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IL PAGELLONE DI VERONA-BRESCIA

SILVESTRI 8 Fa almeno quattro miracoli nel primo tempo, tra cui quello sulla deviazione fortuita di Lee che rischia l’autogollonzo, ed, eccezionale, quello su Spalek, dopo il siluro dell’1-2 di Martella. Andare sotto 1-3 sarebbe stata una sciagura. Ma lui ha tenuto su la baracca come spesso fatto quest’anno.

BIANCHETTI 6- Gli sfugge Torregrossa nel gol del vantaggio bresciano, complice anche un blocco su Empereur. Perde un po’ di quella sicurezza che aveva fatto vedere nei primi minuti di partita quando stava dialogando bene con Lee in fase offensiva. Cerca di mantenere la calma e si barcamena tra le folate del Brescia. Forse paga un po’ di stanchezza.

DAWIDOWICZ 7 Mi è piaciuto! Ha sbagliato pochissimi palloni e ha giocato spesso d’anticipo sugli avanti bresciani. Pulito nei contrasti e bravo a leggere i movimenti di Torregrossa e Donnarumma, soprattutto di quest’ultimo, arrivato al Bentegodi come il più grande spauracchio e uscito dal campo come una mesta comparsa.

EMPEREUR 6+ Sul gol di Torregrossa subisce un blocco da “pick and roll”, valido nel basket, al limite nel calcio. Va a terra forse in maniera un po’ troppo goffa e questo non fa accendere la spia di allerta nel cervello dell’arbitro. Con Dawidowicz, comunque, forma una coppia sempre più collaudata e lui ripaga la fiducia che Grosso ultimamente gli sta concedendo con frequenza.

BALKOVEC 6.5 Tanta qualità quando offende, tanta attenzione quando difende. Dalla sua parte arrivano tantissimi cross succulenti, ma spesso, non per colpa sua, finiscono nel vuoto. Non è uno appariscente, ma quello che deve fare lo fa bene, eccome.

FARAONI 7.5 Scusate, ma non era in condizioni precarie? Alla faccia… La partita più bella da quando è a Verona e di certo non solo per i due gol, peraltro bellissimi. Grosso gli cuce addosso il vestito del battitore libero. Parte largo, si accentra, torna largo, va a disturbare i giocatori del Brescia quando provano ad imbastire un’azione. Ruba una marea di palloni e corre come un matto. Strepitoso.

GUSTAFSON 6+ Troppo brutto il Gustafson di Cremona per essere vero e così contro la squadra di Corini si rivedono geometrie, sicurezza di palleggio e un pizzico in più di corsa rispetto alle ultime uscite. Manca ancora qualcosa in fase offensiva, ma, tutto sommato, lì in mezzo il suo lo fa.

ZACCAGNI 7 Faraoni per sdebitarsi dovrà pagargli una bella cena. Da una sua sgroppata sulla sinistra arriva il gol dell’1-0. Da una sua sventagliata da stropicciarsi gli occhi, il 2-2. E poi tanta corsa, inserimenti e qualità a mazzi. Questo ragazzo è determinante per questa squadra, spesso in difetto di “garra”. Imprescindibile.

LEE 6.5 Parte con piglio. Evidentemente saltare la Cremonese gli ha fatto venire una voglia matta. Pare anche meno frenetico del solito, dialoga bene con i compagni e corre nel verso giusto del campo e non a caso. Certo, se a cinque minuti dalla fine del primo tempo non sparasse in curva un’occasione facile facile sarebbe meglio. Ma se fosse perfetto, statene certi, non sarebbe a Verona, in serie B.

PAZZINI 6 Gli attaccanti si misurano, giustamente, sui gol che fanno. Però c’è un però, perché il capitano lavora tanto per la squadra, usa l’esperienza quando servono falli che devono far rifiatare i compagni. E soprattutto fa vedere di poter giocare senza problemi in coppia con Di Carmine. Opzione che resterà sempre “extrema ratio” per Grosso, eternamente (e incomprensibilmente) allergico a questa soluzione.

DI GAUDIO 5 Sui suoi piedi passano due occasioni ciclopiche per il Verona, una più facile dell’altra. Entrambe finiscono sugli spalti, tra i “moccoli” dei tifosi gialloblù. Per carità non è mai stato un bomber, ma a tutto c’è un limite. Si ritrovi alla svelta perché c’è bisogno anche di lui.

DI CARMINE 6 Credo che firmerebbe per giocare ogni partita al fianco di Pazzini. Fa bene a lui e al capitano. Si cercano e si trovano e lui, probabilmente, si alleggerisce di quella pressione che tante volte ha rischiato di schiacciarlo.

DANZI 6 Entra in una mischia che potrebbe pesare sulla sua giovane età, ma la carta d’identità non è certo un problema per questo ragazzino che fa il suo dovere, senza sbavature

LARIBI s.v.

GROSSO 6.5 Sale la qualità dell’avversario e sale il suo Verona che si scuote dopo le pessime figura con l’Ascoli e la Cremonese. Faraoni, nato come una scommessa a centrocampo, si sta rivelando una giusta intuizione, al di là dei due gol segnati dal ragazzo. Ci sta pareggiare contro la prima della classe. E’ meno accettabile aver sprecato punti clamorosi contro Crotone, Padova, Cosenza, Cremonese, Ascoli, ecc, ecc…. Il campionato del Verona rischia di schiantarsi proprio lì, contro le cosiddette “piccole”.

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