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MA ERA COSI’ DIFFICILE?

Non c’è dubbio che a Perugia sia andato in scena il miglior Verona della stagione. La qualità della vittoria va oltre il gioco. Sono i punti più importanti dell’anno, una vittoria che fa veramente la differenza. Già con il Venezia avevo notato un Verona diverso, in Umbria abbiamo avuto la sensazione che finalmente l’Hellas sia diventata una squadra.

Niente di trascendentale sia chiaro. La gara è rimasta in equilibrio a lungo, con il Verona che teneva il pallino e il Perugia che volontariamente restava coperto. Il gol di Bianchetti ha spezzato l’equilibrio e a quel punto si è giocata la partita. Il Perugia non cambiava il copione e non solo per demeriti propri ma anche perché il Verona occupava bene tutte le zone del campo e continuava a pressare. E’ in quel momento che la squadra gialloblù ha vinto il match.

Non si è accontentata, capendo che il Perugia andava azzannato fino in fondo e ha segnato il 2-0. La sofferenza finale è arrivata improvvisa, un monito a ricordare di non fare troppo gli altezzosi.

Questa vittoria ha un’altra qualità rispetto ad altre. Questo per dire a Grosso che non siamo deficienti e per spiegargli che quando vediamo il Verona giocare bene lo diciamo e basta. Ci sentiamo più deficienti quando vogliono raccontarci quella dell’orso e farci credere che Gesù è morto per il freddo.

Ora il Verona c’è e toccherà alle altre rispondere a questo rientro scaligero ma nell’aria resta la domanda della stagione: ma era davvero così difficile?

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