Torna al blog

DEBOLI, EPPURE ANCORA COMPETITIVI (E SETTI HA SETTE VITE)

C’è una verità inconfutabile: Setti, a gennaio, ha rivoluzionato la rosa con una campagna vendite bulimica, eppure il Verona è ancora competitivo per salvarsi. Tecnicamente, senza Ngonge, ci siamo indeboliti, è chiaro, però ci tiene in vita la modestia di una serie A che ormai è un campionato periferico in Europa. Questo significa che, a differenza del passato, è più ampio il mercato dove reperire calciatori potenzialmente pronti anche senza budget imponenti. Ed è ciò che ha fatto Sogliano, che come tutti ha la sua rete di osservatori e agenti, ma poi ci mette l’occhio e l’intuito, e anche nell’ultima sessione ha ingaggiato qualche profilo interessante.

Poi non sottovaluterei l’aspetto psicologico: la crisi finanziaria della società paradossalmente ha rafforzato la figura di Baroni, prima allenatore precario e in bilico, oggi invece figura centrale. E lo si vede in faccia e nelle parole: il tecnico è più determinato e sicuro di sé. Baroni  e Sogliano hanno lavorato anche sull’aspetto mentale del gruppo: i reduci sono rimasti con forti motivazioni, i nuovi hanno l’entusiasmo di chi arriva. Il risultato è uno spogliatoio più “pulito”.

Nel frattempo sono cresciuti di rendimento dei calciatori chiave, penso a Serdar e Suslov, che possono essere i perni di un centrocampo che poche concorrenti vantano. In difesa non è arrivato un vero sostituto di Hien (per sei mesi sotto il suo standard), ma attenzione a Cabal, colombiano che può imporsi appena tornerà nel suo ruolo da centrale. Siamo leggerini in attacco e infatti sottolineavo che senza Ngonge siamo più deboli. Lì dipenderà molto dal contributo dei nuovi e se e come si riuscirà a rimettere in riga quel talento sopraffino che è Bonazzoli, che sarebbe il sostituto naturale di Ngonge.

Infine una nota societaria. La vera spada di Damocle che pende su Setti è quella giudiziaria (vedi il sequestro delle azioni e la querelle con Volpi), perché finanziariamente, a mio avviso, ha usato il mercato di gennaio per recuperare (in parte) quanto perduto con la mancata cessione parziale delle quote che sembrava a un passo prima dell’azione della procura di Bologna. Non andato in porto (per ora) il piano A, Setti è riuscito nel piano B. E adesso i conti della società non sono più così critici. Significa che il presidente del Verona ha ancora margini di operatività (e del potere negoziale in caso di trattativa di cessione del club), soprattutto se restassimo in serie A, ma anche con il paracadute se dovessimo retrocedere. Ha sette vite.   

26 commenti - 2.724 visite Commenta

Carlo

Barana dice che il campionato di serie A è tra i peggiori d’Europa.. mi vuole spiegare come mai l’anno scorso tre squadre italiane sono arrivate seconde in tutte le massime competizioni europee?

Rispondi
Mariolino

Dati oggettivi:
Rating UEFA per risultati in Europa negli ultimi 5 anni:
L’Italia ha 5 squadre nelle prime 22…quindi poco meno di 1/4 delle prime 20 sono italiane. Se la serie A è secondo lei periferica, dovrebbe spiegare il perchè, con dati oggettivi alla mano. A quel punto le darei sicuramente ragione. Altrimenti parliamo di come era bello il carnevale quando eravamo piccoli…….

Rispondi
teo_el teo

credo si riferisca al divario tra le cosiddette “big” ed il resto…già c’è un forte solco tra le prime tre e la quarta…un altro tra la 12ima e 13ima…ogni anno ci sono sempre più campionati in uno!

Rispondi
Matteo Menna

scusa ma in Spagna l’ultima ha 6 punti e la penultima 13, in Inghiliterra le ultime 2 13, in Germania 12 le ultime 2.
Io guardando le classifiche degli altri campionati non la vedo questa differenza.

