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NEMMENO LA MORTE LI FERMA

Se ce ne fosse bisogno l’ennesima, immane, tragedia in mare una cosa la dimostra e la conferma: nemmeno la morte li ferma. Ne prenda atto chi evoca misure spagnole, trucide soluzioni. Neppure sparare servirebbe, muoiono già da soli, le notizie arrivano anche in Africa, eppure le partenze continuano. Centinaia, migliaia di morti non interrompono il flusso dei barconi.
Quindi la soluzione (forse) è provare a bloccare le partenze.
Magari tardi, ma il premier Renzi ha preso atto che “è finito il tempo delle sole operazione umanitarie”. Chiaro, sono irrinunciabili, ma diventano anche una sorta di aiuto non voluto per gli schiavisti che convincono i migranti ad imbarcarsi nei modi più precari e pericolosi prospettando loro il salvataggio. Salvataggio che non può arrivare sempre ed ovunque.
A quanto pare il governo avrebbe ora un piano preciso: intervenire in Libia, per controllare le coste ed i porti, ed organizzare in loco dei campi profughi, per distinguere i profughi veri (che hanno diritto all’accoglienza) dai tanti clandestini che non possiamo accogliere. Dato che accogliere mezzo mondo è semplicemente impossibile.
Resta l’equivoco dell’Europa. Che non ha né un esercito né una marina (o pensiamo di schierare gli eurodeputati?…). Quindi potrà darci un aiuto economico, un avvallo internazionale, ma sul campo dobbiamo andarci noi e al più presto. Emblematico il fatto che ieri i siti dei giornali tedeschi e francesi nemmeno riportavano la notizia della strage. Unico lo spagnolo El Paìs…
Chiamiamola pure “operazione di polizia internazionale”, se suona meglio, ma il grosso delle truppe dobbiamo mettercele noi. Se aspettiamo l’Onu, aspettiamo e basta.
Salvini propone, in alternativa, un blocco navale internazionale. Proposta che mi sembra meno praticabile rispetto all’intervento diretto in Libia, più che essere scandalosa.
Fa scandalo, in molti denunciano, la strumentalizzazione a fini elettorali che la Lega sta facendo (più sbarchi=più voti). Vero. Ma non dimentichiamoci che tutte le tragedie sono sempre state strumentalizzate da tutti: dalle alluvioni, ai terremoti, ai morti sul lavoro.
L’unica cosa seria è impegnarsi, nel modo più efficace possibile, per cercare di evitarle le tragedie.

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