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SALVEZZA (IMPROVVISAMENTE) QUIETA. E COSÌ NEMMENO CE LA GODIAMO

L’animo è quieto, ed è singolare per chi ha scelto la causa dell’Hellas Verona, abituato com’è all’ansia domenicale, all’incertezza dei giorni, al vivere ai bordi e perennemente sul ciglio del burrone. Eppure, diciamocelo, dopo la vittoria di Udine, l’aria che si respira – fuori da ogni frase dovuta alla prammatica – è quella che la salvezza è roba quasi fatta. L’Empoli – terz’ultima – non vince una partita dai tempi di Sparta e Atene e sette punti di margine a sette partite dalla fine sono rassicuranti. Perlopiù il nostro calendario è abbastanza agevole per quel poco che ancora ci serve. Ma soprattutto il Verona da qualche partita, come già sottolineato, ha trovato la quadra tattica: atteggiamento più solido e attento, meno spericolato e volubile. Non a caso, subendo meno, si è trovata quella continuità di risultati che prima mancava. Nel calcio non si inventa nulla, la palla può essere tonda finché volete, in realtà una logica c’è sempre. E la logica dice che servirebbe un harakiri per ritrovarsi nelle secche. Vi lascio essere scaramantici, ma chi scrive ha un approccio illuminista alla vita e in casi del genere non si scompone più di tanto.

Ecco, è la passione a passare in sordina in casi del genere. Abbiamo vissuto mesi appesi a un filo e in quella condizione di fragilità si trovava un senso. Adesso che ne siamo venuti fuori siamo più contenti e sereni, ovvio, ma ci ritroviamo involontariamente anche meno attaccati alla contingenza. Quasi che aspettassimo il prossimo campionato, la prossima sofferenza, o comunque il prossimo significato

Del resto funziona così: se lottiamo nell’affanno, soffriamo, ma anche ci divertiamo (è una sorta di sindrome di Stoccolma, forse), viviamo con emozione le partite, litighiamo, ci arrabbiamo, discutiamo, malediciamo, ma anche godiamo e gioiamo. È perché c’è un obiettivo nella nostra fatica. Appena quell’obiettivo è praticamente raggiunto (pensiamo anche agli anni di Juric o i primi di Mandorlini in A…), non avendone più altri, lasciamo tutto scorrere con placida e tiepida soddisfazione annacquata di indifferenza.

È la serie A a venti squadre con tre sole retrocessioni che porta a questo: un sistema controverso per le cosiddette piccole, alle quali garantisce la sopravvivenza (quote salvezze bassissime consentono modesti investimenti), ma anche ne paralizza le ambizioni. Siamo condannati al minimo sindacale, alla modesta gioia piccolo-borghese. E per goderla appieno necessitiamo di raggiungerla in extremis, dopo aver visto i fantasmi. Sennò non ci piace del tutto. Sennò non ce la ricordiamo. E subentra subito la voglia di girare pagina.

22 commenti - 2.002 visite Commenta

bardamu

E’ un discorso già affrontato, anche con amici che si nutrono di sofferenza e provano ribrezzo per i campionati tranquilli.
Sarà perché son vecio e stanco di soffrire, ma io preferisco i campionati dove ti salvi in savate.
Casomai mi piacerebbe un’ultima volta, parlo per me eh, tornare in Europa e conquistare un risicatissimo posto in Conference League.
Un altro motivo di enorme soddisfazione sarebbe far perdere uno scudetto all’ultima giornata ai ladroni o ai pulcinella.
Ma la salvezza garantita ogni anno a me va benissimo.

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Michele 72

Per chi ha qualche anno sulle spalle,per chi ha vissuto momenti veramente, veramente amari,per gli ultimi campionati soffertissimi,un momento di pace e tranquillità non sarebbe male, vediamo poi cosa succederà,la fede gialloblù non finirà mai,a prescindere.
💛💙⚔️🔵🟡

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Skywalker

Ma infatti. Articolo del buon (e bravo) Barana che lascia il tempo che trova. Sembra una storiella da rotocalco di fine estate, di quelle scritte tanto per arrivare a riempire tutte le pagine della rivista. Lasciamo stare va’, che anch’io preferisco ogni tanto viverlo un periodo relativamente sereno calcisticamente.
Ma in fondo in fondo, sono certo che anche Barana preferisca così, e stavolta si crogiola un pochino nel leggero dileggio.
Piuttosto: non è la serie A a paralizzare le ambizioni. E’ il calcio moderno in generale, purtroppo.
Altra riflessione. Io negli anni ’70 non c’ero. Ma se vado a vedermi su wikipedia le annate in A del Verona di Garonzi, non mi pare che si soffrisse meno di adesso. Quante salvezze si son fatte per uno o due punti?

