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IL PAGELLONE DI JUVENTUS-VERONA

SILVESTRI 7.5 Determinante nel momento decisivo della partita, quando la Juve riversa sul campo ogni goccia di sudore alla ricerca del pareggio. Negli ultimi due minuti, due miracoli, prima su Morata, poi su Cuadrado. Semplicemente esaltante, anche perché per lunghi tratti ha rischiato di addormentarsi per l’inoperosità della squadra di Pirlo.

CECCHERINI 6.5 Deve controllare Bernardeschi, sulla carta un gran brutto cliente. Ma le cose si ribaltano ed è l’esterno della Juve a non capirci nulla. Bravo, pratico, non spettacolare, ma molto efficace. Ha determinazione nel recupero delle seconde palle. Prova a spingersi anche in avanti, ma i piedi non lo assistono come dovrebbero. Esce, purtroppo, per un problema muscolare.

MAGNANI (dal 9′ s.t.) 6.5 Entra nel momento in cui bisogna soffrire per tenere il risultato e si fa trovare pronto. Bello il duello con Morata, che mi sento di dire che abbia vinto. Un paio di chiusure eccellenti in area di rigore.

LOVATO 7 Juric più di una volta ha detto che non è il nuovo Kumbulla. Credo che sia un modo per tutelarlo, per non mettergli pressione, perché questo ragazzo dimostra di avere eccezionali qualità. Supera l’esame Juventus di slancio, perdendo di vista Morata solo in occasione del gol, poi annullato. Prestanza fisica, corsa e sicurezza nelle giocate. Il futuro è nelle sue mani.

EMPEREUR 6.5 Anche lui come Ceccherini non è appariscente, ma è una costante conferma. A dire il vero, quella gialloblù non sembra nemmeno una difesa in emergenza. Controlla Dybala come se fosse uno qualsiasi. Quanto si vede su di lui la mano di mister Juric. Perchè ricordate, questo è lo stesso giocatore che con Grosso sembrava un fantasma.

FARAONI 7 Un giocatore di un’intelligenza tattica paurosa, con una capacità cambiare modalità da offensiva a difensiva quasi con un “click”. Quando il Verona sembra essere troppo sbilanciato in avanti, sbuca lui a rimettere le cose a posto, con diagonali e chiusure da manuale. Ribadisco ciò che ho già detto in passato: meriterebbe maggior considerazione da parte del c.t. della nazionale italiana. E’ uno degli esterni più completi del campionato.

VIEIRA 6.5 Con Tameze forma un duetto di centrocampo perfettamente assortito. Lui è quello che deve fare legna, recuperare i palloni persi, quelli sporchi. Fisicamente è una garanzia ed è uno di quelli che finisce ancora con la giusta energia nelle gambe.

TAMEZE 6.5 Tiene la testa alta di fronte al centrocampo della Juve, che non è quello del Real Fucecchio. Gioca una partita fisica, di grande sacrificio, correndo come un ossesso e riuscendo anche a proporre gioco. Esce senza più fiato, ma conferma di essere una garanzia, in qualsiasi posizione Juric lo piazzi.

ILIC (dal 5′ s.t.) 6 Non è uomo da battaglia e quindi soffre un po’ nella lotta. Ma stringe i denti e aiuta la squadra a portare a casa un punto storico.

LAZOVIC 6.5 Partenza lenta, lentissima. Al punto tale che mi sorge il dubbio che senta ancora gli strascichi dell’infortunio al ginocchio. E invece, passano i minuti e finalmente entra in partita, accendendosi come solo lui sa fare. Un paio di accelerazioni, bei cross, fraseggi con Zaccagni. Se poteva esserci qualche dubbio, Darko li ha spazzati via, facendo intravvedere il campione che ci ha deliziato lo scorso campionato.

COLLEY 7 Come un tuono. Inizia in maniera impressionante con una corsa incontenibile mettendo in apprensione la difesa bianconera. Quando il Verona prova a rendersi pericoloso, lui c’è sempre. Ci prova a trovare il gol, è coraggioso, ma non fortunato. Nella secondo parte della ripresa si accende la spia della riserva, ma nonostante questo resiste stoicamente. Non male il bambino…

ZACCAGNI 7.5 Che partita Zac! Immenso. Non una giocata banale, sprecata, mai senza logica. Bonucci e compagnia cantante non hanno strumenti per fermarlo, se non il fallo sistematico. Ma lui è più forte anche di questo. Stratosferico l’assist per Favilli, che ringrazia e segna il secondo gol stagionale. In un Verona stremato, gli ultimi 15 minuti li gioca su tutto il fronte d’attacco. E’ ovunque.

