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A TESTA ALTA

Chi ha letto le parole di Sogliano come un rimprovero alla tifoseria, francamente, non ha capito niente. Cosa ha voluto dire ieri il ds del Verona? Ha voluto mandare un messaggio, prima di tutto alla propria squadra. Troppi musi lunghi, troppo pessimismo, troppa rassegnazione. E’ chiaro che Sogliano si è accorto di questo, come ce ne siamo accorti noi. Quel Mandorlini, toccato fortemente dalla perdita tragica del fratello, è apparso troppo remissivo anche a noi. Come abbiamo già spiegato, è comprensibile, ma è proprio all’interno di questo ambiente, di cui Mandorlini è un leader riconosciuto, che il mister deve ricaricarsi e trovare gli stimoli per pilotare la nave in queste ultime cinque gare.

Sogliano ha voluto semplicemente dire questo: Verona ha un pubblico eccezionale e un ambiente che tiene veramente alla squadra. C’è pressione, certo, ma c’è anche un entusiasmo incredibile. Ed è folle in questo momento non riuscire a sfruttare questo entusiasmo e questo attaccamento. Ha poi voluto dire anche un’altra cosa. Il pessimismo attira la sfiga. Se tu pensi che una cosa andrà male, sta sicuro che questa cosa ti andrà male. Noi tifosi del Verona siamo campioni in questo. Vediamo nero persino quando tutto va bene, figurarsi quando qualcosa non funziona. C’è chi aveva pronosticato che il campionato fosse chiuso almeno settanta volte quest’anno. In molti vedevano il Livorno già in serie A dopo mercoledì, una vittoria sicura contro il Novara che gli “avrebbe sicuramente spianato la strada” (non si sa bene in base a cosa e perché). Invece il Livorno ha perso e il Verona ha addirittura recuperato un punto. Come si fa a non provarci? Come si fa a non avere entusiasmo in questa volata finale? Tabelle, elucubrazioni, manovre di palazzo per portarci ai play-off, per un po’ lasciamoli stare. C’è la gara con il Brescia da affrontare e vincere. Una gara delicatissima, in cui veramente bisogna creare una bolgia al Bentegodi, in cui la squadra deve rispecchiarsi in quella curva e spero anche in spalti un po’ meno fischianti (soprattutto a metà gara…). Qualcuno sul mio twitter mi ha scritto: una bolgia sì, ma vengo allo stadio solo se la società mette i biglietti a cinque euro. A questo amico dico: sta a casa. Davvero. Non c’è bisogno di te. Comprati la partita su Sky, pop-corn e coca cola, forse una birra. Al Bentegodi e fuori per queste cinque gare e per questo derby col Brescia c’è bisogno della nostra migliore tifoseria. Impalliniamo i gufi e gli sfigopessimisti. Male che vada, noi saremo sempre qua.

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