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Helladino

Fidati che quelle erano vere imprese.
A 16 squadre salvarsi voleva dire minimo 13mi.
E per chiarezza: una finale di coppa Italia eh?
Battendo l’Inter.
Che no se sbajemo…

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Skywalker

Non contesto le tue affermazioni. Però a mio giudizio, cioè di uno che allora non c’era, non vedo grosse differenze tra quei Verona e quelli di oggi, almanacco alla mano.
Erano gli anni in cui si giocava per il pareggio. Stagione 76-77: il Milan si salva con 5 vittorie soltanto in campionato, e una caterva di patte… Stagione 75-76: il Verona arriva in finale di C Italia, ma in campionato si salva con 24 punti quando la terz’ultima ne ha fatti 23… Un po’ come la Cremonese qualche anno fa, o l’Empoli quest’anno. O il Vicenza, quando negli anni ’90 la vinse, e poi fece la Coppa delle Coppe.

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ELI

Personalmente gli anni di Juric e Tudor e i primi due di Mandorlini li vorrei sempre, un Verona che anche con le grandi si faceva rispettare, anzi, a Milano sìa con l’Inter che con il Milan, ma anche con la Roma abbiamo piu’ volte ” rischiato” di vincere, e meritatamente. Io mi divertivo molto di piu’ di adesso, che le la squadra e’ fatta di poche certezze e tante scommesse buone solo per le plusvalenze di Setti. Certo servono per sopravvivere in Serie A, ma al prezzo che ormai difficilmente riusciamo a mettere in difficolta’ le ” grandi ” con il gioco che si faceva allora, adesso un pari, come ieri, che ci sta’ stretto peraltro, lo salutiamo come se fosse una vittoria. Mah, meglio per me soffrire meno, magari vedendo anche un Hellas che gioca bene ( non come quest’anno!! visto partite a volte orrende…) ma per questo servono piu’ soldi da investire nella squadra, ed un maggiore monteingaggi per avere dei buoni giocatori, la qualita’ costa, ma ti puo’ garantire una tranquilla salvezza e magari chissa’ qualcosa in piu’…

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Sick boy

Bisogna anche però ammettere che Tudor e Mandorlini avevano corazzate, se paragonati alla squadra degli ultimi 3 anni. Il vero miracolo l’aveva fatto Juric,cge tra l’altro sbagliando clamorosamente le scelte quest’anno, si sta bruciando la carriera.

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Guglielmo

Ma quale salvezza tranquilla?
BISOGNA RIVAR A L’ULTIMA CON L’EMPOLI CON 4 PUNTI DI VANTAGGIO!
FINE!!!
(e no lè che adesso ghemo sti larghi”

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Aleeee

Barana , hai per caso nostalgia dell’ anno di Zaffaroni e Bocchetti , dove la Roma batte lo Spezia al 90 esimo , altrimenti sarebbe stata B, e finiamo per un soffio allo spareggio?Con la domenica precedente il goal dell’ Empoli al 97 esimo?
Premesso che mancano 5 punti e che bisogna farli , la (mia )risposta alla mia domanda è : NO….va ben tutto ma no son mia masochista ancora …

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H.p.b.

Capisco a pieno il senso dell’articolo, ma per quest’anno (fermo restando che mancano ancora 3-4 punti da fare) mi prendo volentieri una pausa dalle sofferenze, poi vediamo se salvandoci a Giugno gli americani provano a darci un minimo di speranze di fare un piccolo salto di qualità
forza hellas

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Roberto

Come diceva quel filosofo mancato, prestato al mondo del calcio di nome Giovanni Trapattoni “non dire gatto, finché non c’è l’ hai nel sacco”. Le proiezioni effettivamente dicono che la quota salvezza quest’anno potrebbe essere inusualmente bassa, comunque la cosa in realtà non ci dovrebbe preoccupare, perché 7 punti di vantaggio a 7 giornate dalla fine sono una garanzia, soprattutto adesso che il Verona, nonostante le tante assenze, è diventato molto più quadrato e ostico da affrontare. Comunque per maggior sicurezza, meglio provare a vincere contro il Cagliari ed il Lecce per levarsi il pensiero. Sul discorso della serie A a 20 squadre con 3 retrocessioni, personalmente mi va più che bene così com’ è, ne è fattibile per motivi legati ai diritti televisivi e al business che c’è dietro, ridurre il numero di partecipanti al campionato. Piuttosto cambierei la formula della Coppa Italia, ma questo è un altro discorso…