KALINIC 7 Grande qualità, movimenti da punta vera, ancora alla ricerca della condizione di una volta. Ma fa vedere di essere una spanna sopra rispetto ai compagni di reparto. Si prende una quantità indefinita di scarpate e altrettanti falli che mantengono costantemente il Verona in attacco. Gli manca solo il gol, ma arriverà presto, non può essere diversamente.

FAVILLI (dal 9′ s.t.) 7 Credo che non si sia mai vista una cosa simile: entra in campo, segna un gol bellissimo e nell’occasione si stira il flessore della coscia sinistra. Si chiama “sfiga”, non giriamoci intorno. Costretto a lasciare il posto a Barak.

BARAK (dal 18′ s.t.) 6 Non era facile per lui rientrare dopo lo stop forzato causa covid 19. Però aiuta a fare legna e a prendersi qualche fallo prezioso che fa respirare i gialloblù.

ALL. JURIC 8 Una lezione di calcio ad Andrea Pirlo che per settanta minuti, fino a quando il Verona ha avuto una punta vera in campo, non ci ha capito nulla. Chi si aspettava una squadra attendista non ha capito nulla della filosofia del tecnico croato, che giocherebbe allo stesso modo anche di fronte al Bayern Monaco. Dimostra, se mai che ce ne fosse bisogno, che le sue idee di calcio vengono prima dei giocatori che le interpretano. Se pensate che all’Hellas manchi il fuoriclasse, vi sbagliate. E’ lui.

12 commenti - 3.199 visite Commenta

Pietro

Grandissimi butei! Squadra solida, manca solo più concretezza davanti e magari più possibilità di scelta tra i possibili cambi, ma questa sera non è un problema, anche se sono convinto che se Favilli non fosse uscito avremmo avuto più possibilità di tenere alta la palla e magari portare a casa i 3 punti. Comunque, grande Juric, grande Silvestri, grande Lovato, complimenti a tutti!

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ak47

Ciao Giovanni. Hai ragionissima ieri li ha salvati solo la sfiga a noi, da quì ho capito che finchè vivo non avrò la gioia di vederli vincere sul quel campo maledetto per vendicare quella infame partita di coppa del 6.10.1985.
Grandi comunque con un grandissimo rammarico
Forza Hellas

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Viceremo a Graz!

Premetto che condivido in toto quel che hai provato, dato che quel giorno compivo 25 anni, per un attimo ho accarezzato anch’io la possibilità di sfatare quel tabù (mai vinto là, come peraltro a Mialno entrambe le sponde). Ma non si può dire che son stati salvati dalla sfiga dai, per coerenza han preso due legni clamorosi.

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ak47

Caro Vinceremo a Graz la sfiga è che se non si spacca favilli questi erano in barca e beccavano il 0 a 2 sicuro.
ciao e sempre forza hellas

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oscar

il centrocampo non mi convince, magari è solo questione di preparazione,ma i due modi perdono troppi palloni..certo che se iora è così,mi fa ben sperare.

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Papo

un difetto di Tameze è che molte volte non passa la palla velocemente e finisce per perderla facendo inutili azioni personali

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Alessio Caporali

Io avrei dato mezzo punto in meno a Vieira per i colpi di testa… no look: testa da una parte e palla dall’altra…
A parte gli scherzi ottima partita e devo sottolineare ottimo arbitro, piccole sbavature, ma non si è fatto condizionare minimamente dal curriculum della “grande” squadra!

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bardamu

Concordo sull’arbitro ( e sarei portato a concordare anche su Vieira. Come del resto con l’altro utente che non è convinto della coppia di centrocampo, ma sospendo il giudizio perché dalla visione in TV i centrocampisti sono forse i più difficili da giudicare ).
Certo che se due indizi fanno una prova dopo aver visto anche l’arbitro di Kroton vien da pensare che l’AIA abbia inaugurato un nuovo corso nei riguardi della rubentus.
Che sia anche per ravvivare un po’ l’interesse per il campionato?

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