Con il mercato la società, tenendo i pezzi migliori, ha dato un segnale: si deve concludere con dignità il campionato. Pertanto niente sbracamenti, o vacanze anticipate. C’è stato il divorzio, un po’ furtivo e improvviso, con Kalinic, però nella sostanza era chiaro da mesi che in attacco, dove c’è abbondanza, uno se ne sarebbe andato. Intoccabile Simeone, restava da piazzare uno tra Lasagna e il croato, quest’ultimo con più mercato.
Le conferme di Barak, Caprari, Casale ecc sono un buon viatico per questa seconda parte di torneo. Tuttavia non basta: sarebbe auspicabile che il presidente Setti fissasse pubblicamente un nuovo obiettivo, così da legittimare il lavoro dell’allenatore e compattare lo spogliatoio da qui a maggio. L’unico che si è esposto su traguardi più ambiziosi è stato Barak, che non si è trincerato dietro le consuete minimali banalità. Ma il coming-out di un calciatore, per quanto autorevole, non basta.
Il resto è nelle mani di Tudor e della squadra. L’allenatore croato si gioca anche il suo futuro a Verona. Qualsiasi trattativa per il rinnovo e l’adeguamento dell’ingaggio è congelata, la qual cosa a occhi esterni può perfino apparire incredibile dato il ruolino di marcia che il gigante di Spalato ha realizzato dal suo arrivo a Verona. Il club però si è dato tempo e vuole capire bene se Tudor può essere il futuro. Pensiero razionale, liberato da qualsiasi condizionamento emotivo, che mi sento di condividere, come a suo tempo fui tra i pochi (forse l’unico) ad appoggiare il divorzio da Aglietti. Una società forte è indipendente dalla figura di qualsiasi allenatore e persino dal suo rendimento. Lo pensavo (e l’ho scritto) anche ai tempi di Juric, che pure è stato la figura più importante (tecnica-finanziaria) del Verona dell’era Setti.
HEI TUDOR ……:
…..FISSI, COPRIRSI!!
La scelta di Tudor, dopo l’esonero di Di Francesco, è razionale e in linea con la tipologia di giocatori e di gioco che si voleva (giustamente) continuare a vedere a Verona. Quindi, a meno di incomprensibili rivoluzioni tecniche (va bene sacrificare alcuni elementi a fronte di adeguate offerte), vedrei come una mossa azzardata non rinnovare con Tudor e mettersi alla ricerca di un mister con caratteristiche simili.
Premesso il doveroso ringraziamento a Mister Tudor per i buonissimi risultati portati con la Sua gestione, credo sia soprattutto un ottimo Motivatore. Qualche perplessità mi lasciano alcune sue scelte tattiche. Evidente a tutti la non possibile coesistenza Ilic – Veloso di cui scelgo tutta la vita il primo. Non mi piace l’idea di preferire il 4-3 rispetto all’ 1-0. Anche perché il filotto di Simeone in verità quando sarà ripetibile? Incomprensibile a mio parere non trovare mai spazio a Cancellieri…la fase difensiva, importantissima per una medio-piccola estremamente lacunosa…Se la società volesse consolidarsi definitivamente direi che provare a convincere Guidolin potrebbe essere la soluzione ideale
E’ chiaro che Tudor, pur facendo bene, lascia anche qualche ombra nel suo operato. E’ chiaro che il croato 2.0 ha lavorato nel solco già tracciato da Juric e che ci ha messo del suo. Ma non è chiaro (almeno a me…) quanto possa essere abile a far emergere giovani calciatori pescati dal nulla. Questo è ciò che più preme alla società, a mio avviso. 10 undicesimi della squadra di quest’anno sono giocatori già navigati nella categoria. L’unico “nuovo” è il solo Casale. Juric ha saputo certamente lavorare anche con degli sconosciuti (pur di valore… sia chiaro) ignoti però alla A e rivenduti a peso d’oro.
Secondo me il futuro di Tudor passerà anche da questo.
io spero che da qui alla fine campionato si facciano ancora belle partite e punti( la salveza non è ancora raggiunta,in tal proposito secondo voi che squadre vanno giu?)…penso che TUDOR rimanga anche il prossimo anno,lui e tony troveranno un’intesa,vorrei anche che lanciasse cancellieri ora che kale se nè andato…un saluto da palermo!
Spero tanto di sbagliarmi, ma temo di poter prevedere anche il risultato della prossima partita: un “bel” pareggio, magari con molte reti.
Credo che il girone di ritorno quest’anno sarà sicuramente meglio di quello dello scorso, dove abbiamo sinceramente fatto pietà, a parte Napoli, ultima partita.
Detto questo e dando per scontato che a fine anno se ne andranno sia Barak che probabilmente Simeone in cambio di bei soldi, il mio consiglio è quello di investire su un OTTIMO portiere. Ad esempio Sirigu che credo che a Genova sia stufo di prendere la palla in fondo al sacco e se non ci fosse lui il Genoa sarebbe già in B sicuro. Un OTTIMO portiere non solo ti salva dalla differenza di quei 10 gol che sono già un’enormità, ma dà sicurezza a tutto il reparto difensivo e di conseguenza a tutta la squadra, che riuscirebbe a giocare ancora meglio. Sinceramente il buon Montipò è un discreto portiere come tanti e nemmeno tanto peggio di Silvestri, ma non certo un OTTIMO portiere. Non scomodiamo Donnarumma, ma in giro di portieri di livello ce ne sono.