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ONESTAMENTE? UNO SCHIFO

Fabio Grosso ha invitato ad analizzare con onestà le ultime prestazioni del Verona. Come a dire che nell’analisi che la stragrande maggioranza dei tifosi del Verona ha fatto ci sia stata poca onestà o addirittura disonestà. Allora, siccome qualcuno onestamente si deve prendere la briga di dirlo a questo allenatore, ci proviamo noi: caro mister… a Venezia abbiamo fatto angossa (si faccia tradurre), col Perugia abbiamo vinto ma ci sono venuti gli sgrisoloni (anche qui traduzione), ad Ascoli è stata una partita vergognosa, mentre stasera abbiamo fatto semplicemente schifo. Ecco… Schifo mi sembra la parola migliore per non cadere in volgarità. Sempre con onestà le dico che giocando così non solo i tifosi non si riavvicineranno più, ma con queste prestazioni lei si è già giocato il bonus che le era stato concesso. Ora recuperare fiducia e credibilità sarà sempre più dura.

Non so cosa si aspettasse di trovare Grosso a Verona. Ma doveva sapere che dopo la vergognosa retrocessione dell’anno scorso qui ci si aspettava molto. Un cambiamento di rotta, gioco, spettacolo, allenamenti a porte aperte, simpatia. Dov’è tutto questo? Non c’è. Le dichiarazioni del tecnico del Verona ripercorrono un filo conduttore già sentito, già visto, vuoto. Si parla di episodi, un salvataggio in angolo per qualsiasi allenatore del mondo in difficoltà. Banalità. E’ colpa di Grosso. No. E’ colpa di una società che non ha voluto ascoltare nessuno, ha voluto imporre un allenatore sbagliato, in un momento sbagliato. Per di più senza il filtro di una dirigenza all’altezza, con il capo degli osservatori del direttore sportivo che aveva fallito l’anno prima, addirittura promosso. Incredibile.

Incredibile vedere Pazzini in panchina e sentire le assurde giustificazioni di Grosso a spiegare la scelta folle e suicida di stasera e di tutte le precedenti volte in cui Pazzini non ha giocato. Sarebbe interessante che ora la società, dopo aver pubblicato le foto sorridenti del Pazzo a inizio stagione ci facesse sentire che cosa pensa realmente di questa umiliazione l’attaccante. Pazzini in panchina è un caso clamoroso, evidentemente avallato dalla società che condivide in toto le scelte del proprio allenatore. Fra un paio di partite Setti dovrà per forza tirare le somme. Vedremo se in caso di altre gare del genere ci sarà una seria presa di posizione o se assisteremo alla riedizione della manfrina dello scorso campionato. A tal proposito, noi abbiamo pochi dubbi.

 

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