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SIAMO IN BALIA DEI CRIMINALI

L’allarme sicurezza lo lancia Pansa, non il giornalista Giampaolo, ma Alessandro Pansa il capo della polizia. Anzi il capo di tutte le forze dell’ordine. Perchè Pansa è al vertice del Dipartimento per la sicurezza del Viminale e da lui dipendono Polizia, Arma dei carabinieri e Guardia di finanza.
Ha detto che con il taglio degli organici – 15 mila poliziotti e carabinieri, migliaia di finanzieri in meno – non si può che garantire peggio degli anni scorsi la sicurezza: città e cittadini cioè sempre più in balia della criminalità. Con la crisi economica che fa, inevitabilmente, da volano ai reati.
Come se il ministro della salute avesse dichiarato che d’ora in avanti i malati verranno curati sempre peggio.
Auguriamoci che non si pensi di risolvere tutto facendo dimettere Alessandro Pansa o costringendolo a dichiarazioni “rieducative” come avvenuto col presidente dell’Inps sui conti delle pensioni.
Per anni abbiamo detto che erano politici e media di destra a cavalcare a scopi elettorali il tema della sicurezza. Le affermazioni di Pansa sono state riprese con grande risalto da Repubblica. Il quotidiano di Ezio Mauro sta facendo lo stesso, vuole tirare la volata a Renzi?
Prendiamo atto, finalmente, che è un problema reale, angosciante, in tutte le nostre città. Repubblica nota che:”E’ la prima volta che dalla massima autorità della sicurezza del Paese arriva un segnale così forte di resa alla criminalità”.
Il segretario dell’Associazione nazionale funzionari di polizia, Enzo Letizia, rende noti quei dati che il Viminale tiene top secret: non c’è città italiana dove nell’ultimo anno non siano aumentati in modo esponenziale furti, rapine e omicidi.
Giustamente si osserva che la sicurezza dipende anche dai magistrati che applicano le leggi e dal Parlamento che le vara. Ma non che dubbio che il calo di organici e il taglio di risorse di certo non aiuta. Se hai meno vigili in strada aumentano gli automobilisti indisciplinati. Se hai meno poliziotti i criminali vanno ancora di più a nozze.
Di fronte ai toni da barricata di Berlusconi, Napolitano ammonisce:”Ora si rispetti la legalità”. Sacrosanto. Vogliamo farla rispettare, la legalità, anche ai criminali o solo a Berlusconi?
Penso ai tanti cittadini che continuano a subire furti, rapine aggressioni. Mi domando quanto gliene può fregare di tutta la spasmodica attenzione concentrata sulla decadenza del Cavaliere o sulle dimissioni della Cancellieri o sulle spaccature nel Pdl e nel Pd.

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