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SETTI NON E’ UN EMIRO MA NON E’ NEANCHE SATANA

Chi è Maurizio Setti? Che giudizio darà la storia sul presidente del Verona? Ci siamo spesso arrovellati su queste considerazioni, molto spesso condizionati dai risultati della squadra scaligera. Non è facile rispondere perché il rischio di fraintendimento è alto e non è nemmeno facile essere compresi. Bisogna anche astrarre il personale giudizio sull’antipatia o la simpatia del personaggio per guardare solo al suo lavoro alla guida del Verona.

I fatti dicono che Setti ha preso il Verona nel 2012, nove anni fa. Sei di questi il Verona li ha passati in serie A, ottenendo tre promozioni dalla serie B. E’ un bilancio notevolmente migliore rispetto a tutte le gestioni precedenti, anni di Chiampan esclusi, ovviamente.

Basterebbe questo per girare in positivo il giudizio. In realtà qualche considerazione va fatta perchè nessun proprietario precedente a Setti ha mai goduto di tanti soldi assicurati dal sistema calcio. E nonostante questi soldi il Verona è retrocesso malamente due volte, una in particolare con una rosa altamente inadeguata. Una retrocessione quasi programmata, tesa ad abbassare i costi e a incassare il paracadute.

Va detto che dopo quella sciagurata stagione con l’aggravante della successiva in cui Setti ha quasi “bissato” il fallimento sportivo rischiando clamorosamente di non andare in serie A fino all’esonero di Grosso, la società ha svoltato, cercando una stabilità che da tempo a Verona non vedevamo.

L’ingaggio di Juric, due stagioni fantastiche e tante plusvalenze hanno prodotto opulenza finanziaria ma anche una rosa che negli anni è sempre migliorata e in cui i giocatori di proprietà sono sempre di più.

Una crescita che probabilmente con un imprenditore più forte di Setti avrebbe potuto essere esponenziale ed è proprio su questo punto che bisogna riflettere. Possiamo fare una colpa a Setti di non essere un emiro saudita? Evidentemente no. Anche perché lo stesso Setti non ha mai barato su questo punto. Setti è un piccolissimo imprenditore che da solo sta gestendo il Verona. Credo che fino ad oggi, date le possibilità, abbia comunque fatto il massimo possibile. Credo anche che questo massimo sia stato raggiunto. Più di così, Setti difficilmente potrà fare alla guida del Verona. Juric lo sapeva benissimo quando ha firmato il suo contratto triennale e tirare Setti per la giacchetta da questo punto di vista non è stato giusto.

Il più grande merito di Setti, credo, sia aver fatto capire alla città e agli imprenditori veronesi che il Verona è un buon affare quando gestito con criterio. Il fatto che il presidente si paghi un lauto stipendio per il suo lavoro non rappresenta di per sè un problema. A patto che il lavoro sia buono. E poichè negli ultimi due anni la gestione del Verona e i risultati sportivi sono stati eccellenti, ritengo personalmente adeguato lo stipendio di Setti. Non è quello il problema. Lo sarà nel momento in cui il Verona dovesse retrocedere e Setti continuasse a pagarsi quell’emolumento.

Tornando al giudizio: quest’anno sarà una stagione fondamentale per il Verona e per lo stesso presidente. Il Verona non si salva per tre anni di fila in serie A dagli anni di Bagnoli, riuscirci sarebbe una piccola, grande impresa che assicurerebbe al presidente un importante posto nella storia del Verona. Che è molto meglio di essere simpatico. 

31 commenti - 3.046 visite Commenta

Alessandro

“nessun proprietario precedente a Setti ha mai goduto di tanti soldi assicurati dal sistema calcio”. Questo concetto viene continuamente ripetuto ed è vero, ma senza contesto è parziale.
Il sistema calcio, così com’è “nell’epoca Setti” assicura questi soldi ai presidenti di tutte le squadre, non solo a Setti. Così come in passato, il sistema calcio di allora non li assicurava per nessuno. Di conseguenza i rapporti di forza e gli equilibri con le altre squadra non sono cambiati. E’ cresciuto il livello delle “entrate”, ma sono di conseguenza cresciuti anche i costi…

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vigo

La mia considerazione vale per i presidenti del passato, così tanto contestati e non per il presente. Con così tanti soldi e con i relativi paracaduti incassati da Setti, probabilmente anche le dirigenze Mazzi e Pastorello sarebbero riuscite a mantenere il Verona molti anni in serie A e forse, ma di questo ovviamente non abbiamo prove, anche a dare stabilità e prospettiva.

