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IMMIGRATI E CITTADINANZA

Sono favorevole allo jus soli, cioè a conferire la cittadinanza ai figli degli stranieri nati in Italia. Tutti i problemi di ordine pubblico e governo dell’immigrazione sono reali e drammatici, ma non c’entrano: tant’è che gli indicibili casini di questi anni li abbiamo patiti non ostante sia in vigore lo jus sanguinis…
Ben venga la cittadinaza se serve a integrare e stabilizzare tutti quelli stranieri (larga maggioranza) che per noi sono una risorsa irrinunciabile.
Ciò detto leggo che la Provincia di Pesaro ed Urbino ha concesso la cittadinana onoraria ai figli degli stranieri. Capirai! Quella “onoraria”, cioè il nulla. A meno di non voler considerare qualcosa le pugnette e la demagogia…
Dopo di che Napolitano plaude all’iniziativa della Provincia di Pesaro ed Urbino. Cioè fa da sponsor alla cittadinanza (e alla demagogia sulla cittadinanza), che però può essere introdotta solo con una legge che solo il parlamento può approvare, non certo con decreto presidenziale.
Dopo di che anche Fini si schiera per la cittadinanza, ed anzi la considera una priorità. Così ho il sospetto di essermi sbagliato…ed anche la certezza che Fini voglia tagliare tutti i ponti col suo elettorato d’un tempo.
Intanto Giovanni Sartori fa una proposta alternativa: invece della cittadinanza dare agli immigrai la residenza permanente, trasferibile ai figli, ma pur sempre revocabile in caso di reati.
Evitare così le inutili burocrazie dei rinnovi, garantire tutte le opportunità di vita lavoro e inserimento, escludendo solo quel diritto di voto che potrebbe essere il preludio alla nascita di un partito islamico.
Alternativa pragmatica ed interessante. Voi cosa dite?

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