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ORO COLATO

Non serve un genio per dire che la partita vinta oggi contro lo Spezia è persino più importante del successo ottenuto a Crotone. Per un’infinità di motivi. Il primo è che il Verona non ha giocato bene. Ma è proprio quando non si è al massimo che la vittoria è molto più importante. E poi, francamente, lo Spezia è apparso avversario molto più ostico e ben allenato del Crotone ed anche per questo i tre punti sono oro colato.

Ora qualche considerazione in ordine sparso su quello che s’è visto: il Verona non è ancora una squadra. Ha ragione Grosso. Eppure vince. E quindi vuol dire che è molto forte per questa serie B. Ma per diventare fortissima e per superare quelle avversità che giustamente l’allenatore prevede per il futuro, c’è ancora tantissimo da lavorare. In secondo luogo: ci sono giocatori imprescindibili. Tra questi c’è Pazzini che pur non al massimo della forma ha permesso con un’invenzione tutta sua a Matos di segnare. Ed è proprio Matos la più bella notizia della serata. Mvp per distacco, ha segnato e ha fatto un assist decisivo. Forse siamo al (suo) anno zero. Vedremo se riuscirà a confermarsi e a diventare un giocatore da serie A. Gustafson molto indietro (Dawidowicz incomprensibilmente in panchina), mentre Zaccagni match winner che entra dalla panchina è un segnale. C’è qualità anche tra le riserve. Laribi, invece, avrebbe potuto partecipare come comparsa al film Ghost. Da uno come lui è lecito attendersi molto di più. Soprattutto di non astrarsi così dal match.

E’ la fuga giusta? Non pensiamolo neanche per un secondo. Il Verona deve vincere, vincere, vincere e mai guardarsi indietro né lasciarsi cullare da facili entusiasmi. Gli unici che possono far festa sono i tifosi. Sono gli unici che se lo meritano.

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