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ALTRO CHE STUPRO, A SCUOLA DALLA KYENGE!

Una leghista sconosciuta a tutti (anche a noi giornalisti locali), residuo bossiano di 58 anni, consigliere di quartiere a Padova, legge dell’ultimo stupro compiuto da un africano e posta su Facebook l’invito a stuprare il ministro Cecile Kyenge affinchè sappia anche lei cosa prova una donna vittima di questo reato.
Non sto a discutere quanto sia indecente, razzista, truce, volgare questo invito. Diamo per scontato ogni sdegno possibile, e anche di più.
Dopo di che riflettiamo sulla fonte. Una legista sconosciuta, appunto, che nessuno mai si sarebbe sognato di intervistare. Anche perchè nessuno sapeva che esistesse. Qualunque giornalista voglia un parere della Lega sugli stupri o sulla Kyenge va da Zaia o da Tosi, non certo da Dolores Valandro… Consigliere di quartiere, cioè politicamente il nulla.
Ha senso che questo nulla diventi protagonista dell’ultimo scandalo politico nazionale: siti, telegiornali della sera, prima pagina su Repubblica e il Corriere? A me pare più folle ancora del suo post.
Perchè, oltre al contenuto di una affermazione, è la fonte che ne determina il peso reale. Esempio. Se io dico che la Rai va chiusa come la televisione di stato greca le reazioni sono un’alzata di spalle; massimo del commento “il solito matto di Zwirner”. Lo dicesse il ministro delle telecomunicazioni Flavio Zanonato susciterebbe il finimondo.
Nessuno sarebbe mai andato a domandare un parere a questa Dolores. Ma oggi c’è la rete, cioè la diarrea: qualunque delirio, qualunque bestialità venga in mente a chiunque, mentecatti compresi, lui può vomitarlo in rete e diventa un fatto pubblico. E le esorbitanti reazioni di queste ore rischiano di generare solo la massima soddisfazione possibile per il mentecatto di turno. Cosa starà pensando Dolores Valandro? Finalmente si sono accorti che esisto! Tutta Italia sta parlando di me!
Risultato: coazione a ripetere le più orrende diarree in rete, dato che vengono ampiamente gratificate.
Quanto alla Kyenge, altro che invito a stuprarla. Si dovrebbe andare a scuola, imparare da lei che è un politico a tutto tondo, un ministro vero, non uno appena sbarcato dalla canoa come Josefa Idem…
L’ho capito quando l’ha intervistata il nostro Luigi Primon: risposte pacate, trappole evitate, toni moderati. Perchè il vero politico, specie quando governa, vuole ottenere risultati e non gli interessa dare soddisfazione al giornalista in cerca aizzare polemiche.
Cosa ci dice dello Ius Soli? Provvedimento importante, bisogna arrivarci col consenso e col confronto, con gradualità, una meta da perseguire. Risposta degna della miglior scuola democristiana!
E quando Primon le ha chiesto delle preoccupazioni di Zaia per l’ingresso della Croazia nella Ue, Cecile Kyenge si è limitata a rispondere: “Non commento le opinioni altrui”. Ed erano le opinioni del presidente del Veneto!
Noi invece, come oche, tutti a commentare le opinioni dell’ultima Dolores Valandro. Col solo risultato di renderla protagonista di uno scandalo politico nazionale, di cui potrà compiacersi vita natural durante. Mi domando chi sia più mentecatto: lei o tutti noi?

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