Rispondi
Matteo Menna

UEFA ranking 2023: Inghilterra 23 – Italia 22.357 – Germania 17,125 – Spagna 16,57
UEFA ranking 2024:: Italia 14 – Germania 13.65 – Inghilterra 13.62 – Spagna 12.68

Basta con sta storia del campionato periferico

Rispondi
Zanzi

Il campionato italiano è palesemente meno appetibile di un tempo; periferico rispetto a Inghilterra, germania, Spagna, per sponsorizzazioni, investimenti, stadi, marketing, giocatori di vertice….
Gli stessi campionati americani e suditi hanno più prospettiva nel medio-lungo termine….!
Continuate a guardare il ranking dai, e poi ci lamentiamo che i giocatori finiscano in Turchia…
PS: che il campionato sia di vertice o meno a me frega meno di zero…
Forza Hellas, come fede, sempre

Rispondi
Matteo Menna

Questa è la tua opinione personale, che rispetto, ma il fatto che tu preferisca Inghilterra, Spagna e Germania ha un valore limitato. In termini di diritti televisivi, l’Inghilterra è in testa con quasi il doppio degli introiti rispetto a Spagna e Italia, che registrano invece introiti simili. La Germania si colloca al dietro. Non mi soffermo nemmeno su Turchia e Arabia Saudita, che presentano cifre dieci volte inferiori.

Rispondi
Fabio

Un tempo telenuovo era molto critico verso gestione e presidenza… Basti pensare agli anni di Grosso o Pecchia, ora è cambiato tutto, guai fare domande scomode nelle interviste, guai mettersi contro il magliaro, santificare un Ds che a mio avviso sta solo facendo il suo lavoro e non per amore di una piazza ma del compenso, altrimenti non seguirebbe mai le direttive di un presidente così sciagurato che è diventato la barzelletta d’Italia.
Una volta le testate giornalistiche e gli organi di stampa in molti casi si auto sostenevano, qui si capisce che qualche finanziamento dalla società c’è! Paura di essere querelati come il “sincero” Alberto Fabbri?
E voi davvero vi spacciate come tifosi del nostro Verona?
Fosse così non permettereste a un delinquente di farla da padrona..detto questo a mio avviso il signor Barana è una persona intelligente e molte volte ha fatto analisi lucide, ma se davvero si tiene al Verona si deve contrastare un personaggio che sta rovinando e sputt****o i nostri colori

Rispondi
stefano

2 vittorie in 22 partite, un allenatore che chiamarlo tale è dura, che per mesi non ha mai dato un gioco, solo confusione e schifo schifo schifo, zero mentalità, zero fisicità. NIENTE. Siamo in zona retrocessione. Arrivano le svendite di gennaio, che mascherano con la frase vomitevole “resta chi ha motivazioni” come se nessuno dei tifosi avesse mai parlato con faraoni, o djuric, o col lazo di turno (non sèmo mia stupidi!!!!!!!!!!). Adesso coi pochi giocatori rimasti, lo pseudo allenatore fa più fatica a sbagliare formazione, ci riesce coi cambi però ogni volta, ogni stracaxxo di volta! Mentalità?? Preparazione atletica?? (MAI SI E’ GIOCATO DUE TEMPI MAI. Salvo un paio di occasioni. Nè dal punto di vista fisico che della tensione agonistica–> vedi frosinone e monza).
Ottima prestazione, un punto d’oro, con la juve ci starà di perdere (già messe le mani avanti): eccole le frasette magiche dopo una partita scandalosa come quella di monza (ovvio poi che 1 punto l’è mejo de zero, ma qua il discorso l’è diverso!!) . Poi dopo il caso HellasLive, eccoli i salamelecchi dei giornalisti di tgGialloblu, che, come il mister, vivono in un mondo parallelo distorto, che lasceranno solo il giorno in cui saremo matematicamente in B. E io quel giorno copierò e incollerò tutti i vostri articoli di quest’anno calcistico. Solo dopo la Salernitana avevo letto articoli degni di essere tali, poi solo fuffa.
Quanto manchi Minà… Quanta ragione avevi Minà…

