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VIA SUBITO GROSSO SE NON SI VUOLE AFFONDARE COMPLETAMENTE

Cala la notte sul Verona. Come era evidente da tempo. A Palermo si dice probabilmente addio alla serie A diretta, un fallimento scandaloso per una società che ha goduto della ricchezza di uno spropositato paracadute, arrivato dopo l’indegno campionato scorso in cui il Verona naufragò senza onore, calpestando la storia e infangando la maglia. Ce ne sarebbe a sufficienza per sperare in dimissioni di massa da parte dei responsabili di tutto ciò, ma sappiamo di chiedere troppo. Basterebbe solo che Setti aprisse veramente gli occhi e la finisse con quell’assurda prosopopea che lo sta affossando campionato dopo campionato. Ci fosse solo un barlume di buona fede, Grosso e la sua scarsa combriccola, il ds D’Amico e il direttore operativo Barresi, da domani mattina sarebbero sostituiti. Un atto che riporterebbe un mimino di entusiasmo in una piazza che davvero non ne può più.

Setti è riuscito nella più grande impresa al contrario che sia mai riuscita ad un presidente del Verona: far perdere la passione ad una città che ha sempre mangiato pane e Hellas. Contornandosi dei peggiori collaboratori che siano mai sbarcati in questa città, tanto da far rimpiangere gente come Pastorello e Cannella, il presidente del Verona ha perseverato nell’errore. Dopo aver affidato la squadra a Grosso, non l’ha cambiato e questo è stato l’atto divisivo che non gli verrà mai perdonato.

Inutile girarci attorno tanto: se si vuole andare veramente in serie A, Setti deve cambiare subito. E’ l’ultimissima possibilità che gli viene offerta da questo mediocre campionato, prima di andare a sbattere in maniera irreversibile. Sempre che a Setti importi qualcosa del Verona. E di questo, visto le ultime vicende, dubitiamo fortemente.

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