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GHE LA FEMO?

Eccola tornare come due anni fa la domanda più gettonata del globo (veronese). Vigo, ghe la femo? Mi piacerebbe terribilmente rispondere di sì. Anzi, a qualcuno l’ho detto in queste settimane. Avevo detto prima di Brescia: sì, ghe la femo se battiamo il Brescia. E poi, prima di Ascoli: sì, ghe la femo se battiamo l’Ascoli. Però, non è finita. Non è finita e tutto dipende sempre dalla prossima partita. Ed allora, adesso, dopo il roboante cinque a zero, dirò: ghe la femo se battiamo la Pro Vercelli. E come si batte la Pro Vercelli? Beh, prima di tutto non pensando di averla già battuta. Non alzando adesso “peana” in onore dei trionfatori di Ascoli, non pensando di avere un piede già in serie A.

La strada per arrivarci, credetemi è ancora stretta. E se ci passeremo sarà perché abbiamo vinto tutte e tre queste ultime partite. Tre gare, nove punti, l’ultima con l’Empoli. In questo momento, mentre il Livorno non perde terreno, questa è l’unica strada certa per arrivare alla promozione. Ora è inutile star qui a piangere sul latte versato, sui punti persi, buttati via in malo modo che ora sarebbero oro colato per la nostra classifica.

Ora bisogna solo guardare alla prossima che per forza di cose, diventa sempre la gara più importante della stagione. Archiviata, dunque, la passeggiata contro l’Ascoli, ora bisogna già pensare a venerdì sera (un altro tabù da sfatare questo del venerdì…) in cui arriva una squadra praticamente retrocessa che però ci renderà la vita durissima. Un avversario da rispettare in cui giocano, tra l’altro, molti ex del Verona (e questo non so se sia una bene o un male). Di certo non sono tre punti scontati. Ci sarà da lottare, sudare, correre. Ogni partita, dice Mandorlini a ragione, fa storia a sé. E credo che tutto l’ambiente, sia abbastanza maturo per non pensare adesso di avere un piede in serie A, solo per questa “manita” di Ascoli.

Certo, i segnali sono confortanti. Questo sontuoso Cacia, questo Gomez tornato Juanito, questo Martinho, questo Laner, questo Cacciatore, questo Agostini, questo Jorginho, non devono avere paura di nessuno. O forse sì: l’unico nemico del Verona da qui al 18 maggio, credo sia il Verona stesso. Buttiamo via gli specchi, pensiamo a battere la Pro Vercelli e alla fine: io credo che “ghe la faremo”.

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