Rispondi
Roberto

Credo che più di uno, alla frase conclusiva “Ha sette vite.” abbia aggiunto mentalmente “e non c’è lo caviamo più di torno.” ma tant’è…
Rispetto a quanto detto da Barana nell’ articolo sul livello della Serie A, non credo ci siano dubbi possibili, nonostante più di qualcuno si affanni a voler dimostrare il contrario. Nelle coppe europee dominano Spagna ed Inghilterra, da più di un decennio per altro… il confronto è impietoso. Considerando le vittorie, ma anche limitandosi alle finaliste. Siamo oggettivamente un campionato di seconda fascia, e non bastano tre finaliste nelle tre coppe per invertire la rotta, soprattutto se poi non vinci. Come si suol dire “una rondine non fa primavera”.

Rispondi
Mariolino

Roberto. Oggettivamente valgono i risultati. E i risultati sono espressi dal rating. E il rating dice il contrario di ciò che affermi tu. Quindi Oggettivamente sbagli. L’impressione è una cosa, i dati oggettivi espressi dai risultati sono altri.

Rispondi
Paoko

Negli anni si $€tti l’Hellas ha fatto una montagna di plusvalenze, ha preso una montagna di diritti televisivi, ha incassato ben due paracaduti, eppure siamo in questa situazione. A causa di cosa? Di costi societari esorbitanti (menagramo del figlio compreso), del gioco delle tre carte con le sue aziende allo sbando, del suo personale onorario. È stato un grande, ha capito che solo l’Hellas gli poteva permettere tutto ciò: chapeau!

Rispondi
Roberto

Mariolino, oggettivamente non credo di sbagliare e gia che ci siamo, passo a snocciolarti qualche numero, giusto cosí, per farti capire…prendiamo come riferimento le due piu’ importanti manifestazioni per club, coppa campioni e coppa uefa. Negli ultimi dieci anni, in Champions i dati statistici dicono, nell’ordine: 6 coppe vinte dalla Spagna, 3 dall’Inghilterra ed 1 dalla Germania. Come squadre finaliste, 8 squadre spagnole, 7 inglesi, 3 italiane, 1 a testa tra Germania e Francia. Passiamo all’Europa League. Vediamo se cambia la musica…. ultimo decennio come riferimento. Allora, 7 coppe alla Spagna, 2 all’ Inghilterra ed una alla Germania. Finaliste: 7 squadre spagnole, 5 inglesi, 2 italiane, ed una finale a testa per Portogallo ,Paesi Bassi, Ukraina, Francia e Scozia. Questo dicono i numeri, che l’Italia, da oltre un decennio nelle manifestazioni che contano, ha giusto il ruolo di comparsa. Che i campionati di prima fascia sono altri, e per ultimo, ma questa è solo una mia opinione, qualsiasi squadra italiana di metá classifica giocasse per esempio nella Liga Spagnola , avrebbe serie difficoltá a non retrocedere . Detto questo, continuate pure a trastullarvi coi ranking, la realtá é esattamente quella descritta da Barana, punto. Cordiali saluti.

Rispondi
Mariolino

Nessun problema, ognuno con la propria idea e i propri dati di riferimento. Ci mancherebbe, grazie. Un caro saluto.

Rispondi
inogniposto

si vede che son solo mi quel che vede come se zuga in inghilterra per esempio e come se zuga da noaltri dove la regola jè partie da magri contro ciccioni.

Rispondi
inogniposto

dico di più : giocatori (soprattutto difensori) che oggi sono titolari in serie A qualche qualche anno fa avrebbero fatto fatica a giocare in serie B

Rispondi
inogniposto

Faccio un esempio:

Djuric : in Inghilterra un giocatore che pensa che ad un calciatore i piedi servano esclusivamente per fare gli scalini che portano sul campo di calcio penso giocherebbe a stento in 2da divisione, da noi fa schifo in serie A.

Rispondi
 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

code