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Fax

Io nel mio piccolo mi associo con chi è d’accordo sulle salvezze tranquille e ottenute il prima possibile, sarà per l’età (come qualcuno ho visto che ha scritto) o per la stanchezza di veder miserie (e negli anni se ne son viste tante) ma ormai la litania del BORN TO TRIBULAR l’ha rotto le balle (Vighini par primo). Quindi spero, ma con poca convinzione, che qualcosa cambi e che finalmente si possa avere un campionato con meno ansie.

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hellasmastiff

meglio cosi Francesco pensa che nell’anno dei 39 punti di malesani erano 18 squadre e 4 andavano giu una cosa folle se uno ci pensa oggi…. è come se in questo campionato a 20 ci fossero 5 retrocessioni…… ed ora si era a 2-3 punti dal baratro…….. ma gli scienziati che comandavano allora il palazzo hanno fatto di tutto per affossarci e premiare il chievo dei miracoli dando per scontato che all’hellas non fregava nulla a nessuno……… e no caro Barana un altro malesani bis anche no abbiamo già dato……
20 squadre 3 retrocessioni va stupendamente bene……………

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Loris

Io mi sono divertito di più con Juric e Tudor. Altrimenti perché Setti è stato massacrato negli ultimi 3 anni?

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Bruno

Questa volta non va Barana , questo articolo mi sembra più una storiella alla Vighini, salviamoci bene senza che ci rosichiamo il fegato poi si vede che cosa fanno gli americani il prossimo anno.

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Di Fiera Stirpe

Ben contento di salvarci il prima possibile e senza affanni altro che c@zzate, questa volta blog senza senso caro Barana, strano per uno come te: ma per una volta si può accettare.

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PIER

Io non sarei così sicuro della salvezza già acquisita! La squadra è in perenne emergenza e le altre sono di una spanna superiori. Togliamo pure Monza e Venezia, tutte le altre, compreso il nostro Verona, sono li. Domenica una sconfitta e le eventuali vittorie delle nostre concorrenti ci farebbero ritornare a vedere orizzonti amari. Aspettiamo a cantar vittoria. Aspettiamo.

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Helladino

Ecco n’altro “intenditore”….😆
Questa l’è na sparada bela grossa.
Calendario alla mano contemporanea nostra sconfitta e vittoria di Parma, Empoli, Lecce, Cagliari domenica se vuoi te la quotano a 1 euro contro un milione…
Corri a giocare!
P.s. Perderesti l’euro.

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aquila1970

ciao Francesco senza offesa preferivo le salvezze alla Juric e Tudor è dal 1973 (al netto dell’era Bagnoli) che soffro per cui adesso anche no e comunque mancano 5 punti che non ci regalerà nessuno e noi siamo con i cerotti. Futuro salvarmi sempre a marzo e vincere una coppa italia poi potrei morire contento. Forza Verona

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Mariolino

Capisco bene signor Barana quello che pensa. Pare una salvezza (mi tocco) insipida. In realtà lo è e non lo è.
Se si guarda la classifica le squadre dietro non vanno nemmeno se spinte da tergo. Questo ti fa pensare che anche se non vinci più o quasi non ti possano raggiungere.
Se si guarda quello che è stata la percezione dei più nell’arco dell’intera annata, sembra che la squadra sia stata un disastro totale almeno fino a quando zanetti non ha optato per un modulo e un atteggiamento più consono. Ma anche nell’andata, a parte vari disastri (spesso zanetti ci ha messo del suo) la squadra è sempre stata o quasi sopra il livello dell’acqua.
Quello che voglio dire è che la percezione che si aveva era peggiore (se guardiamo il piazzamento del verona in classifica partita dopo partita) della realtà.
Non è finita, anche se in fondo lo è. E dopo tanto star male e penare vivere le ultime partite con il gatto quasi nel sacco non par vero…

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ziki

NON SIAMO ANCORA SALVI,QUINDI OCCHIO ,OGGI IL VENEZIA HA VINTO ED è A PARI PUNTI CON EMPOLI!! QUINDI COME DICEVA UNO,NON DIRE GATTO FIN CHE CE L’HAI NEL SACCO!!! URGONO ANCORA PUNTI, E FRA INFORTUNI VARI IO NON FAREI TANTI PROCLAMI..

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