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Alessandro

Quello che intendo, come hanno detto anche altri, è che i Mazzi e i Pastorello non potevano contare sui “paracaduti” ma lo stesso valeva per i loro colleghi dell’epoca.
Così come Setti può contare sul “paracadute” ma lo stesso vale per i suoi colleghi di oggi.

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vigo

L’Empoli non ha gli stessi soldi garantiti del Verona, va anche detto questo. Blasone, bacino d’utenza, risultati sportivi come lo scudetto incidono in questo calcolo. Ma non ne faccio certo una colpa a Setti, a cui, semmai riconosco di aver preso una società che aveva grandi potenzialità di crescita anche economica mentre molti veronesi la schifavano…

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Stefano

Per quel che concerne le ripartizioni economiche sono assolutamente d’accordo con Alessandro. Il demerito di Setti è stato quello di ammazzare la pazienza anche dei più santi l’anno di Pecchia, e la sconfitta in casa col Crotone per 3 a 0 fu la goccia che fece traboccare il vaso. Come giustamente scrive Vigo, stava per concedere il bis l’anno successivo e sta ancora pagando le conseguenze di cotanta passività, scarsa lungimiranza e menefreghismo e distacco verso i tifosi. Secondo me si sta riscattando con comportamenti del tutto opposti a prima ( le plusvalenze in questo agevolano), perchè allontanare un allenatore alla terza giornata con un biennale da più di un milione poco ci azzecca col “vecchio” Setti. La rosa adesso è molto più competitiva e adatta a mantenere la categoria. Speriamo comunque sempre di non dover assistere a come si comporterebbe in caso le cose non dovessero andare come previsto e sperato. L’articolo di Vighini è assolutamente onesto, coerente e condivisibile

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massimop

Alessandro e Stefano mi hanno anticipato.
I soldi che il sistema da a tutte le squadre di fatto non sono soldi, perchè hai di partenza la disponibilità che hanno le altre concorrenti di bassa-media classifica.
Quando vuoi comprare un giocatore, il tuo concorrente ha il tuo stesso budget.
La differenza la fanno i soldi con cui la proprietà ricapitalizza (nel nostro caso, nulla)
e la bravura, o la fortuna, o entrambe, sul mercato.

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auzzaider

Se guardiamo agli ultimi trent’anni per me Pastorello e Setti sono meno importanti di Mazzi e Martinelli, eppure se guardiamo superficialmente solo ai risultati sportivi si potrebbe pensare il contrario.

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auzzaider

Mazzi e Martinelli hanno salvato la società impedendone la sparizione mettendoci soldi propri, i secondi (bravi loro) hanno rilevato società sane e con rose di tutto valore, che questo vada a demerito della nostra imprenditoria è chiaro.

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RINO

Concordo col Vigo. E poi scusate, ma siamo proprio sicuri che Setti sia così antipatico? Certo la comunicazione con i tifosi ed il coinvolgimento non è il suo forte. Magari è solo timido e/o anche riservato. L’ho criticato duramente quando ho visto schifezze varie (Pecchia, Grosso e compagnia) ma davvero a parte questo si è sempre dato da fare per mantenere sana la baracca, aumentare il valore della squadra (nonchè della Primavera e dello staff, cosa importante perchè guardano al futuro), si è liberato di personaggi discutibili sia fra i calciatori che fra i dirigenti, gente che parla parla, magari quelli si fanno i simpatici, ma poi ti fregano solo dei soldi. Va a finire che fra un par de anni anca Setti el diventa un butel, con le sue stranezze come abbiamo tutti, ma non si può dire che adesso non tenga al Verona.

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Casalhellas

Non si può omettere di dire che con Setti abbiamo avuto due capocannonieri di B ed uno di A, cosa MAI neanche sfiorata in precedenza e che nei 6 anni di A in due si è sfiorata la qualificazione UEFA. Dopo le miserie dei 20 anni precedenti c’è solo da ringraziare. Sempre e solo forza Hellas!!

