimento che – a detta delle indiscrezioni giornalistiche (questa volta non smentite) – gli dovrebbe subentrare nel Verona entro fine anno e che potrebbe avergli dato l’input di non vendere i pezzi pregiati (retroscena: l’allenatore Baroni dopo Ferragosto, in sede, ottenne rassicurazioni che nessun calciatore importante sarebbe stato venduto) .

Altri indizi suggeriscono la possibile vendita del club: detto di Manila Grace, non più sotto il controllo del suo fondatore, Setti ha ceduto anche le quote del Mantova. Se da un lato questo potrebbe indurre a pensare che l’imprenditore di Carpi si concentrerà sul Verona, dall’altro è assodato che si è spezzata la catena di interessi interdipendenti che aveva costruito. Aggiungo che Setti, al di là della facciata ranzanesca da ganassa che talvolta mi sono divertito ironicamente a canzonare, è uomo della Bassa modenese, un tipo pragmatico che sa far di conto. Tradotto: al di là degli alti e bassi e dei chiari di luna finanziari che hanno caratterizzato le sue gestioni (a mio avviso non sempre trasparenti), ho sempre considerato Setti uno di quelli che cade in piedi e che non si fa fagocitiare dall’ego (nonostante ne abbia in abbondanza). Ergo, appena si accorge che non è più aria (per mutate condizioni economiche, interessi, rapporti), il minuto dopo lascia e saluta. Che sia arrivato il momento?

7 commenti - 4.592 visite Commenta

Skywalker

Dico la mia. Setti è comunque un appassionato di calcio. Sappiamo che bazzica in serie A da ben prima del suo arrivo a Verona. E’ stato nel Bologna, ha fatto esperienza a Carpi (in Co in D non lo so…), ha voluto fare il consigliere di Lega, ha preso il Mantova e poi lo ha rivenduto, ha venduto le aziende tessili per non soffocare la sua gallina dalle uova d’oro cioè il Verona. Secondo me lui sta puntando a rimanere come gestore del Verona, e lo ha anche dichiarato in più occasioni. Quindi non credo che siamo ormai giunti ai saluti con lui.

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LuckyHVR

beh non e’ che “ha venduto le aziende tessili” le suddette aziende tessili erano sull’orlo del fallimento con i libri contabili in tribunale…
quando avrebbe dichiarato che lui sta puntando a rimanere gestore del verona?
non ricordo…

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Skywalker

Sulle aziende hai ragione. Mi sono espresso male. Volevo dire che se ne è liberato. Sul discorso gestione, hai ragione anche li. È una cosa che ho sentito dal Vigo, ma che comunque ho anche io come sensazione. Poi: che rimanga o non rimanga me ne frega anche poco. Sono i detratto di Setti che hanno una bile così perché sto qua continua a rimanere

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guglielmo

Dico la mia.
SETTI SE NE DEVE ANDARE, al di la dei conti economici e dei record.
Lo ritengo indirettamente responsabile di quanto accaduto a Puliero.
Per non parlare di Mascetti
degli studenti greci
della esondasion del camussoni
del teremoto in marocco

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LuckyHVR

SPERIAMO SIA TUTTO VERO!!! SETTI VIA IL PRIMA POSSIBILE!
Sarebbe la salvezza del verona!!!
Certo che scrivere che Setti sa far di conto quando ha fatto fallire la sua ditta di abbigliamento e’ un po’ un controsenso!!

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OvunqueHellas

Anch’io non posso vedere Setti, tuttavia l’essere acquistati da un fondo americano o cinese mi fa cosi paura che forse opterei per il male minore (colui che odio appunto, ma almeno conosco).
Guardate dove stanno Spezia e Spal, che anni ha passato il Parma, per non parlare di Roma, Milan e Inter, ovviamente con le dovute proporzioni del caso. L’impressione è che questi tanto desiderati acquirenti siano la versione “professionale” del nostro odiato Ranzani, al quale va dato atto ahimè di esser dotato non solo di notevole fondo schiena ma anche di sapersi districare nella contorta politica della lega calcio italiana a tal punto da lasciarci auspicare una soluzione modello Atalanta, solo che purtroppo lui non è Percassi. Forza Hellas!

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Gigi

Setti sa talmente far di conto che Manila grace e’ in liquidazione…e lo sarebbe stata da anni se a ripianare non fosse stato danaro proveniente dalla galassia Hellas. Giornalaisti di professione.

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