Torna al blog

UN PECCATO DI PRESUNZIONE DA EVITARE DA QUI ALLA FINE

È successo ancora. Ogni volta che il Verona tenta un piccolo salto di qualità, fa un passo indietro, scende sulla terra, ci ricorda e si ricorda di quanto la salvezza sia dura, difficile, tutt’altro che scontata. Banalizzare a ordinaria amministrazione gli ultimi campionati e le ultime salvezze, pensare che siano dovute solo perché “siamo il Verona” è un argomento che appartiene agli stolti. Quelle miracolose salvezze, quelle straordinarie imprese ci danno invece il vantaggio di sapere esattamente cosa si prova, che nulla è finito fino all’ultimo secondo e quanto la sofferenza sia il necessario viatico verso la felicità ovvero un altro anno di serie A. Questa la premessa. Necessaria per capire la sconfitta (pesante, oltre misura) contro il Monza. L’impressione è che si sia stato un piccolo e inconsapevole peccato di presunzione. A fin di bene, sia chiaro. Con l’intenzione di divertire, divertirsi e fare magari anche punti per sognare un pochetto. Perdendo un po’ di vista quella sana ruvidezza di talune partite in cui il gioco e l’estetica devono lasciare il posto alla concretezza e alla sporcizia. Il Monza, ultimo e un po’ alla disperazione ci ha messo nel sacco proprio con le nostre armi. Palla lunga per la spizzata di Djuric, un banalissimo artificio che conosciamo perfettamente e che la dabbenaggine di una difesa imbarazzante ha trasformato in una portentosa goleada. Abbiamo un evidente problema difensivo, un problema legato ai singoli, certamente, ma anche a letture imperfette, a sbavature assurde, ad un lavoro, mi si permetta una piccola critica a Paolo Zanetti, che non riesce ancora ad andare in profondità. Il mister credo sia il primo ad essere angustiato per questo problema che sta rovinando le partite e le prestazioni. Non l’aiuta certamente una rosa che avrà bisogno di ritocchi pesanti a gennaio, almeno nella retroguardia e non solo per dare qualità al reparto ma anche per dotare la squadra di giocatori con caratteristiche diverse rispetto a quelle degli attuali. Manca un vero regista difensivo, manca un terzino sinistro, manca un giocatore veloce che sappia recuperare in rapidità quando ci si sbilancia in avanti. Ma poiché fino a gennaio la situazione non potrà cambiare, Zanetti deve fare di tutto per trovare soluzioni adeguate. 

Lascio per ultimo l’argomento Montipó. Se da una parte il portiere ha meritato qualche critica nelle prime gare, trovo vergognosi i fischi che gli sono piovuti addosso dopo il Monza. Fischi che non appartengono alla cultura sportiva della tifoseria dell’Hellas che si è sempre elevata rispetto ad altre proprio per lo straordinario supporto che ha sempre dato anche nei momenti più duri e difficili alla squadra e ai suoi giocatori. Montipó è il primo a sapere che il suo campionato non è all’altezza delle sue doti e del suo passato ma credo sia proprio questo il momento di stargli vicino. Per riconoscenza, per stima e perché criticarlo, creargli pressione, mettergli insicurezza è fare come quel tale che se lo taglió per fare dispetto alla moglie…

Nessun commento - 36 visite Commenta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

code