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CI SIAMO ROTTI IL C…

Mi sono rotto il cazzo. E portate pazienza se l’immagine è forte e volgare ma quando ci vuole ci vuole. Mi sono rotto il cazzo di dovermi difendere, come tifoso del Verona dalle accuse di razzismo. Che è purtroppo una cosa molto più seria di quanto il banalissimo dibattito odierno ci costringe a fare e dove vige una vergognosa strumentalizzazione mediatica. Per carità: a Verona non siamo verginelle. Abbiamo purtroppo a che fare con una miriade di teste di minchia che in questi anni ha spesso aiutato gli spala-letame a infangarci.

Gente che bisognerebbe ridurre al silenzio e che purtroppo invece trova nell’indignazione del politicamente corretto il terreno fertile per diventare protagonista. Non c’è nessun cittadino di questo paese che abbia però subito un continuo e costante processo come lo abbiamo subito noi veronesi in questi anni. E, credetemi, non c’è nessuna tifoseria che si sia così profondamente interrogata sulle sue distorsioni.

Qui invece vince chi è più furbo degli altri, chi si indigna per primo, chi fa un comunicato strappalacrime con qualche hashtag accattivante. In realtà del razzismo non frega niente a nessuno. Il problema è questo. Poi, per carità, ci si può interrogare se un bu o un uh fatto allo stadio e durante una partita sia razzismo, se sia paragonabile a dare del ladro all’arbitro e dove sia il confine tra lo sfottò e un coro che discrimini.

Nessuno ci ha spiegato se urlare offese contro un giocatore bianco e magari biondo abbia la stessa valenza che urlarle ad un giocatore africano e per limite estremo se urlare offese è ancora permesso allo stadio.

La tifoseria del Verona, per aggirare le accuse di razzismo e dimostrare l’assoluta ipocrisia del sistema, si inventò di urlare a Balotelli “Mario Mario” ogni volta che toccava la palla. E così la coscienza dei politicamente corretti quella volta non s’indignò.

Mi chiedo anche che armi abbia la società, o un semplice tifoso non razzista ma semplicemente innamorato del Verona, se un deficiente accanto a lui urla “scimmia” o fa uh. Cosa possiamo fare? Ci mettiamo a menare le mani? Smettiamo di tifare per il Verona, dandola vinta a loro?  E se dieci venti, cento imbecilli lo fanno, possiamo ogni volta generalizzare e buttare merda su Verona? Sarebbe come dire agli interisti che sono tutti pluripregiudicati adesso che è arrivato un delinquente a dirigere la loro curva. Ho tanti dubbi e poche certezze, ve lo assicuro su questo argomento che non è figlio del calcio, ma della politica e delle incredibili “bombe” sociali che sono state create in questi anni di miopia sociale. So solo che io non sono razzista, che la mia città non è razzista e che sono stufo di difendermi da chi fin dai tempi di Marsiglia (il professore di religione che finse un’aggressione per non essere trasferito) continua a costruire tribunali mediatici su questa città.

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