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Enrico Marchesini

In my personal opinion : sei cieco, oltre che auzaider (e secondo me non capisci una eva de ballon ) ma rispetto la tua opinione che non condivido , e calpesto pubblicamente qui da vighini, dato che non riesco a postare da Fioravanti ( e neanche farmelo postare ma è meglio così ). Ritieniti quindi schiaffeggiato e invitato a singolar tenzone.

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Mir/=\ko

Temo che il signor Setti non abbia alcun interesse a vendere la società che gli assicura i guadagni maggiori. Siamo in un vicolo cieco, poiché Setti venderebbe il Verona solo in caso di retrocessione senza possibilità di risalita nella massima serie. E questo significherebbe il ripetersi verosimile di quanto abbiamo visto dopo l’era Pastorello. Adesso il Verona potrebbe essere appetibile, ma perché mai il Carpigiano dovrebbe vendere????

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Luchinho

Sono d’accordissimo e aggiungo la mia, credo che per presidenti come Setti (che non hanno sicuramente il potere finanziario di altri) sia importantissimo circondarsi delle persone giuste e fare tutto con una programmazione certosina, altrimenti si rischia grossissimo.
Se tutto fila liscio, c’è alchimia nella società e ci sono le persone giuste allora si assisterà ad annate grandiose: ottime prestazioni, piazzamenti inaspettati, contenimento dei costi, migliorie nella rosa e nelle strutture e grandi plusvalenze.
Se un ingranaggio si inceppa, allora ci saranno annate disastrose: squadra che passeggia, retrocessioni, fatica nelle promozioni e personaggi di dubbio gusto che popolano la società.

Non è uno che sta simpatico alla piazza perché ha l’atteggiamento di un uomo d’affari più che di un tifoso appassionato, e sta sulle balle perché a volte rimedia facendo lo sborone con atteggiamenti di facciata (tipo la Mustang gialloblu), ma si tratta solo di questioni di superficie. A me sembra che il nostro Maurizione sia uno che impara dagli errori, e da quelli cerca di crescere (vedi gestione di allenatori e collaboratori), anche se va a braccetto con Lotito che credo sia il più losco tra i presidenti XD.
Credo che nel 2021 di presidenti “tifosi” ce ne siano ben pochi e soprattutto bisogna capire che il calcio è un Business e come tale ne va compresa la gestione, altrimenti non si spiega perché Percassi che ha un patrimonio di 1 miliardo abbia tirato su l’Atalanta dall’oblio e l’abbia fatta diventare una grande, perchè Renzo Rosso che ha un patrimonio di 5 miliardi sia in difficoltà col WCenza, o ancora perché Squinzi che ha un patrimonio sopra il miliardo sia perennemente a centro classifica, mentre per esempio De Laurentiis che ha un patrimonio di circa 300 milioni sia in lotta per le prime posizioni.

Setti è il più “povero” tra i presidenti, quindi credo abbia fatto cose egregie con il suo “potenziale” e il bilancio della sua gestione possa ritenersi positivo. Certo ci sono delle cose che tutti vorremmo e che crediamo possano far crescere la società: centro sportivo, stadio ecc… ma non credo che possiamo comprendere fino in fondo le dinamiche che ci sono sotto e che probabilmente hanno anche influenze esterne (burocrazia).

Quindi si, non è un emiro ma non è neanche satana.

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Andrea

Al contrario de ti, mi penso invece che possa vendere proprio l hellas, e x tanti motivi. L hellas può essere venduto bene, el mantua no

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Andrea

Intendevo rispondere a Mirko, ma il msg miracolosamente si è spostato in basso, così vien fora commenti che no centra col precedente

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Leo

Per il ‘webmaster’: inserire un tasto che porta all’ultimo post te oar brutto era?
Front end developer….

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Andrea

Te clikki su “rispondi” del nick a cui vuoi rispondere, e te te trovi el msg in fondo, e viceversa. Vighini, in fondo, invese de vedarti ti, podeito mia metarghe Carlotta, almanco el nervoso el passava in parte

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