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AGGRAPPATI A ZACCAGNI

C’è un giocatore che più di ogni altro ha tenuto in piedi il Verona in questo campionato: si chiama Mattia Zaccagni. Sia quando le cose andavano male, sia quando sono andate bene, come contro il Pescara, Zaccagni ha sempre lottato. In mezzo alla confusione tattica di Grosso, Zaccagni è l’unico che ha sempre messo in campo grinta e personalità. Zac è un giocatore “verticale” uno dei pochi assieme a Matos e ripensare oggi a quando stava in panchina è un’altra bestemmia calcistica inspiegabile.

Zaccagni si merita la stella di miglior giocatore dell’Hellas nel girone d’andata. In tutte le azioni importanti costruite dal Verona c’è sempre il suo zampino. Assist-man ma anche goleador che ha tolto in un paio di occasioni le castagne dal fuoco, sarà una futura plusvalenza di Setti. Su questo potete starne certi. Non appena ci sarà uno straccio di offerta, Zaccagni se ne andrà da Verona così come se ne andarono Jorginho, Donsah, Iturbe, Gollini, Ionita, Sala, Valoti, Bessa, Fares, Torregrossa. Pensare di costruire un “progetto” con queste premesse è pura utopia.

Ho parlato di un singolo giocatore perché per me il Verona neanche con il Pescara è stato una squadra. Ho visto più volontà, un po’ più di corsa, un sacco di errori, giocatori mediocri da una parte e dall’altra e appunto Zaccagni. S’è vinto perché il Pescara ha sbagliato l’impossibile davanti alla porta e perché la rosa del Verona ha più qualità rispetto a quella abruzzese (e ci mancherebbe con un paracadute da 25 milioni di euro…). La vittoria è importante, ma mi chiedo che prospettiva avrà questa squadra nel futuro. Per essere chiaro e non girarci attorno: semmai si dovesse arrivare in serie A, più per manifesta inferiorità delle altre che per merito, con questo gioco e senza una solida base tecnico-tattica, secondo voi cosa ci aspetterà?

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